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• IL PUNTO SULLA A - L'INTER METTE LA FRECCIA, CADE LA SAMP. PARMA DA URLO •

23/09/2009 22:59:02
Approfittando del posticipo, che vedrà Genoa e Juve scontrarsi per il vertice, riesce tutto facile all'Inter in questo mercoledì di campionato.I nerazzurri impiegano cinque minuti per trovare gol, punti e primato: con l'evidente complicità di un Napoli molle, lezioso e senza motivazioni, forse rassegnato al ruolo di vittima sacrificale. L'unica nota positiva, nelle fila azzurre, è il ritorno al gol dopo sei mesi di astinenza del 'Pocho' Lavezzi. Nella formazione di Mourinho (che, squalificato, segue i suoi dalla tribuna) si conferma micidiale l'apporto in fase offensiva della coppia Eto'o-Milito.
Nella giornata che doveva consacrare la Samp nel ruolo di guastafeste, la squadra di Cassano è inciampata in una Fiorentina affamata di riscatto, dopo le sberle rimediate a Roma appena tre giorni fa. Dopo l'apertura del talentino Jovetic, che comincia a prendere confidenza col tabellino dei marcatori, è il solito Gilardino a decidere su assist di Vargas.
I viola condividono la terza posizione in classifica con quella che è la vera squadra-rivelazione di questo avvio, il Parma, vittorioso all'Olimpico.
Contro la Lazio partita convulsa, segnata in negativo dalle decisioni del direttore di gara, il signor Velotto di Grosseto. Prima un rigore generoso concesso ai padroni di casa, per uno sgambetto quasi impercettibile di Lucarelli ai danni di Cruz. Poi l'espulsione di Kolarov, che non riesce a tenere a freno la lingua dopo aver provocato un rigore su Amoruso, che lo stesso centravanti ducale si incarica di trasformare.
Se per la squadra di Ballardini è il secondo ko consecutivo fra le mura amiche, incappa nel primo stop stagionale il sorprendente Bari di Giampiero Ventura.
I galletti si arrendono nella ripresa ad un Cagliari più tonico e determinato, e al primo gol italiano del brasiliano Nenè, finora scarsamente impiegato da Allegri nonostante il titolo di capocannoniere conseguito la scorsa stagione in Portogallo.
Chi invece continua imperterrito a far gol è Totò Di Natale, ancora una volta decisivo nel successo dell'Udinese ai danni del Milan. La squadra rossonera precipita a -6 dalla vetta, con la speranza che un nuovo successo juventino non allarghi ulteriormente il gap. Torna invece a proporsi nei quartieri alti la truppa-Marino, che dopo un avvio tribolato (sette reti subite in tre gare) sembra aver sistemato la retroguardia.
A proposito di difese ballerine, spettacolo doveva essere e spettacolo è stato, fra Roma e Palermo. Al Barbera sotto il diluvio è pioggia di gol ed emozioni: doppio vantaggio ospite con Brighi e Burdisso, sorpasso rosanero ad opera di Budan, Miccoli e Nocerino, e pari definitivo su rigore di capitan Totti.
Se Zenga deve rimandare l'appuntamento con la vittoria, e Ranieri deve ancora faticare alla ricerca degli equilibri giusti, non ha dato la "scossa" desiderata l'esordio in casa Atalanta del nuovo trainer Antonio Conte.
Gli orobici si fanno imbrigliare da un Catania ordinato e concreto, mentre Acquafresca e Doni non riescono a risolvere il mal di gol che affligge i nerazzurri dall'inizio del torneo. Non un debutto memorabile, insomma, quello in serie A di Conte: espulso anche nel finale per proteste.
In fondo alla classifica, prende invece una boccata d'ossigeno il Bologna, che supera un Livorno poco propositivo. A dare una "mano" ai felsinei ci pensa il ritrovato Di Vaio, lesto ed implacabile come sempre.
Chiude il quadro lo scialbo pari "ad occhiali" fra Siena e Chievo: un punto che serve più ai clivensi di Di Carlo, in serie utile da tre giornate. Non si sblocca invece Giampaolo, che domenica farà visita al San Paolo, per affrontare un Napoli che certo non s'immaginava di trovare come compagno di sventura.
di Simone Spisso
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