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• DETTI E CONTRADDETTI - AMENITA' DALLE ULTIME DI CAMPIONATO E DINTORNI •

23/02/2009
<div style="text-align: justify">&ldquo;<em>Adda&rsquo; passa&rsquo; &lsquo;a nuttata</em>&rdquo; avrebbe suggerito il grande <strong>Eduardo de Filippo</strong>. Forse. E &ldquo;Adda passa&rsquo; &lsquo;a nuttata&rdquo; suggerisce un nostro affezionato lettore. Vero. Ma solo in parte. E&rsquo; ormai solo consolatorio. E forse nemmeno pi&ugrave; quello. La &ldquo;nuttata&rdquo; &egrave; ben lungi dal passare e per citare ancora Eduardo: &ldquo;gli esami non finiscono mai&rdquo;.<br /> Citazioni napoletane per un detti che sapr&agrave; soprattutto di Napoli, perch&eacute;, ora come ora, degli altri abbiamo poco da dire. Raccontare delle italiane in Champions, delle sette fatiche dell&rsquo;Inter a Bologna e della Roma con il Siena, della Juve corsara a Palermo o della Samp tornata alla vittoria e del Milan fischiato tra le mura amiche oggi come oggi non avrebbe alcun senso. Troppi panni sporchi abbiamo da lavare. <br /> Cominciamo subito con una dichiarazione che far&agrave; accapponare la pelle ai tifosi doc, quelli passionali, quelli che vogliono la vittoria sempre e comunque, al di l&agrave; di come essa arrivi. <br /> Ieri chi scrive ha tifato Genoa. E non avremo difficolt&agrave; a spiegare perch&eacute; abbiamo tifato Genoa; non perch&eacute; il grifone ci abbia chiss&agrave; quanto entusiasmato, ma perch&eacute; una vittoria ieri sarebbe stata la tomba del Napoli, sarebbe stata deleteria quanto se non pi&ugrave; della sconfitta. <br /> Come dice Edoardo Letizia nel suo brillante editoriale in &ldquo;Obiettivo Napoli&rdquo; &egrave; venuto il momento di rimboccarsi le maniche, di assumersi le proprie responsabilit&agrave; e di condurre un&rsquo;analisi seria, senza cercare giustificazioni assurde alla crisi di risultati e all&rsquo;assenza di gioco &ndash; e sottolineiamo assenza &ndash; senza sperare in deus ex machina che assumano il ruolo di salvatori della patria e della squadra, senza accanirsi contro capri espiatori (vuoi l&rsquo;allenatore, vuoi il presidente, vuoi il dg). Ecco perch&eacute; &egrave; bene che sia arrivata la sconfitta. Una vittoria avrebbe nuovamente occultato i problemi. La sconfitta ci pone di fronte ad un&rsquo;emergenza: analizzare i problemi. Ma quali e di che natura sono questi problemi? Chiamasi concause &ndash; almeno per noi &ndash; quelle che hanno condotto alla situazione attuale; concause che fino a qualche mese fa &ndash; con una condizione fisica e atletica super dovuta alla preparazione per l&rsquo;intertoto &ndash; o non abbiamo visto o non abbiamo voluto vedere. Proviamo ad elencare quelle concause che secondo noi sono i punti dolenti, poi lasciamo alla bont&agrave; dei lettori e degli interpreti le considerazioni finali. Insomma lanciamo il sasso e nascondiamo la mano? No, diciamo la nostra e aspettiamo la vostra. Un confronto in questa sede e in altre sedi (vedi il nostro gruppo su facebook) si riveler&agrave; sicuramente produttivo. <br /> Ma, senza perderci in chiacchiere, torniamo alle nostre &ldquo;concause&rdquo;: 1) assenza di gioco: non si pu&ograve; pensare di reiterare il solito schema &ldquo;Palla a Lavezzi e che dio ce la mandi buona&rdquo;. Non funziona con Ibra (che pure sembra vedere la porta ben pi&ugrave; di Lavezzi), non vediamo perch&eacute; dovrebbe funzionare con Lavezzi, soprattutto se i lanci lunghi partono dai piedi di Cannavaro o di Contini (ieri a tratti nelle assurde vesti di play maker). 