C'erano una volta un ciuccio ed una zebretta a contendersi il bottino, se poi ci aggiungiamo il fattore che guida quel ciuccio, Donadoni, il quale in conferenza stampa ha ammesso di sentirsi un leone, e condiamo tutto con l'esordio dal primo minuto di Santacroce, il leoncino di Baiha, c'è solo da attendersi che il San Paolo si trasformi in un circo, e che sotto quel tendone virtuale avvengano le evoluzioni degli artisti, giocolieri, prestigiatori, pagliacci e saltimbanchi di vario genere, come nel ricordo del titolo di quel vecchio film: “artisti sotto la tenda del circo: perplessi”, confidando che a restare perplessi, al termine dei 90 minuti, siano solo i bianconeri, dopo aver acchiappato dalla banda di Donadoni una scoppola da “libidine coi fiocchi”. Stasera al San Paolo, ore 18,00, il Napoli inaugurerà la 4° di campionato, incontro verità da affrontare con la determinazione e la concentrazione necessarie. È già un bivio per il mister azzurro, aspramente criticato dopo il poker subito in quel di Genova e soprattutto per delle scelte che sono parse quanto meno un po' avventate e di certo bizzarre, considerando il valore degli avversari che ci si apprestava ad affrontare. Stendendo un velo pietoso sull'arbitraggio di Tagliavento e su una squadra come rimasta negli spogliatoi dopo il primo tempo e dopo la ridicola e paradossale beffa del 49' 30'', con animo garibaldino il Napoli attende a braccia conserte l'Udinese, formazione di quelle che difficilmente verrano sui lidi della sirena per lasciarsi immolare come vittime sacrificali sull'altare di Fuorigrotta. Gli azzurri dovranno sudarsela, la partita sarà giocata ed il ritmo di certo elevatissimo, il risultato è incerto, ma se i giovanotti del Napoli in trasferta crollano al primo soffio di vento, restando in balia delle onde, tra le mura amiche diventano impavidi e prepotenti, autoritari e spregiudicati perchè il coro che si solleva dagli spalti funziona un po' come una pozione del coraggio, e che l'asso nella manica questa sera (come tante altre volte) si chiami pubblico non importa, perchè bisogna vincere per scacciare i cattivi pensieri, per mettere a tacere critiche e ipotesi di fallimento, per ridare fiducia a tutto l'ambiente. L'Udinese verrà a Napoli con la sua solita voglia di fare bene, la difesa è un optional, l'importante è segnare un gol più dell'avversario. Ed in effetti i bianconeri nelle prime tre giornate hanno già subito 7 reti (come il Napoli d'altro canto) ma hanno in Di Natale, miglior realizzatore europeo con 6 gol, un braccio da fuoco che può in ogni caso lasciare in attivo il computo reti fatte - reti subite. Formazione tipo, o quasi per l'Udinese che schiererà il “mariniano” 4 -3 -3 affidandosi ad un centrocampo muscolare e tecnico allo stesso tempo, che ha in D'Agostino un faro illuminante, e ad un tridente offensivo da brividi, con i due partenopei Di Natale e Floro Flores, desiderosi di ben figurare nello stadio dei loro sogni, supportati anche dal nazionale Pepe. La formazione bianconera sarà dunque formata da Handanovic tra i pali, linea difensiva a quattro con Zapata, Coda, Domizzi e Lukovic, a completare il centrocampo, accanto all' “uomo del ciak” D'Agostino, ci saranno Isla (in attesa del recupero di Ashamoha) ed Inler, ed in attacco quei tre li, spauracchi della difesa, ma forse anche spaventati (i due napoletani) dall'impatto con la propria città. Il Napoli invece ritorna alla sua formazione tipo, nessun esperimento o inserimento strano è previsto per questa sera, unica variazione l'assenza di  Campagnaro, espulso ed infortunato, al posto del quale giocherà un motivatissimo Fabiano Santacroce. Con De Sanctis in porta, deteminato a riprendersi dopo il brutto errore di Genova, a formare il reparto arretrato ci saranno le due C di Cannavaro e Contini, orfane della 3°. Sulle fasce a svolgere quel duro ruolo che prevede l'esecuzione di entrambe le fasi, quella difensiva e quella offensiva, dovrebbero essere schierati Maggio sulla destra (anche se è in ballottaggio con Zuniga, che avrebbe così l'opportunità di mostrare il suo reale valore nel suo REALE ruolo)  ed ancora Datolo sulla sinistra, il quale contro una formazione col centrocampo a tre potrebbe avere maggiore libertà di spingere, con la possibilità quindi di dare il meglio di se. Lo scontro sulla mediana sarà tenuto dai soliti Gargano, Cigarini, Hamsik, dei quali il primo dopo l'esclusione avrà ancora più voglia di fare, il professore è all'ultima chiamata dopo le prime uscite durante le quali si è mostrato troppo eclissato e fuori dal gioco, proprio lui che dovrebbe esserne il fulcro, ed il terzo, Marekiaro, beh da lui ci si attende semplicemente che giochi come sa fare, il resto è solo conseguenza. “Attenti a quei due”, concludendo con il reparto offensivo, la coppia Pocho Quaglia che tanto spaventa tutti i mister di A. Lavezzi in due incontri disputati al San Paolo contro l'Udinese ha realizzato tre gol, quindi se il bianconero gli fa lo stesso effetto che fa il rosso ad un toro, c'è da attendersi dall'argentino una grande prestazione. Quagliarella, inutile dirlo, il grande ex, per la prima volta contro la squadra nella quale ha vissuto la sua consacrazione, nel suo regno, del quale, dopo l'intervento in conferenza stampa (e finalmente sono anche i calciatori a parlare) si è dimostrato leader, avrà l'adrenalina a 1000 ed una voglia di segnare (senza esultare) per essere proprio lui, Masaniello, il capo rivolta, a raddrizzare una situazione che inizia ad essere un po' scomoda per tutti. Ancora poche ore e poi palla al centro, un incontro verità attende gli azzurri, le condizioni per fare bene ci sono tutte  e non resta che attendere un risultato positivo che confermi la forza dei partenopei al San Paolo, e per il mal d trasferta che se ne riparli poi, intanto servono punti, a cominciare già da stasera.

Di seguito le probabili formazioni:

Napoli: 26 De Sanctis, 13 Santacroce, 28 Cannavaro, 96 Contini, 11 Maggio, 23 Gargano, 21 Cigarini, 17 Hamsik, 15 Datolo, 27 Quagliarella, 7 Lavezzi.

Panchina: 1 Iezzo, 16 Zuniga, 77 Rinaudo, 2 Grava, 18 Bigliacino, 19 Denis, 9 Hoffer. All. Donadoni

Udinese: 22 Handanovic, 2 Zapata, 13 Coda, 80 Domizzi, 24 Lukovic, 15 Isla, 21 D'Agostino, 88 Inler, 7 Pepe, 83 Floro Flores, 10 Di Natale.

Panchina: 6 Belardi, 19 Felipe, 84 Lodi, 8 Basta, 14 Sammarco, 11 Sanchez,  28 Zimling. All. Marino.

Arbitro: Saccani

di Emanuele Gargiulo