

Mai come questa volta la nostra consueta rubrica sull’avversario di turno degli azzurri potrebbe prestarsi ad una duplice lettura. Una, classica, che individua nel Siena di Giampaolo lo scoglio da superare. Un’altra invece che riconosce nei mali stessi della squadra azzurra il vero e proprio avversario da battere. Un antagonista dai volti molteplici, che a volte prende le sembianze degli errori di Donadoni, altre quelle della mancanza di carattere degli uomini in campo, altre ancora delle problematiche ben evidenti dell’interno dello spogliatoio, da dove di tanto in tanto emerge qualche nuova voce di dissenso e di contrasto con la società. Problemi di un Napoli allo sbando, avversario peggiore di sé stesso, che lascia ben pochi appigli e speranze a chi vorrebbe aggrapparsi a qualcosa che faccia sperare in un futuro meno inquietante di questo presente.
D’altra parte il Siena e lì, forte della sua tranquillità e dell’organizzazione tattica che il suo allenatore sa imprimerle, pronto ad approfittare delle attuali debolezze del team partenopeo, cercando di portare a casa un risultato positivo che sul prato verde del San Paolo comunque rimane difficile da ottenere.
A guidare l’assalto agli azzurri sarà proprio uno di quegli ex azzurri di cui, soprattutto viste le prestazioni delle “alternative” della panchina, si inizia a sentire la mancanza: Emanuele Calaiò. Dopo una stagione di alti e bassi l’ex arciere azzurro sembra aver trovato una certa continuità di rendimento a Siena e sembra essersi ritagliato un definitivo posto da titolare, grazie anche allo spostamento di Ghezzal nel ruolo di trequartista. Dopo la partenza di Kharja, infatti, Giampaolo si è ritrovato senza un rifinitore di ruolo nella rosa ed ha così deciso di ridisegnare il suo tridente con l’algerino alle spalle di Calaiò e Maccarone, formando così un attacco rapido, aggressivo e molto mobile. Non è escluso però che, vista la difficoltà dell’impegno, Giampaolo possa decidere di schierare solo due punte di ruolo, con un elemento più dedito alla copertura alle loro spalle come Jarolim o il giovane croato Jajalo.
A centrocampo la squadra toscana non dovrebbe presentare novità. La regia sarà affidata al rumeno Codrea, con ai suoi lati il capitano Vergassola sul centro destra e l’ex cagliaritano Fini, che contro il Napoli ha sempre disputato ottime prestazioni, sul centro sinistra.
Qualche dubbio c’è invece sugli uomini da schierare in difesa, davanti al portiere Curci. In quello che probabilmente è il reparto meno attrezzato della squadra, le indisponibilità di Ficagna e Rossettini costringeranno verosimilmente Giampaolo a spostare Del Grosso nel ruolo di terzino destro, inserendo Rossi a sinistra, anche se non è escluso l’impiego di Rosi sulla destra, lasciando invariate le altre consuete posizioni. Al centro dovrebbero esserci Terzi e Brandao, nonostante quest’ultimo abbia svolto un lavoro differenziato negli ultimi allenamenti.
di E.L.

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