Salvatore Aronica, fra i protagonisti più brillanti del successo di Firenze, si fa portavoce del clima positivo che si vive nello spogliatoio azzurro. "La squadra sta ritrovando fiducia nei propri mezzi, grazie ai risultati. Domenica abbiamo vinto giocando con grande attenzione, e con quel pizzico di sfrontatezza che Mazzarri ci aveva chiesto di avere. Abbiamo dimostrato di poter stare in campo alla pari, sia in casa che in trasferta, anche contro un avversario importante come la Fiorentina. Il merito di queste vittorie non è di nessuno in particolare: le vittorie, come le sconfitte del resto, appartengono al gruppo".

Schierato da Mazzarri sull'out sinistro, il difensore palermitano sta fornendo un contributo molto prezioso sul piano tattico: "Non nasco come esterno puro, ma mi sto adattando a quello che il mister mi ha chiesto di fare. Finchè servirà il mio contributo in questo ruolo, continuerò a dare il 100%, per dimostrare che posso essere utile alla causa e far parte di questo splendido gruppo. Il mio rapporto con Mazzarri? Lo conosco già da alcuni anni, avendo lavorato con lui a Reggio Calabria. Sapevo già quel'è la sua filosofia, cosa vuole dai giocatori e come prepara le partite. Personalmente, non ho avuto difficoltà a mettere in pratica le sue direttive".

Proprio lo spirito di coesione e l'unità d'intenti, hannno fatto la differenza a giudizio di Aronica: "Dopo la vittoria sulla Fiorentina è stato bello ritrovarci tutti assieme, per festeggiare assieme ai nostri tifosi, che nonostante i divieti ci seguono ovunque. Con Mazzarri siamo ripartiti da zero, tutti godono della stessa considerazione, e questo ha contribuito a far crescere l'autostima anche fra coloro che erano stati impiegati di meno finora". 

Sei punti in due gare hanno risvegliato l'entusiasmo della piazza, ma Aronica invita tutti a non montarsi la testa. "Le vittorie non devono appagarci, ma rappresentare uno stimolo a migliorare sempre. Sappiamo di essere partiti male, e che adesso ci stiamo riprendendo. La società ha grandi ambizioni, vuole raggiungere l'Europa: credo che bisognerà aspettare febbraio-marzo per guardare la classifica. Se in quel periodo ci troveremo a ridosso delle prime posizioni -conclude il difensore- ce la giocheremo fino all'ultimo".

Mercoledì torna il campionato, con la super-sfida al Milan: "Sappiamo che sarà una partita difficile, ma scenderemo in campo per giocarcela alla pari come sempre, davanti al San Paolo gremito. Vogliamo dare continuità ai risultati ottenuti nelle precedenti due gare".

In chiusura, Aronica illustra il suo rapporto con la realtà napoletana. "Sono palermitano, e questa città ha molti punti in comune con la mia, sul piano culturale e umano. Questo mi ha consentito di ambientarmi subito e bene. Con Iezzo e Cannavaro mi diverto anche a parlare in napoletano, ma mio figlio è molto più bravo di me -scherza l'esterno azzurro-. Con Paolo, comunque, c'è un bel rapporto: tutte le volte che scendo in Sicilia, si fa rifornire di cassate e cannoli, di cui è molto ghiotto. Come tutto lo spogliatoio, del resto".

Fonte: Radio Marte

di Simone Spisso