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• JUVE, FERRARA: COL NAPOLI VOGLIO LA GRINTA •

30/10/2009 13:50:35
«Lo stop di Sissoko? È un periodo così. Chiaramente ci dispiace, ma siamo convinti di poter fare bene, nonostante le assenze». Il tecnico della Juve, Ciro Ferrara, cerca di restare ottimista davanti all'ennesimo imprevisto legato agli infortuni. Il centrocampista Sissoko, infatti, si è fermato e dovrà restare fermo almeno 20 giorni. Un assenza pesante, in vista dei prossimi impegni, a partire da quello col Napoli di domani sera. «Cambiare modulo? -commenta Ferrara- Penso di avere giocatori che mi possono permettere qualsiasi tipo di soluzione e non credo che l’assenza di Momo possa condizionarmi. Tiago? Ha caratteristiche che meglio si adattano a un centrocampo a tre, ma in emergenza potrebbe comunque esserci utile».
 
GRINTA - Ferrara col Napoli vuole vedere la stessa Juve attenta e grintosa ammirata contro la Sampdoria: «Il modulo e la disposizione tattica passano in secondo piano rispetto alla grinta, alla voglia e alla cattiveria agonistica che i ragazzi sono riusciti a mettere in campo contro la Sampdoria. È l’atteggiamento che ha fatto la differenza ed è in quello che dobbiamo avere continuità».
INTER - « Non ho visto la partita dell'Inter, però cinque gol al Palermo dopo i cinque col Genoa non sono pochi, credo sia l'attacco più prolifico, da questo punto di vista non c'è niente di nuovo. Non lo so perché i giudizi, i pareri e le sensazioni cambiano dopo ogni gara. Prima della partita con la Sampdoria si parlava di una Juve che doveva dare risposte, dopo noto esaltazione da parte di tutti e che la Juve può essere l'unica alternativa all'Inter, ce ne sono altre come il Milan, che se non avesse pareggiato a Napoli negli ultimi minuti era lì, è una squadra che lotterà per il derby» Come ci si avvicina alla sfida con l'Inter? «C'è ancora troppo tempo noi abbiamo obiettivi a breve scadenza più importanti di quella gara noi pensiamo al Napoli non pensiamo all'Inter».
NAPOLI - «Vogliamo fortemente questi tre punti vogliamo la vittoria col Napoli e cercherò di mandare in campo la migliore formazione, poi penseremo all'Inter». Diego? «Per affinità tecniche e caratteristiche mi sembra che i tre che hanno giocato contro la Samp hanno piedi e giocate geniali, magari riescono a dialogare anche meglio ma credo che sono riusciti a lavorare bene anche col resto della squadra, per noi è importante quello che è successo contro la Samp anche perché ci mette di fronte alle nostre responsabilità perché ora sappiamo che possiamo esprimerci ad alti livelli. Quella deve essere sempre la nostra mentalità. La partita è stata fondamentale perché ci ha dato risposte su quello che potevamo fare, avevamo bisogno di una gara così per convincerci delle nostre potenzialità, ora dobbiamo cercare la continuità attraverso questo tipo di gare, facendo attenzione alle gare che sembrano più sempplici e invece sono le più delicate. Ora dobbiamo dare delle risposte col Napoli, anche se non sempre sarà possibile fare 5 gol».
INSIDIE -
«Napoli è una squadra che soprattutto in questo periodo corre fino alla fine e i risultati dimostrano che è riuscito a vincere partite importanti negli ultimi minuti, fa dell'aggressività una sua caratteristiche, ci chiuderanno tutti gli spazi, correranno e si affideranno a giocatori di qualità imprevedibili che possono fare la giocata come Hamsik, Lavezzi e Quagliarella. Noi dovremmo essere perfetti e molto attenti perché possiamo correrre molti pericoli». Mazzarri? «Quando c'è un cambio di allenatore c'è voglia di ricompattarsi e uscire da un periodo difficile, ora si nota questa reazione e le idee di Mazzarri».
EMOZIONI - Prima volta da allenatore contro il Napoli: «Per fortuna non è una partita che mi tocca giocare, perché quello era un problema. Sono legato al mio ambiente, alla mia città dove sono stato per dieci anni e dove ho avuto la fortuna di vincere. I ricordi sono bellissimi, ma domani mi auguro di batterli». Sogna anche lui un futuro sulla panchina del Napoli, come Zenga con l'Inter? «Io mi auguro che la mia carriera possa essere lunga, ed è cominciata da un punto di partenza alto, siedo su una delle panchine più importante al mondo. In futuro, se dovesse esserci questa possibilità, mi farebbe piacere».
BUFFON - Sono fondamentali i tre punti. «Il problema è se non dovessimo vincere perché si parlerebbe di una Juve diversa». Buffon è l'unico italiano inserito nella lista per il Fifa World Player. «Non posso prendermi dei meriti almeno su Buffon, non poteva essere una novità stiamo parlando del più forte portere al mondo mi sembra doveroso sia stato inserito in questa lista». Gli allenamenti aperti ai tifosi? «Ricordo che accadeva quando ci allenavamo al comunale, una bella giornata ci sono tutte le premesse per continuare hanno assistito all'allenamento in silenzio va bene così».
INFORTUNI -
Troppi infortuni, cosa ne pensa Ferrara? «Penso che bisogna guardare avanti non possiamo piangerci addosso ne soffermarci dobbiamo cercare di trovare soluzioni che possono permetterci di sopperire alle assenze importanti. Amauri? Ha un po' di influenza».


di VL

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