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• ANTEPRIMA REGGINA - NAPOLI, IL BATTESIMO DEL FUOCO DI DONADONI •

14/03/2009
Ci siamo, è giunto il gran giorno dell'esordio di Roberto Donadoni. Ad attenderlo al varco ci sarà, però, un brutto cliente, la Reggina di Orlandi. Il neotecnico degli azzurri dovrà affrontare una squadra con il sangue agli occhi, alla ricerca di punti necessari come il pane. Gli amaranto, ultimi in classifica, hanno già definito quella di domenica, come la partita della vita. Come dargli torto, considerando che sono ultimi in classifica a quattro lunghezze dalla penultima. E allora spazio alla migliore formazione possibile per gli azzurri. Il tecnico bergamasco non sembra voler stravolgere l'impostazione tecnica del suo predecessore, quindi il Napoli scenderà in campo con l'usuale 4-4-2, con il rombo a centrocampo. Tra i pali ci sarà Navarro, a difesa Santacroce, Cannavaro, Contini e Aronica, a centrocampo il già citato rombo con Blasi vertice basso, Pazienza e Bogliacino al centro e Hamsik vertice alto che andrà a fare la terza punta in fase di attacco, dove ci saranno Zalayeta e Lavezzi. Ancora panchina per Datolo, sicuramente non al meglio. La Reggina invece, in formazione tipo, risponde con un 3-4-1-2, che vedrà Puggioni tra i pali, Lanzaro, Valdez, Cirillo, Sestu a difesa, Carmona, Barillà, Costa a centrocampo, con Cozza dietro le punte Brienza e Corradi. Gli amaranto hanno mostrato diverse lacune in fase difensiva, ed è su questo che il Napoli dovrà colpire. Giocare il pallone, come ha già ordinato Donadoni, senza quei ormai celeberrimi lanci lunghi dalla difesa. Sarà un banco di prova difficile, ma a pensarci su, l'ultima partita da allenatore dell'ex ct della nazionale non era di certo più semplice. Stiamo parlando di quell'Italia - Spagna che ha visto soccombere gli azzurri solo ai calci di rigore, con quelli che sarebbero diventati campioni d'Europa. E allora, non si può certo parlare di sfida impossibile quella di Reggio Calabria.


di Armando Aruta

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