

Napoli-Milan è da sempre una partita speciale: nonostante non significhi più lotta-scudetto come venti anni fa, il confronto tra azzurri e rossoneri è sentitissimo su entrambi i fronti.
E per un match così prestigioso, non potevamo che intervistare un grandissimo ex azzurro: Moreno Ferrario (foto), uno dei migliori difensori della storia del Napoli.
Napoli-Milan le ricorda qualcosa?
“Uno scudetto perso clamorosamente nel 1988 e l’attribuzione al sottoscritto di colpe non mie”.
Ma la gente a Napoli non la pensa più così, lo sa?
“Certo, quando torno a Napoli la gente mi ricorda con un affetto straordinario e come un professionista serio che per questa maglia ha dato l’anima. Il tempo è galantuomo, me lo ripetevo allora e ne sono convinto oggi”.
I tempi sono cambiati, adesso Napoli-Milan non aggiudica più il tricolore…
“Ma ha sempre un fascino unico, quando si gioca in notturna poi è davvero qualcosa di speciale. Sarà una bella partita, ne sono sicuro”.
Ed è anche sicuro di come possa andare a finire?
“So che vedremo di sicuro segnare entrambe le squadre: il Napoli ormai non ha molto da chiedere a questa stagione ed è proprio quando non si ha nulla da perdere che ai giocatori riescono le cose migliori. Ma anche il Milan ha l’obbligo di fare bene e poi dalla metà campo in su è davvero tra le migliori compagini al mondo”.
Cosa ne pensa della decisione della società di dare il benservito a Reja e affidare la squadra a Donadoni?
“Penso sia stato un errore, nel senso che Reja stava facendo il meglio che si poteva ottenere con l’attuale rosa azzurra. E’ vero che l’emorragia di risultati negativi andava tamponata, ma di certo non meritava un’uscita di scena simile. Spero possa trovare nuovi stimoli in qualche altra piazza importante. Peccato per la lunga storia d’amore finita così”.
E la scelta di Donadoni le piace?
“Credo che aver allenato
L’uomo giusto nel momento sbagliato, quindi?
“Non esageriamo. Questi due mesi gli daranno comunque la possibilità di conoscere l’ambiente, testare la rosa e dar vita a un discorso tattico da sviluppare poi nel prossimo ritiro estivo. E poi non dimentichiamoci che potrebbe portare a Napoli alcuni suoi fedelissimi ai tempi della nazionale”.
Si riferisce a Quagliarella e Di Natale?
“Sono napoletani e il tecnico stravede per loro. Io dico che nel prossimo mercato estivo Marino farà dimenticare alla piazza la sessione dello scorso gennaio, che è risultata sicuramente non all’altezza”.
Capiremo se la seconda fase del progetto Napoli della società sarà davvero iniziata, allora?
“Esatto. E magari una bella vittoria domenica sera contro il Milan stellare potrebbe essere un buon antipasto, nella speranza che questa partita torni ad essere uno scontro al vertice”.
di Mario Ipri

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