Il tabù, i numeri sono inquietanti: la squadra del cuore non vince in trasferta dal 26 ottobre dello scorso anno, cosa che fa pensare e riflettore Donadoni su di un male oscuro che il tecnico bergamasco sperava di eliminare nella prima giornata della stagione appena iniziata, battendo il Palermo. C’era Reja al timone del Napoli, all’Olimpico contro la Lazio undici mesi fa, quando gli azzurri si imposero con il risultato di uno a zero, grazie ad un gol di Lavezzi, una mezza autorete di un avversario. Ma da quel momento in poi, più nulla. In quindici partite fuori casa, anche dopo l’avvento di Donadoni, il Napoli non è andato al di là di tre pareggi. Adesso c’è il Genoa all’orizzonte e un pensierino ai tre punti, il mister azzurro lo sta facendo. Vuole sfatare quell’andamento negativo, dando una svolta alle trasferte con una vittoria a Marassi, quello che occorre per lanciare verso l’alta classifica la squadra, lasciando intendere a tutti gli altri team che quest’anno la musica è cambiata e che il Napoli c’è, al San Paolo e lontano dal terreno di gioco di casa.Qualche difficoltà per preparare la partita con i giocatori del Grifone però è indiscutibile: mezzo Napoli è in giro per il mondo dalla scorsa settimana, a causa degli impegni di ben otto giocatori azzurri con le rispettive rappresentative nazionali. Hamsik ha annunciato il suo arrivo in giornata, è stato espulso nella partita di sabato scorso e non giocherà mercoledì. Preferisce porsi subito a disposizione del tecnico azzurro.
Altri torneranno dopodomani, altri ancora, i sudamericani, sono attesi nella giornata di venerdì. A quel punto per l’allenatore bergamasco resteranno soltanto 24 ore per la messa a punto della macchina bellica napoletana, una squadra forte ma che deve mostrare sul campo di avere le carte in regola per sostenere una stagione formidabile. Non a caso il presidente De Laurentiis vuole il Napoli tra le prime sei, un traguardo che consentirebbe al team di entrare in Europa ma soprattutto darebbe modo al club di Castelvolturno di incamerare una fetta più ghiotta degli introiti televisivi della prossima stagione, rispetto alle altre società. Il patron la pensa così: la classifica sì, ma il bilancio innanzitutto.

Fonte: LEGGO

di VL