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• IL PUNTO SULLA A - INCREDIBILE BOLOGNA: FA VOLARE LA SAMP IN TESTA. UDINESE METTE LA QUINTA •

27/09/2009 17:22:31
Che fosse la giornata delle sorprese, lo si era intuito già ieri. Una Samp coriacea, disegnata a immagine e somiglianza del suo tecnico Del Neri, era riuscita a fermare la corsa dell'Inter. Ma i colpi di scena non arrivano mai da soli: e così, al minuto 92 di un tranquillo Juve-Bologna, ci ha pensato il brasiliano Adailton a sconvolgere le gerarchie di un campionato sempre più improntato all'anarchia.Il verdetto è chiaro: in testa, dopo sei turni, c'è la squadra blucerchiata. Solida, insuperabile tra le mura amiche, trascinata dalla fantasia di Cassano e dai gol del "pazzo" Pazzini. Ad inseguire c'è un Inter, che a Marassi di fortuna ne ha avuta sempre poca: vedere l'1 a 1 che aprì lo scorso campionato, e il sonoro 3 a 0 rimediato nelle semifinali di Coppa Italia. Resta ferma al palo anche la Vecchia Signora, nel giorno in cui Ferrara ritrova Diego e Del Piero. Un premio al coraggio di Papadopulo il pari finale, che consente ai felsinei di incamerare il secondo risultato utile di fila.
In terza posizione si è portata anche la Fiorentina, vittoriosa sabato sera nel derby col Livorno, deciso da un rigore che il montenegrino Jovetic ha trasformato in oro. Gli amaranto restano il peggior attacco della categoria, con una sola rete messa a segno fin qui, e recriminano per bocca del vulcanico patron Spinelli, che grida al complotto.
Un'altra gara molto sentita era lo scontro diretto per l'Europa tra Udinese e Genoa. Non c'è stata la girandola di gol ed emozioni registrata negli ultimi due tornei, ma ha prevalso alla fine il pragmatismo dei friulani. All'inarrestabile Di Natale, sempre più solo in vetta alla classifica dei cannonieri, si è aggiunto Pepe. Grifoni al secondo stop consecutivo fuori dalle mura amiche: un solo punto in tre gare per la truppa di Gasperini che scivola a metà classifica, dopo aver sognato lassù in cima. I bianconeri invece incassano dieci punti in quattro partite: nelle ultime tre Handanovic non ha mai subito gol.
Oggi si è registrata però un'altra battuta d'arresto clamorosa, quella del Parma. I ducali, squadra-rivelazione di questo avvio, crollano in casa contro un Cagliari in gran risalita: al secondo "colpo" esterno in meno di tre giorni. Decidono Jeda e l'ex Dessena: Allegri rivede la luce.
La rivede anche Donadoni, dopo il buio seguito alle sconfitte esterne con Genoa ed Inter, e l'incolore pari contro l'Udinese. Al San Paolo gli azzurri ritrovano il successo grazie a una doppietta, la prima in serie A, del solito Hamsik. In mezzo, il gol del pari firmato da "Big Mac" Maccarone, che aveva fatto correre un brivido sulla schiena del tecnico bergamasco, che riesce alla fine ad allontanare gli spettri di un esonero clamoroso.
Sorte un pò meno chiara, invece, per Walter Zenga. Il suo Palermo mette paura alla Lazio con Cavani, ma subisce la rimonta biancoceleste nel finale col secondo gol consecutivo di Maurito Zarate. Un pari che serve poco anche a Ballardini, che in casa non riesce più a vincere.
Più gradito, invece, è il punto esterno colto dall'Atalanta a Verona. Succede tutto in 5 minuti: prima il vantaggio ospite con Tiribocchi, poi la risposta dell'implacabile bomber Sergio Pellissier.
In coda è già bagarre. Al Catania non è bastato il cuore, e il solito Morimoto (bestia nera dei giallorossi) per battere una Roma capace di rimontare in pieno recupero grazie all'indomito De Rossi. Gli uomini di Atzori restano appena un punto sopra l'ultima posizione, occupata da Livorno e Atalanta in coppia.
Stasera Milan-Bari ci dirà se le ambizioni di raggiungere una salvezza tranquilla (e forse qualcosa in più) sono fondate per gli uomini di Ventura. Risposte importanti le attende anche il popolo rossonero, con Leonardo che non può più sbagliare, e Ronaldinho giunto all'ultima chiamata.
di Simone Spisso
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