Il Tormentone continua. Adesso il Pocho si è stufato e non ne può più. Non ne può più delle minacce del patron azzurro e non gli va di essere continuamente aggredito dalle critiche e coinvolto nelle polemiche. L’ultimo caso che ha interessato il giocatore argentino, riguarda il passaporto smarrito in Uruguay. L’attaccante azzurro - più o meno apertamente - ha replicato con fermezza alle osservazioni del presidente De Laurentiis che la scorsa settimana ha aspramente posto sotto accusa il giocatore, reo di aver saltato la data del rientro in Italia. Dal Sudamerica il Pocho è tornato sabato mattina e non il giorno prima com’era stabilito, un particolare che l’argentino considera però irrilevante nell’ambito del problema procurato per lo smarrimento del suo passaporto.
Ad ogni modo il Pocho ha detto basta, non gli va di ritrovarsi sempre nell’occhio del ciclone. E la sua polemica con il patron azzurro va avanti. Stavolta Ezequiel Lavezzi alla fine della partita con il Bologna al San Paolo ha confessato il suo risentimento e il suo disagio al giornalista argentino Juan Pablo Mendez di Diario Olè: «In realtà non va tutto bene, però non è un problema mio.
Dipende dal presidente se va tutto bene. Io a Napoli – ha riportato il sito Pianetanapoli.it - sono venuto per giocare a calcio, non per fare le polemiche. Queste cose non mi piacciono, io voglio fare solo il mio lavoro. Il problema è che non mi credono mai, pensano sempre che io abbia problemi, e nascono polemiche dal nulla». Il Pocho ha puntualizzato ancora di non avere nessuna responsabilità: «Non ci ho guadagnato niente a fare un giorno avanti e indietro per rifare il passaporto. Se fossi rimasto tutto il fine settimana lì, allora avrebbero avuto ragione a darmi addosso. Non è la prima volta che sono andato via in nazionale e non mi era mai successo questo». Qualcuno gli ha dato fiducia, comunque, tanto è vero che Lavezzi ha giocato dall’inizio e in maniera anche convincente: «Ho parlato con l’allenatore ed il direttore sportivo e loro mi hanno creduto, gli ho fatto vedere la pratica per rifare il passaporto».
E’ stufo il Pocho e lo ha ribadito più volte, anche perché De Laurentiis ha puntualizzato di nuovo che il suo contratto non si tocca. Resta quello di prima, in scadenza nel 2013. Al Pocho invece non va giù: «Queste cose uno le sopporta fino ad un certo punto, perchè mi attaccano tutti senza risparmio», in altre parole la questione non finisce qui.

Fonte: LEGGO

di PianetAzzurro.it