

Cara Napoli, resti per sempre nel mio cuore. E nella mia vita. Non sono parole scontate, chi mi conosce sa che non mi appartengono, ma questo è solo un modo semplice e affettuoso per ringraziare una città che mi ha dato tutto, alla quale io stesso di più non avrei potuto dare. In termini di impegno, abnegazione, forza e carattere. Essere il capitano di una squadra ripartita da zero e tornata in serie A mi ha riempito di orgoglio, mi ha restituito dignità di calciatore, ma soprattutto di uomo.
Sì, perché le testimonianze di affetto che ho avuto in questi anni hanno riempito le mie giornate, hanno arricchito la mia anima. Hanno fatto parte di me e della mia famiglia. Grazie Napoli, perché sei stata un’esperienza unica. Ricomincio non troppo distante da te, metterò al servizio della Salernitana la grinta e l’esperienza che ho maturato qui in questi anni. Lo devo a Fabio Brini e ai vertici della società granata che mi hanno voluto a tutti i costi, hanno avuto grande fiducia in me.
Quando Brini, l'anno scorso, ebbe con me un timido approccio, lo abbracciai - siamo amici e tra di noi c'è stima - . Non immaginavo di lasciare Napoli. Le cose cambiano, però. Bisogna anche saper voltare pagina. L'entusiasmo non mi manca, anzi. Sono felice di cominciare l'avventura a Salerno. Di contribuire a rafforzare gli obiettivi di un club, che ha cominciato in salita il campionato. Napoli resta la mia casa, perché oggi sono un calciatore e anche un papà. La mia bimba va a scuola, ha un equilibrio e non vorrei, in questa fase, crearle problemi. Salerno sarà la mia maglia. La mia seconda pelle, così come è stata quella del Napoli.
Forse non sarà immediato, ma cercherò di instaurare un buon feeling con i tifosi della Salernitana, che so che mi stanno aspettando. Quello avuto con i tifosi del Napoli è stato unico. Salerno e Napoli due città vicine, due città di mare. Grazie all'una, ma anche grazie all'altra. Grazie Salerno per la stima che ho sentito di avere, per la forza che mi hai dato, e perché hai creduto in me. La bandiera del Napoli resta un trofeo meraviglioso, ma il matrimonio con il club era finito. Non dava più nulla né a me, né a loro. Ricomincio, con uguale entusiasmo. Con la grinta che mi appartiene. E con l'emozione che sento ogni volta che scendo in campo. E’ un’occasione importante, una chance che mi onora.
Foto di Felice De Martino
Fonte: Corriere Mezzogiorno
di VL

marino e dela
Di peppeniello - scritto il 01/09/2009 16:19:44
una sola frase siete 2 pezzi di sterco spero che veniate presi a calci in culo.
non si cambiera mai!!!!!!
Di naples74 - scritto il 01/09/2009 15:01:54
non si cambiera mai il motto e sempre quello la sindrome ce e restera sempre. . . . . . . siete sempre una societa di merda!!!!!!!
ad averne di Montervino
Di Gegè - scritto il 01/09/2009 14:42:55
Tenere Montervino era doveroso non in termini tecnici ma dal punto di vista umano è uno di quelli che fa spogliatoio perchè è legatissimo alla maglia. Comunque grazie capitano.
grande
Di CRIS CB - scritto il 01/09/2009 14:35:38
grande Montervino!!!noi lo sappiamo quando hai amato il Napoli al fallimento tutti sn scappati ma tu sei rimasto e questo t fà onore e noi t terremo sempre nei nostri cuori rimarrai sempre il nostro capitano. . . . . in campo t sei sempre battuto hai sudato la maglia e l hai amata!!!!!grazie capitano!!!!!
GRAZIE CAPITANO !!!
Di LIO57 - scritto il 01/09/2009 14:02:22
6 un grande !!!!! Grazie di cuore per il tuo impegno e il tuo professionnalismo !!