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• L’AVVERSARIO - REGGINA ULTIMA DELLA CLASSE DA NON SOTTOVALUTARE •

13/03/2009

Nella settimana in cui l’arrivo di Donadoni sulla panchina del Napoli ha attirato in maniera assoluta l’attenzione dei napoletani, a Reggio Calabria la Reggina si prepara silenziosamente e senza clamori ad accogliere questo nuovo Napoli, al fine di testarne eventuali novità tattiche e cercando di racimolare qualche punto indispensabile per rimettere in discussione una retrocessione che potrebbe sembrare molto probabile. La squadra di Orlandi obiettivamente non sembrerebbe in possesso delle potenzialità tecniche per far male agli azzurri. Questo soprattutto perché ad un organico già di suo di livello non eccellente, domenica andranno ad assommarsi assenze importanti. La più rilevante è sicuramente quella del forte centrocampista paraguayano Barreto. A questa si vanno ad aggiungere quella del portiere Campagnolo, di Hallfredsson, Giosa e Santos.
Ciononostante la sfida contro gli amaranto non dovrà essere presa alla leggera dal Napoli, in quanto la squadra di Orlandi ha dimostrato, soprattutto nelle ultime settimane, di essere una compagine in grado di mettere in difficoltà anche formazioni importanti, in virtù di un gioco semplice, ma che sa farsi piacevole a tratti, e di una buonissima attenzione difensiva.
Il gioco offensivo della squadra calabrese si fonda sull’estro delle due “mezze punte” Cozza e Brienza (nella foto) e sulla potenza fisica di Corradi. A Napoli conosciamo benissimo le caratteristiche dell’ischitano Brienza che, grazie alla sua rapidità ed al suo dribbling ha spesso messo in difficoltà le difese di Reja, anche ai tempi in cui militava nel Palermo. Cozza è invece la mente della squadra, l’elemento di enorme carisma dai piedi del quale nascono le invenzioni utili a mandare in porta i compagni. Corradi sa invece farsi rispettare nelle difese avversarie grazie alla sua prestanza fisica ed all’abilità nel gioco aereo. Quello amaranto si presenta quindi come un attacco dalle caratteristiche molto eterogenee, capace perciò di mettere in difficoltà qualsiasi tipo di difesa.
A centrocampo spicca la presenza sulla corsia destra del centrocampo a quattro di Alessio Sestu, ex Salernitana ed Avellino, elemento che sa farsi pericoloso anche in fase offensiva, nonostante gli obblighi difensivi che il 3-4-2-1 di Orlandi richiede agli esterni di centrocampo. Sulla corsia opposta ci sarà Costa, che presumibilmente terrà molto bassa la sua posizione sulla sinistra, anche per arginare le incursioni di Lavezzi che potrebbe trovare spazi importanti inserendosi alle sue spalle. I due centrali della mediana, che come detto subirà l’importante assenza di Barreto, saranno Carmona ed il giovane Barillà.
La solida difesa a tre, davanti al portiere Puggioni, sarà regolarmente composta da Lanzaro sul centro-destra, Cirillo sul lato opposto ed il nazionale uruguayano Valdez centrale.


di Eduardo Letizia

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