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• IL PUNTO SULLA A – JUVE E MILAN A SUON DI GOAL. GENOA IN ZONA CHAMPIONS •

15/03/2009 20:14:57
In attesa del posticipo, che vedrà protagoniste Inter e Fiorentina, la Juve e il Milan si avvicinano prepotentemente alla vetta a suon di goal e il Genoa vola in zona Champions.
Si comincia il sabato con un Grifone cinico e spietato, che di misura vince al Sant’Elia contro un ottimo Cagliari. A cinque dalla fine, dopo una traversa colpita da Milito, il goal è nell’aria. Su assist di Palladino, Olivera mette a segno un’incornata da tre punti e dal profumo di Champions, nella speranza che i cugini doriani la domenica tengano a bada la Roma post – Arsenal.
In serata la Juventus stende a suon di goal il Bologna. Finisce 4-1 per i bianconeri con goal di Salihamidzic, Giovinco e doppietta del capitano, Alex del Piero. Nulla può l’illusorio vantaggio rossoblù firmato Mutarelli.
La domenica vede il Milan rispondere alla Juve, con i goal di Pippo Inzaghi (a quota 300) e il Genoa mantenere il quarto posto, grazie ad una Roma che a Marassi con la Samp non riesce ad andare oltre il 2-2. Partita in discesa per il Milan sul campo del Siena. I rossoneri passano in vantaggio già al 7’ su rigore trasformato da Pirlo. Nel finale Inzaghi raddoppia. Poi è la volta di Pato. Accorcia le distanze Maccarone, ma è ancora Superpippo. E poi è ancora Pato. Doppietta per i due attaccanti rossoneri in una domenica tutta da festeggiare (alla faccia di Mourinho).
Il Genoa se la ride al quarto posto mentre Samp e Roma fanno 2-2 con doppietta di Pazzini da un lato e Baptista dall’altro. Passa in vantaggio la Roma con un tapin vincente di Baptista su assist di Tonetto, pareggia di testa Pazzini su magia di Cassano. Poi è di nuovo Pazzini su erroraccio di Doni. La Roma rimane in 10 per espulsione di Motta e a riequilibrare la partita ci pensano i difensori della Samp. L’ex Tonetto viene cinturato in area e Rosetti chiama il rigore. Baptista non sbaglia. Finisce 2-2.
Non va assolutamente meglio all’altra romana, messa a sedere e tramortita all’Olimpico da un Chievo scatenato. Gli uomini di Delio Rossi, troppo presuntuosi dopo la vittoria del S. Paolo, si fanno infilare prima da Bogdani appena entrato, poi da un Pellissier scartatutti e a pochi minuti dallo scadere ancora da Pellissier. 3-0 da dimenticare all’Olimpico.
E’ goleada a Palermo. I rosanero ne fanno 5 al malcapitato Lecce. Passano in vantaggio con rigore procurato e trasformato da Cavani. Pareggia il Lecce con Tiribocchi, ma dopo poco Simplicio riacciuffa il vantaggio. Tiribocchi pareggia ancora una volta, poi Miccoli apre lo show rosanero. E’ 3 -2. Inizia il secondo tempo e Kjaer firma il quarto goal e poi è ancora di Cavani il quinto sigillo. Agli uomini di Beretta non resta che tornare mestamente a casa, con una classifica che si fa sempre più amara.
In zona salvezza va male anche al Toro, che sul campo dell’Atalanta subisce la furia Floccari. E’ del calabrese la doppietta che fa volare gli uomini di Delneri a danno dei granata.
Si rianima il Napoli contro la Reggina. Non sembra molto diverso il Napoli di Donadoni da quello di Reja, ma arriva un importante punto esterno, reso amaro da un rigore netto per un fallo di mano in area reggina non visto da Trefoloni. A passare in vantaggio è la squadra amaranto con Corradi, ad acciuffare il pareggio è Lavezzi, complice uno sfortunato intervento del portiere avversario. Finisce 1-1 con Donadoni non entusiasta, ma nemmeno troppo arrabbiato.
A chiudere Udinese – Catania. I siciliani strappano un pareggio importante sul campo dove i campioni d’Europa dello Zenit San Pietroburgo (coppa Uefa e supercoppa Europea) hanno perso 2-0. Passano in vantaggio gli etnei con un’invenzione del solito Mascara (altro goal da antologia ed altra beffa al portiere), pareggia con un’altra prodezza Quagliarella a venti minuti dalla fine. E’ un 1-1 che non fa male a nessuno.
