Dopo la fine dell’età buia di Marino e Donadoni il nuovo Napoli targato Mazzarri cerca di ripartire dall’incontro, sulla carta non impossibile da superare, contro il Bologna di Papadopulo.

Pur senza enormi individualità i rossoblù sono una formazione che sa mettere in difficoltà il proprio avversario ed in grado di portare a casa risultati importanti anche in trasferta, come dimostra il pareggio esterno contro la Juventus nella penultima di campionato.

Per la trasferta di Napoli il pragmatico Papadopulo sembra aver intenzione di mutare leggermente il proprio modulo, donandogli una configurazione apparentemente più audace. Pare infatti che possa essere abbandonato il consueto 4-4-2 in favore di un 4-3-2-1, il cosiddetto albero di Natale. Questo schieramento vedrebbe il temibilissimo Di Vaio come vertice avanzato dell’attacco, libero di muoversi negli spazi lasciati eventualmente liberi dalla difesa azzurra, tutt’altro che impeccabile prima dell’arrivo di Mazzarri. Di Vaio darà dunque profondità alla sua squadra, mentre alle sue spalle agirà l’ex azzurro Zalayeta. Il Panterone (che qualcuno a Napoli inizia a rimpiange) agirà presumibilmente come catalizzatore della manovra offensiva. Come faceva anche in azzurro andrà a prendere palla lontano dalla sua area di rigore, prevalentemente sul lato sinistro, per consentire ai compagni di salire e per attirare su di sé i difensori partenopei così da creare spazi per Di Vaio e i centrocampisti che si inseriscono. Se Zalayeta agirà sul settore di centro-sinistra rispetto alla prima punta, sulla zona di centro-destra l’altra “mezza punta” dovrebbe essere uno tra Adailton e Vigiani. La scelta del brasiliano rappresenterebbe un’opzione più spregiudicata, in quanto Adailton sa farsi apprezzare per le sue qualità tecniche e balistiche, ma il suo contributo alla fase di copertura sarebbe sicuramente poco consistente. Più accorta e quindi più probabile sarebbe la scelta di Vigiani. L’ex reggino è un elemento molto abile a ricoprire tutto il settore destro del campo e fa della corsa e degli inserimenti le sue caratteristiche migliori. Con quest’ultimo in campo il modulo del Bologna sarebbe tuttavia più simile all’abituale 4-4-2 che lascerebbe più libertà a Zalayeta di agire al fianco di Di Vaio.

A prescindere che sia schierato  tre o a quattro il centrocampo rossoblù sarà comunque caratterizzato dalle presenze di Mingazzini, Guana e Tedesco. La posizione di quest’ultimo potrebbe allargarsi nel caso di linea a quattro. Molto dinamica la linea mediana bolognese tuttavia non spicca certo per le qualità tecniche dei suoi interpreti.

In difesa l’assenza di Raggi lascerà spazio a Zenoni sulla corsia destra. Sull’altro lato agirà Lanna, con il compito di tenere a freno gli inserimenti di Maggio, che con Mazzarri potrebbero tornare a rivelarsi letali come ai tempi della Samp. L’ottimo portiere Viviano sarà poi coperto centralmente dall’ex azzurro Portanova e dall’uruguaiano Britos, una coppia che fa della potenza fisica la sua caratteristica peculiare ma che potrebbe soffrire l’agilità delle punte azzurre.

di E.L.