• ARGENTINA SCONFITTA, MA DATOLO VA ANCORA IN GOL •

06/09/2009 11:28:48
Se al fischio finale gli acerrimi rivali di una vita escono dal campo tra gli applausi scroscianti del tuo pubblico, c'è qualcosa che non va. E' quanto accaduto nella notte a Rosario, casa di Lionel Messi e per una sera dell'Argentina di Diego Armando Maradona, sconfitta clamorosamente per 3-1 da un Brasile cinico e spietato. Era la partita della vita, per la Seleccion del Pibe de Oro. L'occasione da non fallire, per mettersi al riparo da spiacevoli sorprese in vista del rush finale verso i Mondiali. Più tranquilla la Seleçao, in un buon momento di forma e saldamente al comando del girone sudamericano. Sul piano delle motivazioni non c'era storia: molto più forti quelle dei padroni di casa. Ma non è bastato.Eppure la partenza dell'incontro era stata incoraggiante, per l'undici capitanato da Mascherano: intensità, ritmo e pressing costante sui portatori di palla avversari. Lo spirito di Diego si vedeva negli occhi di tutti gli uomini in maglia Albiceleste. Poche, però, le sortite degne di nota verso la porta difesa da Julio Cesar. Piuttosto leggero l'attacco formato da Tevez e Messi (non eccezionale la sua serata...) al cospetto della solida muraglia centrale verdeoro Lucio-Luizao, rare le intuizioni interessanti di Veron in cabina di regia. E così, dopo 24 minuti, alla formazione di Dunga è bastato far capolino nell'area dell'Argentina per portarsi avanti nel punteggio: punizione di Elano e stacco imperioso di un Luizao lasciato colpevolmente solo dalla retroguardia di casa. Zero a uno, e pubblico di casa ammutolito.Dopo sei giri di lancette, a conferma dei cattivi presagi nati nella mente di Maradona, ecco il colpo del ko: difesa Albiceleste ancora disattenta sugli sviluppi di un nuovo calcio piazzato di Elano, tap-in vincente di Luis Fabiano da pochi passi dopo una respinta corta di Andujar. Inconsistente la reazione della Seleccion, prima dell'intervallo, più viva la squadra al rientro in campo dopo la prevedibile strigliata del Pibe. La possibilità di compiere una rimonta epocale si è concretizzata al 64', grazie a Jesus Datolo, al secondo centro in nazionale in due presenze: spettacolare il sinistro del del centrocampista del Napoli da trenta metri, conclusione su cui Julio Cesar niente ha potuto. Partita riaperta, dunque. Ma per soli due minuti. A Rosario si è visto un Brasile implacabile, l'abbiamo detto. E così è bastato un contropiede d'autore firmato Kakà-Luis Fabiano per stendere definitivamente l'Argentina, guadagnandosi il rispetto del tifo Rosarino.Con questo storico successo, la Seleçao strappa matematicamente il pass per i Mondiali in programma la prossima estate in Sudafrica. Il bello, ora, sarà capire se vi parteciperà o meno l'Argentina, che trema con il fiato su collo di Ecuador e Colombia a soli due punti di distanza. La selezione di Maradona occupa attualmente l'ultimo posto valido per la qualificazione diretta alla kermesse iridata. La quinta classificata sarà costretta allo spareggio con una nazionale del Centro America, mentre la sesta resterà a casa. Amaro destino che potrebbe toccare proprio a Messi e compagni.
Argentina-Brasile 1-3
Reti: 24' Luizao (B), 30', 66' Luis Fabiano (B), 64' Datolo (N)
di VL
Grande Datolo, povero Diego
Di Ciccio - scritto il 06/09/2009 11:59:29
Grande prestazione e bellissimo gol di Datolo. Diego forse non è ancora pronto per una nazionale. Ma la colpa non è sua ma di chi l'ha messo lì.