Grossa attesa per Inter – Fiorentina, con Mourinho chiamato a non fallire (il fiato sul collo della Juve si fa sentire) e la Fiorentina chiamata a riprendersi il quarto posto, al momento occupato dal Genoa. Partita tutta da vedere e importante per gli equilibri del campionato.
Si comincia il sabato con un Grifone cinico e spietato, che di misura vince al Sant’Elia contro un ottimo Cagliari. A cinque dalla fine, dopo una traversa colpita da Milito, il goal è nell’aria. Su assist di Palladino, Olivera mette a segno un’incornata da tre punti e dal profumo di Champions, nella speranza che i cugini doriani la domenica tengano a bada la Roma post – Arsenal.
In serata la Juventus stende a suon di goal il Bologna. Finisce 4-1 per i bianconeri con goal di Salihamidzic, Giovinco e doppietta del capitano, Alex del Piero. Nulla può l’illusorio vantaggio rossoblù firmato Mutarelli.
La domenica vede il Milan rispondere alla Juve, con i goal di Pippo Inzaghi (a quota 300) e il Genoa mantenere il quarto posto, grazie ad una Roma che a Marassi con la Samp non riesce ad andare oltre il 2-2. Partita in discesa per il Milan sul campo del Siena. I rossoneri passano in vantaggio già al 7’ su rigore trasformato da Pirlo. Nel finale Inzaghi raddoppia. Poi è la volta di Pato. Accorcia le distanze Maccarone, ma è ancora Superpippo. E poi è ancora Pato. Doppietta per i due attaccanti rossoneri in una domenica tutta da festeggiare (alla faccia di Mourinho).
Il Genoa se la ride al quarto posto mentre Samp e Roma fanno 2-2 con doppietta di Pazzini da un lato e Baptista dall’altro. Passa in vantaggio la Roma con un tapin vincente di Baptista su assist di Tonetto, pareggia di testa Pazzini su magia di Cassano. Poi è di nuovo Pazzini su erroraccio di Doni. La Roma rimane in 10 per espulsione di Motta e a riequilibrare la partita ci pensano i difensori della Samp. L’ex Tonetto viene cinturato in area e Rosetti chiama il rigore. Baptista non sbaglia. Finisce 2-2.
Non va assolutamente meglio all’altra romana, messa a sedere e tramortita all’Olimpico da un Chievo scatenato. Gli uomini di Delio Rossi, troppo presuntuosi dopo la vittoria del S. Paolo, si fanno infilare prima da Bogdani appena entrato, poi da un Pellissier scartatutti e a pochi minuti dallo scadere ancora da Pellissier. 3-0 da dimenticare all’Olimpico.
E’ goleada a Palermo. I rosanero ne fanno 5 al malcapitato Lecce. Passano in vantaggio con rigore procurato e trasformato da Cavani. Pareggia il Lecce con Tiribocchi, ma dopo poco Simplicio riacciuffa il vantaggio. Tiribocchi pareggia ancora una volta, poi Miccoli apre lo show rosanero. E’ 3 -2. Inizia il secondo tempo e Kjaer firma il quarto goal e poi è ancora di Cavani il quinto sigillo. Agli uomini di Beretta non resta che tornare mestamente a casa, con una classifica che si fa sempre più amara.
In zona salvezza va male anche al Toro, che sul campo dell’Atalanta subisce la furia Floccari. E’ del calabrese la doppietta che fa volare gli uomini di Delneri a danno dei granata.
Si rianima il Napoli contro la Reggina. Non sembra molto diverso il Napoli di Donadoni da quello di Reja, ma arriva un importante punto esterno, reso amaro da un rigore netto per un fallo di mano in area reggina non visto da Trefoloni. A passare in vantaggio è la squadra amaranto con Corradi, ad acciuffare il pareggio è Lavezzi, complice uno sfortunato intervento del portiere avversario. Finisce 1-1 con Donadoni non entusiasta, ma nemmeno troppo arrabbiato.
A chiudere Udinese – Catania. I siciliani strappano un pareggio importante sul campo dove i campioni d’Europa dello Zenit San Pietroburgo (coppa Uefa e supercoppa Europea) hanno perso 2-0. Passano in vantaggio gli etnei con un’invenzione del solito Mascara (altro goal da antologia ed altra beffa al portiere), pareggia con un’altra prodezza Quagliarella a venti minuti dalla fine. E’ un 1-1 che non fa male a nessuno.
Grossa attesa per Inter – Fiorentina, con Mourinho chiamato a non fallire (il fiato sul collo della Juve si fa sentire) e la Fiorentina chiamata a riprendersi il quarto posto, al momento occupato dal Genoa. Partita tutta da vedere e importante per gli equilibri del campionato.
di Renata Scielzo
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