Enzo Gambaro, opinionista tv ed ex calciatore del Napoli, ha parlato a Radio Marte per tracciare un profilo di Walter Mazzarri: "E' un allenatore che conosco bene, un professionista molto importante che a Genova ha fatto bene, soprattutto il primo anno: arrivando sesto con una squadra non eccezionale. Nel secondo campionato la società non gli è stata molto vicino: non sono arrivati i rinforzi giusti, e Bellucci è stato infortunato per molti mesi. Nonostante questo ha raggiunto una finale di Coppa Italia. Credo comunque che Mazzarri abbia tutte le credenziali per far bene a Napoli".

Profeta del 3-5-2, Mazzarri potrebbe avere difficoltà a far sposare la sua filosofia con quella di De Laurentiis, ansioso di vedere un Napoli tatticamente più spregiudicato: "Il mister non gioca solo col 3-5-2, ma anche con altri moduli, come il 3-4-1-2 o il 3-4-3. Credo che Mazzarri quando avrà valutato le caratteristiche di tutti i calciatori, saprà optare per la soluzione migliore -spiega Gambaro-. Hamsik è giovane e sta facendo anche meglio dell'anno passato: Mazzarri cercherà sicuramente di valorizzare al meglio i punti fermi della squadra. Maggio sotto la sua guida ha dato il meglio, segnando 9 gol in una stagione. Nel modulo con cui giocano gli azzurri gli esterni sono molto importanti, perchè devono essere bravi ad attaccare e difendere allo stesso tempo. A destra Maggio è idoneo per fare questo lavoro, mentre a sinistra con Datolo potrebbero esserci maggiori problemi. Aronica è un buon giocatore, ma non so se ha il passo per ribaltare velocemente l'azione e dare una mano ai centrocampisti".
 
Caratterialmente, Mazzarri sembra l'uomo giusto per scuotere un Napoli depresso: "Quando si cambia allenatore c'è sempre uno scossone. Certo, il mister dovrà velocizzare un pò le operazioni sul piano tecnico, non avendo molto tempo per sperimentare. La sosta comunque sarà molto utile: entro 15 o venti giorni sono sicuro che vedremo la mano di Mazzarri su questo Napoli". 

Infine Gambaro, ex compagno di squadra di Donadoni, esprime un commento sull'esonero dell'ex ct:  "Donadoni è un personaggio navigato. In Nazionale ha fatto buone cose, ma allenare a Napoli non è facile: non tutti riescono ad entrare in sintonia con l'ambiente e la realtà partenopea. Lippi ci riuscì nel '94, in quel Napoli nel quale ho giocato anch'io, per questo arrivò la qualificazione Uefa nonostante le difficoltà societarie".

Fonte: Radio Marte

di Simone Spisso