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• ROBERTO DONADONI, PROFETA DEL 4-3-3 CRESCIUTO ALLA SCUOLA DI SACCHI •

11/03/2009 03:06:07
Roberto Donadoni (46 anni, nella foto), il nuovo tecnico del Napoli, è uno di quegli allenatori della cosiddetta ‘scuola Sacchi’. Profeta del modulo 4-3-3, che ha messo in mostra sia nell'esperienza livornese che in Nazionale, è un uomo che ama lavorare tanto e parlare poco. Caratterialmente schivo, ma leale, ovunque ha lavorato si è sempre fatto apprezzare per le qualità umane e per le approfondite conoscenze tattiche. Tutte le squadre che ha allenato hanno sempre dimostrato una spiccata mentalità vincente e la ricerca del risultato attraverso temi di gioco studiati e ripassati con certosina perizia in allenamento.
Il Napoli ha scelto il mister bergamasco per programmare il proprio futuro fin da subito: l’ex cittì ha firmato un contratto che lo legherà al club azzurro per 2 anni e 3 mesi. Donadoni lavorerà per rendere meno insipido ed amaro il presente, ma soprattutto per dare un gioco, una struttura ed un’organizzazione tattica ad una squadra che poche volte ha mostrato di avere in questi 5 anni di regno rejano. Come farà giocare Donadoni il nuovo Napoli? Si partirà ovviamente dalla difesa a 4 con i terzini che dovranno saper spingere e difendere con la stessa abilità: ci fosse stato Maggio avrebbe giocato lui a destra (alla Zambrotta tanto per intenderci) e Vitale a sinistra. Centrali di difesa due tra Cannavaro, Contini, Santacroce (che in assenza di Maggio giocherà comunque da terzino destro) e Rinaudo. Centrocampo a 3 con Blasi e Hamsik mezze ali e Pazienza (in assenza di Gargano) davanti alla difesa. Trio offensivo con Lavezzi a destra, Zalayeta centrale e Datolo (o Mannini se rientra dalla squalifica) a sinistra.
Detto questo, occorre però dire due cose sui modi con cui si è perfezionato l'esonero di Reja. Una persona tanto perbene che ha lavorato con passione e serietà per il Napoli non meritava di essere trattato così come è avvenuto lunedì. D’accordo l’esonero ci poteva stare, ma modalità e tempi diversi avrebbero certamente evitato la mancanza di riconoscenza e tatto che hanno dimostrato De Laurentiis e Marino verso una delle poche persone per bene che ancora esistono nel calcio. In bocca al lupo mister Edy e grazie di tutto…
Il Napoli ha scelto il mister bergamasco per programmare il proprio futuro fin da subito: l’ex cittì ha firmato un contratto che lo legherà al club azzurro per 2 anni e 3 mesi. Donadoni lavorerà per rendere meno insipido ed amaro il presente, ma soprattutto per dare un gioco, una struttura ed un’organizzazione tattica ad una squadra che poche volte ha mostrato di avere in questi 5 anni di regno rejano. Come farà giocare Donadoni il nuovo Napoli? Si partirà ovviamente dalla difesa a 4 con i terzini che dovranno saper spingere e difendere con la stessa abilità: ci fosse stato Maggio avrebbe giocato lui a destra (alla Zambrotta tanto per intenderci) e Vitale a sinistra. Centrali di difesa due tra Cannavaro, Contini, Santacroce (che in assenza di Maggio giocherà comunque da terzino destro) e Rinaudo. Centrocampo a 3 con Blasi e Hamsik mezze ali e Pazienza (in assenza di Gargano) davanti alla difesa. Trio offensivo con Lavezzi a destra, Zalayeta centrale e Datolo (o Mannini se rientra dalla squalifica) a sinistra.
Detto questo, occorre però dire due cose sui modi con cui si è perfezionato l'esonero di Reja. Una persona tanto perbene che ha lavorato con passione e serietà per il Napoli non meritava di essere trattato così come è avvenuto lunedì. D’accordo l’esonero ci poteva stare, ma modalità e tempi diversi avrebbero certamente evitato la mancanza di riconoscenza e tatto che hanno dimostrato De Laurentiis e Marino verso una delle poche persone per bene che ancora esistono nel calcio. In bocca al lupo mister Edy e grazie di tutto…
di Vincenzo Letizia
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