Carletto Mazzone, ex allenatore di Roma e Napoli nonchè amico dei colori azzurri, è intervenuto a Radio Marte per lanciare un messaggio di serenità. "Capisco che c'è un pò di amarezza, però fate i bravi: basta che vincete domenica col Siena e il Napoli torna a metà classifica. E' normale la delusione causata da questa partenza brutta, ma nel calcio ci possono stare dei momenti-no. In questo gioco bisogna essere bravi, ma la fortuna incide tanto. Alcune volte ci sono fattori che esulano dall'abilità tecnica".

A Napoli chiedono le dimissioni di Donadoni. Mazzone, sfortunato protagonista nella stagione 1997/'98 sulla panchina del Napoli, ebbe l'onestà di farsi da parte: "Fu una scelta obbligata la mia. Porca miseria, non vincevo mai! Con tutta la mia passione e il grandissimo entusiasmo col quale arrivai, non sono stato in grado di dare una scossa ai risultati. Non volevo fare la figura dell'accattone, per rispetto nei confronti di questa gente straordinaria. Però conservo un ricordo bellissimo di una partita di Coppa Italia (contro la Lazio, ndr). Avevamo perso 4-0 all'andata. Al ritorno il San Paolo era vuoto: poi ci portammo in vantaggio. Due a zero, tre a zero...lo stadio alla fine si riempì".

Mazzone ribadisce che per uscire da questo momento, occorre serenità e convergenza di intenti: "Questa pressione è controproducente. Non tutti gli allenatori e i giocatori la reggono. Dovete avere un pochino di pazienza e fare i bravi. Io conosco i napoletani: perciò vi mando questo messaggio da amico. Prima di condannare contate fino a 31...".

Donadoni, accusato di non avere il necessario carattere per sedere sulla panchina azzurra, è il primo a necessitare di maggior tranquillità: "Io avevo una gran personalità, ero molto diretto. Per molti non andavo bene: ognuno ha il suo carattere. Anche con l'allenatore bisogna avere pazienza. Adesso vincete col Siena, e poi andate a Roma belli carichi. Il Siena è una buona squadra, ma queste sono partite che il Napoli non può sbagliare. Basta una vittoria e tutto torna alla normalità. Il mercato? può darsi che ci siano stati degli errori, ma tutti meritano un'altra chance. Non si possono ancora dare giudizi definitivi". 

Fonte: Radio Marte

di Simone Spisso