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• DONADONI TRABALLA, MA LA SQUADRA E' CON LUI •

29/09/2009 10:45:27
Donadoni col fiato sospeso: delegittimato dal patron e legittimato dal Pocho Lavezzi, l’allenatore azzurro viene scosso dalla sua apparente indifferenza da ogni squillo del suo cellulare. Sa che il suo destino è legato ad un filo piuttosto sottile e che in un attimo potrebbe preparare la valigia per andar via, seguendo Pier Paolo Marino. Non più gradito e colpito dalle pesanti accuse del presidente, il digì ha girato le spalle dando l’addio dopo cinque anni di lavoro. Donadoni invece no. Vuole andare fino in fondo ed aspetta «sereno e tranquillo», come lui stesso ha fatto sapere più volte in giro, respingendo l’ipotesi delle dimissioni: , non sarà insomma il tecnico bergamasco a strappare il sontuoso contratto di un anno e mezzo, ad un milione e 300mila euro a stagione, da lui sottoscritto il 10 marzo scorso, dopo otto ore di serrato confronto con De Laurentiis. «Vado avanti per la mia strada, lavoro 10 ore al giorno e continuerò a farlo», ha fatto presente ancora una volta Donadoni che ha beneficiato dell’inaspettato appoggio del Pocho.
«Siamo con lui», si è gonfiato il petto il tecnico in attesa di possibili novità in un senso o nell’altro, dall’ufficio della Filmauro, dove ieri il patron dal primo pomeriggio si è occupato del Napoli, dopo aver dedicato la prima mattinata alla sua attività imprenditoriale.Supportato e reso più forte dall’intervento difensivo e tutelatore di Lavezzi, il trainer azzurro ha lasciato scorrere su di sé gli strali che gli ha dedicato il presidente De Laurentiis. Su tale situazione, sono in tantissimi gli addetti ai lavori che sposano una tesi particolare e cioè che il patron si sia scagliato contro l’allenatore allo scopo di fargli presentare le dimissioni, un atto che farebbe risparmiare al Napoli un bel po’ di quattrini, ma da questo orecchio Donadoni non ci sente: resiste al suo posto sul ponte di comando, mentre Delio Rossi, Mancini, Mazzarri e Baldini sono con il cuore in tumulto e in stato di all’erta. Tutti alla stessa maniera.


Fonte: LEGGO

di VL

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cambia

kist sò nò band e sciem
Di o malacarn - scritto il 29/09/2009 16:02:48

ma kistù muort e donadoni stà ankor kà. . . . ma ke senso ha aspettare domenica???presidè nn continuare a sbagliare. . . . . mokk a kitammuort


Aspettiamo Domenica
Di Superbike - scritto il 29/09/2009 14:23:26

Se Dela ha già in mente di cacciare Donadoni (come credo) e aspetta solo il prossimo ko per cacciarlo, è veramente ridicolo. . Tanto vale cambiarlo subito e non prolungare questa snervante attesa. . .

Spero di sbagliarmi, ma credo voglia prendere Mazzarri e proseguire con il discusso 3 5 2.

Mancini costa troppo (4/5 mln), non credo accetti una sensibile riduzione del suo stipendio per venire a Napoli, Spalletti si è gia promesso al Milan per l'anno prossimo, speriamo in Delio Rossi!


fino a giugno
Di sasydemy - scritto il 29/09/2009 11:59:56

secondo me dovremmo tenere donadoni fino a giugno e poi prendere spalletti solo così pssiamo fare il salto di qualità, dando via elementi di poca qualità e acquistando giocatori sotto la direzione del tecnico


Resta
Di Aldo - scritto il 29/09/2009 11:56:18

Io spero che Donadoni resti.

Per nessun particolare motivo, se non quello di una società che dovrebbe mantenere un minimo di serietà, e non agire per istinti.

Fino ad ora sono stato dalla parte del presidente, ma in questo momento si sta comportando in modo troppo istintivo e disorganizzato.

Il licenziamento di Marino va benissimo, per dare un segnale, ma farlo via TV è un gesto pessimo.

Ma cacciare via subito anche Donadoni, oppure riprenderlo in continuazione per portarlo alle dimissioni, sarebbe un errore per la credibilità. Insomma, cacciar via Marino significa dire che il mercato è stato deludente. E allora che colpe ha il tecnico?


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