2) difesa gruviera con difensori non all&rsquo;altezza (e non ci si accusi di essere dei voltagabbana). Per quante volte abbiamo esaltato il talento del giovane Santacroce (per quanto ancora acerbo e inesperto soprattutto nella gestione dei nervi) tante volte abbiamo biasimato la scelta di far gestire un reparto cos&igrave; delicato all&rsquo;inefficace ed inefficiente Cannavaro (siamo tra quelli che boicottano pure l&rsquo;arrivo di Fabio, figurarsi un po&rsquo;&hellip;). 3) parco giocatori da squadra cadetta, soprattutto in attacco, dove titolari e rincalzi (fatta eccezione per colui che si carica la croce sulle spalle e corre come un matto) fanno ridere i polli. Avere in campo un certo Denis e in panchina Pi&agrave; la dice lunga anche per chi &egrave; a digiuno di calcio ed ha occhi inesperti. Se a questo aggiungiamo che il primo ha avuto problemi a Cesena e il secondo ha fatto panchina a Catania (con un Catania che lottava per la retrocessione e che si &egrave; salvato all&rsquo;ultima giornata) forse &egrave; inutile pure aggiungere altro. 4) gioco sulle fasce inesistente e centrocampo tutto da rifare. Gargano sta deludendo, Hamsik non &egrave; in forma e nemmeno lo si pu&ograve; attaccare, se si pensa che da solo ha fatto ben 9 goal e che &egrave; il talento pi&ugrave; cristallino di questo Napoli sempre pi&ugrave; da strapazzo. 5) allenatore che ha due seri problemi: gestire il gruppo e avere il coraggio &ndash; giusto per non dire altro &ndash; di operare sostituzioni, modificare l&rsquo;assetto di gioco, rischiare. Abbiamo avuto delle soddisfazioni &ndash; come negarlo &ndash; ma &egrave; giunto il momento di cambiare. Last but not least: una campagna acquisti da brividi nel mercato di riparazione. Nulla si &egrave; aggiunto al potenziale del Napoli. E non sono stati fatti acquisti mirati per rinforzare i vari reparti. Datolo e Bucci non ci sembrano quegli acquisti che un direttore generale dell&rsquo;esperienza di Marino (che pure ha avuto il merito &ndash; perch&eacute; noi non dimentichiamo - di portare a Napoli Lavezzi, Hamsik e Santacroce) avrebbe dovuto condurre in porto per rinforzare in maniera adeguata il Napoli e farlo competere per palcoscenici diversi dalla zona salvezza. Il Presidente&hellip;beh anche Lui forse avrebbe dovuto fare di pi&ugrave;: anzich&eacute; lasciarsi ingannare dal finto cardinale (e chi segue le IENE sa di cosa stiamo parlando), dire prima di Napoli &ndash; Roma: &ldquo;che vinca il migliore&rdquo; senza nemmeno nascondere troppo certe sue simpatie, pensare a promuovere &ldquo;Italians&rdquo; e a portare la Hunziker in tribuna avrebbe dovuto alzare la voce e chiedere al suo dg che si facesse di pi&ugrave;, che si investisse su un Napoli che con acquisti adeguati avrebbe potuto dare di pi&ugrave;. Aggiungere altro? Troppi nodi sono venuti al pettine e altri ne verranno ascoltando le vostre acute considerazioni. Noi abbiamo provato a dire la nostra, tra non poca rabbia e non poca frustrazione; quelle di chi deve augurarsi l&rsquo;ennesima sconfitta per augurarsi (e perdonateci la voluta ripetizione) che si analizzino i problemi e che si provi quantomeno a porvi rimedio.<br /> Alla prossima, sperando che quanto prima schiar' juorn.</div>


di Renata Scielzo

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