Quello che affronterà il Napoli al San Paolo sarà un Livorno orfano del suo elemento di maggior talento, che fino a domenica scorsa aveva impreziosito e caratterizzato l’atteggiamento tattico dell’undici di Ruotolo. Senza Diamanti, passato in settimana al West Ham di Zola, sarà infatti impossibile per l’allenatore dei toscani riproporre il magico tridente che aveva acceso le fantasie dei tifosi livornesi negli scorsi giorni d’estate. Il consueto 4-3-1-2 a Napoli verrà quindi probabilmente modificato e Ruotolo sta studiando una serie di alternative per riorganizzare tatticamente i suoi.

Una prima ipotesi potrebbe essere quella che lascerebbe apparentemente invariato il modulo, cambiandone altresì le caratteristiche tecniche degli interpreti. Ruotolo potrebbe in questo caso disporre Pulzetti nel ruolo di trequartista che era stato di Diamanti. L’ex veronese però fornirebbe un’interpretazione del ruolo del tutto diversa, in quanto le sue caratteristiche sono quelle di un cursore di centrocampo, che potrebbe ricoprire la posizione alle spalle delle punte un po’ come faceva Perrotta nella Roma, o Pinzi nel Chievo, prediligendo gli inserimenti e la corsa alla tecnica e alla fantasia di un numero 10 classico. Secondo questa ipotesi di formazione, in attesa del neo-acquisto Mozart, completerebbero il centrocampo, Moro, Bergvold e l’under 21 Candreva (con il rientrante Filippini alternativa ai tre), per formare un rombo di centrocampo senza dubbio dinamico e resistente, anche se non eccelso dal punto di vista tecnico.

Un’altra idea che potrebbe attuare Ruotolo è quella di rinunciare alle due punte mandando in campo un più accorto 4-5-1. In questo caso uno tra Lucarelli e Tavano si troverebbe escluso dall’undici titolare, per far spazio ad un ulteriore centrocampista, che potrebbe essere proprio l’ex azzurro Vitale. Con il centrocampo a cinque, infatti, Pulzetti verrebbe dirottato sulla corsia destra con il giovane stabiese sulla corsia opposta, tenendo invariati i tre interni di centrocampo. Tuttavia questa soluzione ci sembrerebbe obiettivamente troppo rinunciataria e riteniamo difficile che, oltre al partito Diamanti, Ruotolo decida di privarsi contemporaneamente anche di Tavano, svilendo in questo modo quasi completamente il potenziale tecnico della sua formazione e rinunciando ad una coppia d’attacco ben assortita, che sicuramente potrebbe avere le potenzialità per creare qualche grattacapo alla difesa azzurra.

A prescindere dalle decisioni di Ruotolo, quella che resterà sicuramente invariata è la retroguardia. Il reparto difensivo, davanti a De Lucia, resterà infatti in ogni caso a quattro, con Raimondi e Pieri sulle corsie esterne ed in mezzo il giovane brasiliano di scuola milanista Diniz a cui dovrebbe essere affiancato dall’altro giovane, sempre scuola Milan, Perticone, viste le indisponibilità di Galante e Knezevic e l’improbabile impiego del nuovo arrivato Rivas.

di Eduardo Letizia