

Non è ancora finita la stagione della Samp. Walter Mazzarri ci tiene particolarmente a sottolinearlo, cavalcando forse - al contrario - l'onda dei discorsi che vanno per la maggiore in questo momento blucerchiato. Si dice infatti che importi solo la semifinale di Coppa Italia, si dice che l'obiettivo reale si concentri integralmente sulla gara di San Siro. Si dice così e a conti fatti non è nemmeno una bestemmia, valutata la classifica e valutato l'andamento generale di una stagione più sfortunata che no.
Segnali incoraggianti. Mazzarri però ha qualcosa in testa e lo racconta senza troppi veli. «Io credo che possa succedere ancora molto in questo campionato - spiega il mister -, nove partite sono tante e i segnali che mi arrivano dalla squadra fanno ben sperare. Parlo delle ultime prestazioni, della nostra qualità, della rosa finalmente a disposizione praticamente per intero, soprattutto in difesa. Dei campi che in primavera saranno più belli e favoriranno il gioco a terra. Ecco, ci sono tante piccole cose che mi permettono di affrontare il finale di stagione in una certa maniera». Mazzarri l'ha trasmessa subito ai suoi, questa sensazione. «Ho parlato una quarantina di minuti col gruppo ieri - racconta il tecnico -, tentando di far entrare in testa ai ragazzi questi concetti. Dobbiamo entrare in campo per fare qualcosa che nessuno oggi pensa, per rendere straordinaria questa stagione. 27 punti sono tanti, dobbiamo provare a risalire in classifica. Naturalmente, conosciamo benissimo le dinamiche del calcio: può succedere di tutti e gli ultimi nostri sei mesi lo dimostrano chiaramente. Tuttavia è necessario dare qualche cosa in più, anche perché il calendario è abbastanza favorevole e nel girone di ritorno stiamo viaggiando sui ritmi dell'anno scorso. Ora, bisogna accelerare».
Il rosso a Pazzini. Mazzarri scende poi nei dettagli dei singoli, parlando dei nazionali. «Li ho rivisti tutti ieri, anche se per esprimermi al meglio sulle loro condizioni aspetto la seduta di oggi. Avere nostri ragazzi in nazionale è sempre una soddisfazione, per tutti, anche se egoisticamente li avrei voluti qui durante la sosta, per lavorare meglio». Due parole in più su Pazzini, dalle stelle alle stalle in pochi giorni con la maglia dell'Italia. «Mi dispiace per Giampaolo, stava facendo benissimo. La sua espulsione è una beffa, perché aveva difeso alla grande un pallone sull'avversario, come spesso si è visto qui da noi. Purtroppo l'arbitro l'ha pensata diversamente, peccato perché non è bello bagnare così un esordio dal primo minuto con la maglia azzurra. Gli ho detto di dormirci su ieri sera, per ripartire al meglio già domenica».
Sotto col Napoli. Proprio domenica, a Marassi, arriva il Napoli di Donadoni. «Squadra forte - dice Mazzarri -, con una rosa costruita bene e in maniera solida. La gara contro il Milan spiega quanto sarà dura, perché per me il Napoli meritava di vincere, al cospetto dei rossoneri, peraltro in grande forma. Dovremo essere attentissimi e sfruttare il lavoro svolto durante la sosta».
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di VL

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