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• BEPPE SAVOLDI: NAPOLI SENZA GIUSTA MENTALITA', SI SALVA SOLO IL POCHO •

24/09/2009 13:00:03
L'ex centravanti azzurro Beppe Savoldi è intervenuto stamani ai microfoni di Marte Sport Live, per commentare la pesante sconfitta subita dal Napoli a San Siro. Il noto telecronista ed opinionista televesivo non ha usato mezzi termini per esprimere le sue impressioni: "Avrei voluto vedere un'altra partita, con una diversa interpretazione da parte del Napoli. L'approccio alla gara è stato disastroso. I giocatori non sembravano abbastanza motivati, sono scesi in campo deconcentrati. Il Napoli ha avuto una sorta di sudditanza psicologica nell'affrontare l'Inter. Anche certi atteggiamenti che ho riscontrato in partita nei calciatori mi sembrano sbagliati. Le motivazioni vanno ricercate in se stessi, ma bisogna anche riceverle dall'esterno. Non si può cambiare modulo sulle palle in attive, in fase difensiva, con marcature a zona. Non ci sono i giocatori, il tempo di sperimentare nè le caratteristiche per adottare questa mentalità. Poi è chiaro che vai sotto di due reti dopo 7 minuti, e il mondo ti crolla addosso... Le motivazioni deve trasferirle l'allenatore, che deve far crescere la squadra quotidianamente nella preparazione della partita. Se poi i giocatori non recepiscono per qualche motivo, non serve a niente, è tutto lavoro sprecatoto. Ma allenatore e giocatori devono collaborare sotto questo aspetto, è fondamentale".
Sul Pocho, tornato al gol dopo 6 mesi di astinenza, Savoldi ha espresso pareri molto positivi: "Lavezzi è cambiato, ha trovato gli stimoli e motivazioni giuste, a differenza degli altri suoi compagni. A volte è anche eccessivo con la sua voglia di essere decisivo, perchè tiene troppo la palla. Però è stato molto positivo".
Sul banco degli imputati è finita anche la dirigenza, colpevole di non aver programmato gli acquisti necessari in sede di mercato, e di aver svenduto alcune pedine fondamentali: "Mannini non ha fatto cose grandissime l'anno scorso a Napoli. Ha ritrovato il suo ruolo e l'identità che gli mancava in questo inizio di stagione con la Samp, ma non era un calciatore indispensabile per gli azzurri. Poi bisogna aspettare Cigarini, uno dei giocatori più interessanti e determinanti dell'Atalanta nella passata stagione. E' certamente un ragazzo giovane che arriva in una piazza molto esigente come Napoli: lui può diventare un giocatore importante per il futuro ma non è così semplice con tutte queste pressioni. L'allenatore e la società devono guardare all'aspetto tecnico, tattico ma anche mentale, quando fanno gli acquisti. Napoli non è un ambiente facile per chi arriva da fuori: bisogna prendere giocatori di personalità, non solo di qualità"
Fonte: Radio Marte
di Simone Spisso
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