

Quella odierna tra Sampdoria e Napoli è stata la sfida tra due squadre che hanno espresso un pessimo calcio, che si è risolta in un pareggio giusto, in quanto una vittoria sarebbe stata un premio troppo generoso per entrambe le formazioni.
Gli azzurri sono stati fortunati a trarre il massimo dalle uniche due volte in cui si sono avvicinati a Castellazzi, ma dal punto di vista della manovra e della qualità tecnica in campo, la squadra è a lunghi tratti parsa come la brutta copia del Napoli di Reja. Degli undici elementi schierati da Donadoni oggi in campo infatti, ben pochi erano in possesso delle qualità necessarie a solcare un campo di serie A. Con tutto il rispetto queste qualità non le ha certamente Pià, schierato a sorpresa, tra lo sconcerto generale, dal neo-allenatore partenopeo, preferendolo inspiegabilmente ad un Russotto che oramai è rimasto l’unico della rosa a cui non è mai stata concessa una reale possibilità di dimostrare il suo valore, che pure potenzialmente dovrebbe essere di gran lunga superiore a quello di molti dei compagni che gli vengono costantemente preferiti. Ma Pià non è stato l’unico giocatore oggi in campo la cui presenza avrà fatto storcere il naso ai tifosi azzurri. In particolare siamo costretti a segnalare l’ennesima prova deleteria di Navarro (nella foto di Felice De Martino), portiere che francamente ne combina una quasi ogni settimana. L’argentino, che ha regalato due reti alla Samp, presenta delle carenze evidenti, frutto di una scuola di portieri, quella sudamericana, che cura poco gli aspetti tecnici della preparazione dei portieri, puntando prevalentemente su quelli fisici ed istintivi. Dopo più di un anno di permanenza a Napoli il buon Navarro non sembra essere riuscito a curare le sue carenze (vedansi ad esempio l’approssimazione delle sue giocate con i piedi) e, con un Iezzo tormentato dai problemi alla schiena, Marino farebbe bene nella prossima sessione di mercato a dotare Donadoni di un portiere degno di difendere la porta del Napoli, qualcuno del calibro di Sereni o Marchetti per fare qualche nome.
Insieme a Navarro, ad accentere le speranze di una Sampdoria alquanto spenta, oggi ci ha provato Santacroce. Quello del difensore brasiliano è un argomento che deve essere curato con particolare attenzione dallo staff tecnico del Napoli. Il difensore, si sa, è in possesso di buone potenzialità, ma deve essere assolutamente disciplinato, fuori e dentro al campo. Oggi l’italo-brasiliano ha rischiato in almeno quattro circostanze un’espulsione che sarebbe stata sacrosanta, che solo la benevolenza dell’arbitro gli ha evitato.
In mezzo al campo c’è stata la prova ordinata di un rispolverato Amodio, il quale, pur essendo stato molto disciplinato tatticamente, non è comunque in possesso di qualità tecniche tali da ovviare ad un passo troppo lento per i ritmi della serie A.
Gli aspetti positivi della prestazione di oggi degli azzurri sono da ricercarsi in una buona attenzione difensiva, favorita dal numero elevato di giocatori abili in fase di interdizione. Questo atteggiamento non ha concesso quasi mai ad una bruttissima Sampdoria di arrivare pericolosamente in area, ma d’altra parte ha ridotto al minimo anche le proprie azioni offensive. Donadoni, certo, ha l’attenuante delle numerose assenze e della poca qualità dei suoi uomini in campo, ma dall’ex cittì della Nazionale, dopo i pareggi contro Reggina e Milan, forse oggi ci si aspettava qualche segnale in più anche dal punto di vista della qualità della manovra offensiva. Invece questa è stata del tutto accantonata, insieme ai vari Russotto, Datolo e Bogliacino, che avrebbero sicuramente potuto dare un pizzico di qualità ed imprevedibilità in più, ad una squadra che prima o poi i tre punti dovrà pure tentare di farli.
