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• IL PUNTO SULLA A - MILITO LANCIA LA FUGA DELL'INTER. SAMP-BARI: PARI E POLEMICHE •

01/11/2009 17:23:58
Era il primo match-ball della stagione, e l'Inter non l'ha fallito. A Livorno, la squadra nerazzurra doveva vincere per portarsi a +7 sulla Juve, clamorosamente beffata sabato pomeriggio da un Napoli stellare. La squadra di Mourinho ha sofferto per un tempo la rocciosità e le geometrie dei labronici: nella ripresa ci ha pensato il 'Principe' Milito, col suo settimo gol stagionale, a stabilire le gerarchie. Nel finale, Maicon chiude i conti con una discesa solitaria.

E' stata una domenica perfetta per la capolista. A consolidare ulteriormente il suo predominio sul campionato, ha contribuito indirettamente anche la Samp. Gli uomini di Del Neri confermano l'involuzione mostrata mercoledì, contro un Bari ordinato e pungente in contropiede. I galletti possono persino recriminare per lo zero a zero finale, sul quale pesa il rigore fallito al 90' da Barreto, ma soprattutto la svista dell'arbitro Valeri, che al 95' annulla un gol regolarissimo del pugliese Bonucci. 

I blucerchiati agganciano comunque la Juve in seconda posizione. Come accennato, la squadra bianconera si è fatta travolgere dagli azzurri al termine dell'ennesima rimonta miracolosa che ha visto protagonisti i ragazzi di Mazzarri. Il Napoli può festeggiare un colpo 'gobbo', che a Torino mancava da 21 anni. Per gli uomini di Ferrara è un colpo duro al morale, ma ancor di più alla classifica. 

Alle loro spalle avanza infatti minaccioso il Milan, che nell'altro anticipo del sabato ha steso il Parma con una doppietta del ritrovato Borriello. Leonardo festeggia soprattutto il momento di forma strepitoso di Dida, ancora decisivo con due interventi su Dzemaili e Bojinov. La squadra rossonera, in serie utile da sei turni, si vede però incalzata in quinta posizione dalla Fiorentina.

I viola si sono lasciati alle spalle una settimana terribile, col doppio ko contro Napoli e Genoa, superando con un netto 3-1 il Catania. Nonostante la doppietta di Marchionni, non è stato comunque un pomeriggio in discesa per il team di Prandelli, che nel primo tempo ha dovuto fare i conti con l'espulsione di Dainelli. Dopo lo spettacolare gol del momentaneo pari, realizzato da Mascara, gli etnei perdono Capuano: anche lui espulso per doppia ammonizione. Nel finale, arriva il solito 'timbro' di Alberto Gilardino, che sale a quota 4 in classifica marcatori.

Ai margini della zona Europa League, torna intanto ad affacciarsi il Cagliari. I sardi impiegano un tempo per annientare un'Atalanta distratta e fuori condizione, al secondo stop esterno in tre giorni. Al 'Sant'Elia' deide la prima doppietta italiana di Nenè, realizzata con la collaborazione del portiere nerazzurro Consigli, che non fa miracoli neanche sul rigore trasformato da Matri.

Restano invece a quota 15, a metà classifica, Chievo e Udinese. Finisce uno a uno, al 'Bentegodi', lo scontro diretto fra due squadre che devono rimandare l'appuntamento col salto di qualità. Apre le marcature nel primo tempo Floro Flores, poi sostituito da Di Natale per infortunio. Nella ripresa i clivensi pareggiano grazie al colombiano Yepes.

Un punto sotto resta la Roma, che pure festeggia per il ritorno al successo, dopo tre sconfitte di fila. I giallorossi tremano all'Olimpico contro un Bologna capace di portarsi in vantaggio per primo, grazie alla seconda rete consecutiva del brasiliano Adailton. I capitolini ribaltano la situazione con Vucinic e Perrotta, ma i tempi migliori restano un pallido ricordo.

Stesso discorso per la Lazio, che a Siena cercava una vittoria scacciacrisi ma deve accontentarsi del pari. Non basta Mauri per piegare l'orgoglio dei toscani, che grazie a Maccarone salvano la "prima" di Marco Baroni sulla panchina bianconera. Mentre Ballardini continua a traballare, il Siena resta incollato all'ultima posizione, in attesa di un successo che manca dal 30 agosto.

Stasera, si annuncia spettacolare il confronto diretto per l'Europa fra Palermo e Genoa. I rosanero cercano una reazione d'orgoglio, dopo il netto ko di San Siro, mentre Gasperini vuole trovare continuità, dopo un mese vissuto sulle montagne russe. Per entrambe, sulla carta, è un'occasione da non fallire.        


di Simone Spisso

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