Partiamo da una premessa: il modulo, che non è sinonimo di schema come erroneamente si sente troppo spesso in giro, ideale non esiste. Il modulo migliore è quello che ti permette di impiegare i migliori calciatori di cui si dispone e di poterli sistemare secondo le proprie caratteristiche in campo. Quindi se il modulo che ha scelto Reja prevedeva anche oggi l’esclusione di Maggio, ovvero uno dei migliori calciatori azzurri, vuol dire che il mister goriziano già in partenza aveva fallito la sua missione. Ciò detto, e vista anche l’ennesima sconfitta del Napoli, affonda sempre di più il mister Reja. Quest’ultimo, oltre ad aver sulla coscienza l’atavica colpa di aver accettato senza aver proferito verbo contrario tutti gli argentini impostigli da Marino (improponibili per la nostra serie A i Navarro e i Denis), ha anche quella aver perso completamente la bussola del vascello che sta andando sempre più affondo. Oltretutto, inutile negarlo, lo spogliatoio si è da tempo spaccato: lo dimostra anche il recente litigio tra Denis e Santacroce, dopo che altre scintille, più o meno pubbliche, già erano state rese pubbliche dai giornali... Che fare adesso per salvare il salvabile? Ovvero realizzare i 5 punti per assicurarsi la salvezza? Si parla dei traghettatori Papadopulo, Giordano o De Canio (quest'ultimo mi ha confidato recentemente dopo una richiesta di un'intervista di non seguire il Napoli da secoli) che potrebbero subentrare al tecnico goriziano e ricompattare uno spogliatoio che ormai sembra saltato. Premesso che i tre nomi ipotizzati non entusiasmano per niente, la soluzione che auspichiamo è quella di affidare a Viviani, tecnico in seconda, la squadra fino al termine del campionato e poi scegliere per il Napoli un nuovo tecnico ma da giugno. Un tecnico che ci auguriamo questa volta risulti davvero all’altezza dell’esigente piazza partenopea sia sul piano tecnico-tattico che su quello della mentalità. Poi, a giugno, fossimo in De Laurentiis, inizieremmo anche a valutare l’operato di Marino che mai in questi anni partenopei ci ha convinto appieno…

Nella triste giornata odierna chi sale è la folla partenopea: nonostante la crisi e la deludente strada che ha intrapreso il Napoli, anche oggi il San Paolo era colmo di tifosi. Loro non tradiscono mai: chiaro segnale per chi dovrà costruire fin da subito una squadra adeguata e all'altezza della situazione per non ripetere le brutte figure di questo avvilente girone di ritorno.