Dopo questa partita è chiaro che Donadoni dovrà essere oltremodo grato a Denis, che ha ritrovato il gol dopo una lunghissima astinenza, per avergli risparmiato una bruciante sconfitta, così come noi tifosi azzurri dovremmo rendere grazie infinitamente a Reja ed all’Intertoto che hanno permesso il grande exploit del girone di andata alla squadra, grazie al quale possiamo ora non guardarci alle spalle temendo un coinvolgimento in zona retrocessione, che con le qualità espresse dagli azzurri negli ultimi mesi sarebbe stato probabilmente inevitabile.
di Eduardo Letizia

SQUADRA DI C = GIOCO DI C
Di PIFF - scritto il 06/04/2009 15:25:06
NESSUN ALLENATORE FA DI UN ASINO UN PUROSANGUE: FORMAZIONE ANTI ATALANTA: BUCCI; GRAVA CANNAVARO SANTACROCE MANNINI; MONTERVINO BLASI HAMSIK DATOLO; LAVEZZI DENIS. FUORI STA MERDA DI NAVARRO
Ancora non ci siamo!
Di Antipià - scritto il 06/04/2009 14:51:39
Se ci fosse stato Reja ieri saremmo sati tutti pronti a criticarlo! Va bene che c'erano delle attenuanti, ma il Napoli di ieri è stato pessimo! Pià in campo non si può vedere (perchè non c'era Russotto?), Amodio è improponibile in serie A, ed il gioco che il nuovo mister doveva far intravedere non si è visto proprio! Non ci siamo proprio x il momento!
Ancora non ci siamo!
Di Antipià - scritto il 06/04/2009 13:19:43
Se ci fosse stato Reja ieri saremmo sati tutti pronti a criticarlo! Va bene che c'erano delle attenuanti, ma il Napoli di ieri è stato pessimo! Pià in campo non si può vedere (perchè non c'era Russotto?), Amodio è improponibile in serie A, ed il gioco che il nuovo mister doveva far intravedere non si è visto proprio! Non ci siamo proprio x il momento!
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Di franek - scritto il 06/04/2009 01:39:51
santacroce è un caso da seguire con cura...è un ragazzo con seri problemi comportamentali.Avrebbe bisogno di essere seguito da vicino nella vita privata.
Considerazioni
Di Ale - scritto il 05/04/2009 22:06:50
Credo anche io che il Napoli visto oggi,nonostante le numerose defezioni, sia stato di gran lunga superiore alla squadra vista fra gennaio e febbraio. Il merito va sicuramente ascritto al nuovo tecnico che sicuramente sta razionalizzando le risorse a disposizione. In altri tempi questa partita l'avremmo sicuramnete persa...L'unica perplessità mi rimane per il mancato utilizzo di Russotto. Per il resto credo che il tecnico stia semplicemente traghettando la squadra verso una salvezza tranquilla. Di più, visti i danni prodotti quest'anno, non si poteva chiedere.
Piccola Analisi
Di Max-30 - scritto il 05/04/2009 21:17:27
Mi sembra oltremodo esagerata la critica alla squadra ed al tecnico per una partita che, seppur non brillante, è stata sicuramente dignitosa. Il Napoli(e Donadoni con lui) oggi aveva(no) moltissime attenuanti, a causa delle numerose assenze e di un avversario ostico apparso in netta ripresa. Eppure nonostante ciò, oggi ho visto una squadra in netta ripresa, ordinata e sempre attenta, che non disdegnava il fraseggio palla a terra nonostante le grandi lacune tecniche della nostra zona nevralgica odierna. Inoltre, sebbene Pià non sia giocatore da serie A, ed io sia stato il primo a sentirmi scoraggiato dalla scelta di Donadoni, oggi il brasiliano non ha demeritato. Non sarà Lavezzi, ma ha comunque tenuto diversi palloni e guadagnato punizioni importanti per la squadra. Il Brasiliano, a differenza di Russotto, ha il merito di essere disciplinato tatticamente e meno anarchico, e quindi per la visione di un tecnico risulta essere "più utile" alla squadra. Infine sono convinto che senza Intertoto, non si avrebbe avuto il crollo fisico (che poi ha trascinato automaticamente quello psicologico) e si starebbe tutt'ora, tranquillamente, in zona Uefa.