"Pronto Renzo? Ciao, sono Walter". Carràmba, che sorpresa! L'allievo ed il maestro, di nuovo riuniti grazie ai microfoni di Radio Marte. Mazzarri, nuovo allenatore del Napoli, non si fa sfuggire l'occasione per rendere il giusto tributo all'amico e mentore Ulivieri. "Quando ho smesso di giocare a calcio ho imparato tutto da Ulivieri. Il mister mi ha mandato nei campetti di provincia per capire se potevo fare l'osservatore. Così è iniziato il mio apprendistato. Avendo superato l'esame, sono stato richiamato a Bologna, dove ho fatto un pò di tutto: fino a diventare allenatore in seconda -rammenta Mazzarri-. Ulivieri è stato fondamentale per la mia formazione, sia come persona che a livello professionale". Il presidente dell'Associazione italiana allenatori ammicca all'altro capo del telefono. Poi un'osservazione: "a Napoli occorre una politica di lungo respiro per tornare a vincere". Mazzarri condivide, e aggiunge: "Nel calcio ci vuole equilibrio, e soprattutto grande sintonia fra l'allenatore e lo staff tecnico. Qui ci sono grandi potenzialità, sia come bacino d'utenza che come pubblico. Però bisogna lavorare in grande sinergia: il sottoscritto, la proprietà e tutte le componenti a livello societario. Solo così -conclude l'allenatore azzurro- si potranno centrare gli obiettivi che ci siamo prefissati". L'ultimo consiglio di Ulivieri non è su come schierare la squadra, o sul modulo da adottare: "A Mazzarri dico soltanto che deve rimanere sè stesso". Difficile, per un toscanaccio dalla tempra ruvida, cambiare mentalità a quarantott'anni suonati... 

Fonte: Radio Marte

di Simone Spisso