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• IL PUNTO SULLA A - PARMA FORMATO EUROPA. BARI E ATALANTA CORSARE •

18/10/2009 17:26:45
Non riesce alla Samp l'impresa di raggiungere l'Inter in vetta alla classifica. Dopo otto turni, e cinque schiaffoni rifilati al Genoa, rimane la corazzata di Mourinho a godersi in beata solitudine il privilegio di guardare tutti dall'alto verso il basso.Cinica, solida, ordinata: così l'Inter ha violato il fortino di Marassi, nel sabato in cui ha dovuto rinunciare agli infortunati Milito ed Eto'o, in aggiunta all'altro ex Thiago Motta. Col solo Balotelli di punta, supportato da Sneijder e da un monumentale Stankovic, il tecnico portoghese ha dato scacco matto al Genoa più brutto della gestione-Gasperini.
In precedenza, era stata la Fiorentina ha regalare il primo sorriso, bloccando sull'uno pari una Juve legnosa e senza idee. Il peruviano Vargas, recuperato in extremis da Prandelli dopo le fatiche con la Nazionale, spaventa l'Olimpico. A rimettere i conti a posto ci pensa il brasiliano Amauri, cui non è bastato porre fine ad un interminabile digiuno per riportare al successo la compagine di Ferrara.
Per la Samp, l'unica consolazione è quella di aver mantenuto due lunghezze di vantaggio sui bianconeri. A illudere il popolo di fede blucerchiata è come sempre Pazzini, bravo a svettare di testa su un cross di Padalino. I Del Neri-boys non riescono però a gestire, subendo la reazione d'orgoglio della Lazio che si concretizza due minuti più tardi con Matuzalem.
In quinta posizione, fa capolino la vera sorpresa di questo avvio: il Parma, vittorioso al 'Tardini' contro un Siena sempre più in crisi, costretto a giocare quasi tutto il match in inferiorità numerica per l'espulsione di Fini. Ai gialloblù è sufficiente la rete in avvio del ritrovato Bojinov per far festa, e continuare a cullare sogni proibiti.
Chi invece sta vivendo un vero e proprio incubo è il Livorno, sconfitto malamente al 'Picchi' da un Palermo in grande risalita. Nonostante il vantaggio di Danilevicius, sono i rosanero a ribaltare la situazione nel finale grazie al solito Miccoli e all'insospettabile goleador Balzaretti. Se Zenga vede da vicino la zona-Europa, per Russo non c'è neanche più la consolazione di condividere l'ultima posizione.
Ex collega di sventura, l'Atalanta di Conte centra infatti il primo successo stagionale sul campo di un'Udinese orfana di Totò Di Natale nel primo tempo, ed assolutamente irriconoscibile. Dopo un avvio scoppiettante, col botta e risposta in pochi minuti fra Tiribocchi e Lodi, la partita si decide nel secondo tempo con le reti di Valdes e De Ascentis.
In coda, festeggia anche il Catania. L'undici di Atzori, dopo quattro pareggi di fila, è riuscito a centrare i tre punti nel suo 'Massimino', battendo un Cagliari in palese difficoltà. Alla prima rete in massima serie di Ricchiuti, risponde con una spettacolare rovesciata Dessena. Nella ripresa, il maggior coraggio degli etnei è tuttavia premiato dal gol di Martinez.
Nellla coda, si sa, c'è il veleno. Lo impara a sue spese anche il Bologna, beffato al 91' dalla rete di Maggio, dopo aver condotto a lungo il match contro il Napoli grazie a una magistrale punizione di Adailton. A regalare il primo sorriso al nuovo tecnico Mazzarri, ha contribuito anche Quagliarella: dopo il gol a metà con Gilardino in Nazionale, quello che interrompe un digiuno di oltre due mesi con l'azzurro partenopeo.
Il colpo esterno è riuscito invece al Bari, che si conferma squadra decisamente più brillante lontano dal San Nicola. I pugliesi raggiungono proprio il Chievo, sconfitto a domicilio, a metà classifica.
Stasera, proveranno a risalire proprio dalle zone di centro Milan e Roma. I rossoneri affidandosi alla coppia brasiliana Pato-Ronaldinho, i giallorossi facendo i conti con l'assenza di Totti. Questione di dettagli, per due squadre chiamate a riprendersi un'identità smarrita.
di Simone Spisso
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