Il tempo della fiducia sta già per scadere.

Così, per alcuni fra i maggiori imputati della debacle patita a Genova, quella contro l'Udinese sarà la prova d'appello.
Due nomi su tutti: De Sanctis e Cigarini. Il portierone abruzzese non è parso esente da colpe, nell'azione che ha portato al primo rigore, trasformato poi da Floccari, ed è costata l'ingiusta espulsione a Campagnaro.

Come contro il Palermo, il pirata Morgan è finito sul banco degli imputati per la scarsa propensione alle uscite, in situazioni che consiglierebbero di rinunciare alla prudenza ed abbandonare la linea di porta.

Il giovane regista emiliano, fortemente voluto dal presidente De Laurentiis, non è stato in grado di far sfoggio della forte personalità che si richiede al titolare del ruolo da cui dipendono gli equilibri del centrocampo azzurro. Anche a Marassi, Cigarini è rimasto dietro le quinte, non riuscendo a dare profondità alla manovra. In panchina scalpita Bogliacino, già schierato da Donadoni in cabina di regia nella sfortunata trasferta di Palermo.

Una probabile novità di sabato è l'esordio, dal primo minuto, di Zuniga. Per il colombiano, candidato a rilevare Maggio, si profila una ghiotta chance per mostrare tutto il suo valore nel ruolo di esterno destro, e per giustificare l'investimento economico di notevole entità (8.5 milioni di euro) effettuato dal Napoli per portarlo all'ombra del Vesuvio.

di Simone Spisso