Si riparte dalla Lazio. Il calendario non fa sconti, e per cercare la prima vittoria dopo quella col Catania, bisogna sfruttare ogni opportunità. Passi che i biancocelesti attraversano un periodo di forma smagliante, mostrato anche in Coppa Italia con la Juventus, ma si tratta pur sempre di una squadra all’altezza del Napoli. La Lazio, dal canto suo, sembra aver ritrovato lo Zarate di inizio campionato, condito da uno strepitoso Pandev e un impaziente Rocchi in panchina. Sono tornati in gruppo Lichtsteiner, Ledesma e l’ex Matuzalem, che negli ultimi giorni avevano lavorato a parte, mentre restano indisponibili Dabo, Diakite', Del Nero e Meghni. In porta dovrebbe essere riconfermato Muslera, anche se il rientro di Carrizo da titolare e' ormai prossimo. I biancocelesti partiranno quindi con un 4-4-2 che vedrà Muslera tra i pali, Lichtsteiner, Siviglia, Cribari e Kolarov in difesa, Brocchi, Ledesma, Matuzalem e il napoletano Foggia a centrocampo e la talentuosissima coppia d’attacco Pandev-Zarate. Quello che ha caratterizzato la vigilia partenopea è invece il cambio di modulo di Edy Reja, che ha provato in allenamento il 4-3-1-2, per consentire anche l’inserimento del neoacquisto Jesus Datolo. Ma a preoccupare il tecnico Goriziano è però la probabile indisponibilità di Datolo. L'esterno argentino infatti si e' allenato solo in palestra per un problema a una caviglia. Se non dovesse farcela, il sostituto ideale nel nuovo modulo sarebbe Bogliacino. Un fulmine a ciel sereno si è però abbattuto sugli azzurri: Gargano, nell'allenamento di rifinitura di oggi, si è fratturato il quinto metatarso del piede sinistro, precludendosi così la possibilità di concludere la stagione. I partenopei quindi, orfani dell'uruguagio, si schiereranno nel nuovo modulo, con Navarro in porta, Santacroce, Cannavaro, Contini ed Aronica in luogo dell’affaticato e spaesato Vitale, a formare i quattro di difesa, Pazienza per lo sfortunato Gargano, Blasi e Datolo, in caso di recupero sulla linea mediana, con Hamsik nel nuovo ruolo di trequartista dietro le punte Lavezzi e il probabile Denis, vista la forma ancora non ottimale di Zalayeta. Relegato in panchina Cristian Maggio, vista la scarsa propensione dell’ex doriano ad adattarsi al ruolo di terzino destro. Sicuramente dopo il secondo tempo visto con la Juventus, era auspicabile un cambio di modulo da parte di Reja, il quale potrebbe trarre non pochi benefici da un buon ambientamento di Datolo in un ruolo a lui congeniale, ma soprattutto dalla capacità negli inserimenti di Marek Hamsik, costretto a correre troppo nel ruolo precedente, e di conseguenza poco lucido nella gestione del pallone. Lo slovacco potrebbe essere la chiave di volta della gara di domenica, come accadde l’anno scorso, quando uno straripante Hamsik riportò a galla il Napoli con una doppietta proprio contro i biancocelesti. Non resta che sperare quindi che nè la stampa, né facebook abbiano distratto il Napoli dall’unico obiettivo ormai improrogabile: vincere.