

Hugo Campagnaro e Jesus Datolo, ovvero la certezza e la sorpresa di questa fase precampionato che introduce alle prime gare ufficiali della stagione del Napoli. Entrambi argentini, entrambi a proporsi a Donadoni come possibili protagonisti, anche nelle vesti di veri e propri jolly per più soluzioni tattiche.
Simili nel carattere, Hugo e Jesus, ma con storie diverse da raccontare. Hugo Campagnaro è arrivato in azzurro con la fama del duro e sulla scia dell’affetto dei tifosi della Samp che in lui identificavano il gladiatore che non si arrende mai e che in campo dà l’anima. Gli sono bastate poche settimane per conquistare anche i supporters partenopei e scavalcare, pensate, Santacroce nella corsa a un posto da titolare. E’ un mastino, Campagnaro.
Un esempio? Ieri a Castelvolturno, nelle esercitazioni offensive con cross in corsa dal fondo, lui da solo (!) non ha fatto letteralmente beccar palla ai vari attaccanti e centrocampisti che si alternavano alla ricerca del gol. Una garanzia, una certezza. Ma anche dell’altro. Hugo è nato difensore di fascia destra. E’ lì che giocava in Argentina, nel Deportivo Moron.
Fu Cagni a Piacenza a trasformarlo in centrale, quindi Mazzarri, a Genova, lo piazzò come laterale della difesa a tre. Quest’ultimo è il ruolo che predilige, ma va da sé che la sua duttilità può tornare utilissima. Basti ricordare la bella prova offerta con il Racing Santander da terzino destro. E’ uscito tra gli applausi, Hugo. E’ già un idolo, ed è il jolly che Donadoni può spostare un po’ qua un po’ là, a piacimento.
DATOLO - Esattamente come può fare con Jesus Datolo: interno di sinistra, trequartista, anche esterno in un centrocampo a quattro. Faccia un po’ Donadoni, circa la posizione. L’importante è che giochi. Perché all’oggetto misterioso azzurro è bastata la prodezza dell’altra sera a Mosca con la maglia dell’Argentina per diventare l’uomo del momento, l’elemento su cui puntare. Ieri i compagni lo hanno festeggiato: Hamsik e Gargano lo hanno abbracciato, Blasi gli ha urlato: «Ehi, che gran gol». E a Datolo sono brillati gli occhi.
La sua tipica espressione imbronciata ha lasciato il posto a un sorriso grande così. «Questa mia prima esperienza in Nazionale mi dà fiducia, ora il mio sogno è giocare e fare gol con il Napoli. Vorrei dimostrare che posso far bene anche con la maglia azzurra» ha detto il centrocampista argentino. Che è caricato a pallettoni e sembra in questo momento baciato dalla Dea bendata. Può giocare in più ruoli, il jolly della mediana azzurra. Sarebbe un peccato non trovargliene uno giusto.
Fonte: Corriere del Mezzog
di VL

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