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• DETTI E CONTRADDETTI – AMENITA’ DALLE ULTIME DI CAMPIONATO E DINTORNI •

20/10/2009 12:47:43

L’Ottava è andata ed è andata bene. Ora bisogna aspettare la Nona  per la prova del nove. Giochi di numeri e parole a parte, la giornata di campionato ha sorriso al nostro Napoli che con Mazzarri in panchina è balzato a 10 punti, iniziando a “respirare”, raggiungendo la Lazio e attestandosi ad un solo punto dalla Roma, sconfitta in serata dal Milan. Nulla da dire allora? Ma nient’affatto.

La classifica migliora, ma la squadra è “anarchica”, a volerla trattare. Il gioco non c’era e non c’è. La confusione in campo è plateale e gli errori della difesa continuano ad essere marchiani e imbarazzanti. Una sola differenza al momento con la passata gestione: un po’ di  “anema e core”. E questo Mazzarri l’aveva – almeno a parole – preannunciato. Per la prima volta è stato ribaltato un risultato sfavorevole e non viceversa, per la prima volta abbiamo visto i nostri provarci fino alla fine. Hanno sbagliato ma almeno hanno lottato. E la vittoria è tutta in quell’inchino di Maggio (nella foto di Felice De Martino), un inchino dei vecchi tempi, che ci ha riportato a quando la squadra sapeva che tra le tre possibilità c’era anche quella di vincere. Un sospiro di sollievo forse possiamo tirarlo, almeno l’aria sembra cambiata. Almeno non abbiamo pareggiato. Certo  l’avversario non era di rilievo, ma a Ciro Ferrara tra le mura amiche ha creato non pochi problemi, facendo perdere alla vecchia Signora ben due punti e iniziando a minare la sicurezza bianconera. Questo forse non servirà ad ingigantire il merito dei nostri, ma a farci fare un piccolo sorriso in mezzo ad un mare di lacrime. Domenica prossima nuova gara e lor signori cambiamenti nel reparto arretrato. L’arbitro De Marco con il Bologna ci ha fatto un discreto regalo. Favoritismi al nostro Napoli? Manco a dirsi, naturalmente. O forse favoritismi inconsapevoli. De Marco ha ammonito capitan Cannavaro. Capitan Cannavaro era diffidato e quindi domenica prossima Mutu o Jovetic non potranno approfittare dei suoi regali. Come ci dispiace. Certo con Campagnaro a mezzo servizio e Santacroce "forse" disponibile non è la giornata migliore per fare esperimenti. Ma magari Mazzarri trovala quadratura del cerchio. un po' come successe allo Spalletti della super Roma. Con il reparto offensivo acciaccato trovò lo schema che tante soddisfazioni ha regalato ai giallorossi. In certi casi, in parecchi casi abbiamo comunque giocato con un uomo in meno. E allora perché preoccuparsi? 
La peggior difesa rimane tuttavia quella degli amici “grifoni” messi sotto dall’Inter (e un plauso al gol di Stankovic da “sportivi” non può non scappare…) ma la nostra, ma la nostra…la nostra difesa A NOI CI PIACE ANCOR DI MENO (e consentiteci l’errore…così almeno è chiaro e palese a tutti il nostro concetto, concetto che non smettiamo MAI di ribadire. Della serie REPETITA IUVANT). Altro da dire sui nostri? Qualcos’altro c’è. Gli spalti e l’ennesima probabile multa salata. Vorremmo capire qual è lo sfizio di sparare botti e petardi e di procurare danno al Napoli. Vorremmo capire ma non ci riusciamo. E non vogliamo sentire scuse del tipo: è avvenuto anche all’Olimpico ma la multa non è scattata. Non vogliamo sentire giustificazioni del genere, perché sarà pur vero, ma l’idiozia sta nel continuare ad esporsi a provvedimenti disciplinari. Esporsi significa essere stupidi.

In attesa di incontrare la Fiorentina che ha messo alle corde la Juve, diamo uno sguardo rapido agli altri match dell’ultima giornata. L’Inter di Mourinho festeggia alla grande, sebbene priva dei neoacquisti Thiago Motta e Milito. Una grande prova di Sneejder regala un po’ di bel gioco e ben cinque pappine al malcapitato grifone, in una partita che per i rossoblù è cominciata male e finita peggio, con tanto di goal incredibile, condito da faccia incredula del povero Amelia. Una sola consolazione per il “grifone”: la faccia di Milito dopo il primo goal dell’Inter. Incredibile a dirsi, il principe sembrava dispiaciuto. Che tenerezza. E a proposito di tenerezza fa tenerezza anche il Milan; una squadra di cadaveri quasi ambulanti che solo una Roma sprecona sottoporta e un Rosetti in forma "supersmagliante" potevano ridestare. Le sviste arbitrali hanno condizionato pesantemente la gara e sorriso alla panchina di Leonardo, che tuttavia, e lo vedremo, resterà lì ancora per poco, a meno che non arrivino altri pacchi regalo. La Roma avrebbe dovuto vincere, ma deve prendersela innanzitutto con i goal sbagliati dei suoi. Per il resto, “ladrona” a Catania, paga lo scotto a Milano. E’ la legge della cartina “geografica” (e perdonate il “cinismo”!). E rimanendo sui goal sbagliati o per meglio dire "fagocitati" sarebbero da “studiare” le scarpette di alcuni attaccanti: vedi alla voce Lavezzi, vedi alla voce Vucinic. I loro errori ad un passo dal portiere avversario sono da oratorio. C’è da chiedersi se subiscano lo sguardo incantatore alla Medusa dei numeri uno o se semplicemente abbiano i piedi di legno. Da sempre? Da un po’? Per sempre? Giudicheremo a fine torneo.

Intanto amici godetevi la Champions, sapendo che molti dei nostri potrebbero divenir gustose polpette…la Roma ha graziato Leonardo, difficilmente il Real Madrid farà lo stesso. A meno che Kakà e soci non decidano di non giocare…alla prossima e buon pallone.


Fonte: Pianetazzurro

di Renata Scielzo

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