PianetAzzurro.it PianetAzzurro - Articoli - DETTI E CONTRADDETTI - AMENITA' DALLE ULTIME DI CAMPIONATO E DINTORNI
Cerca
Iscriviti alla Newsletter
Squadra e Società
Calcio Napoli

Articoli
• DETTI E CONTRADDETTI - AMENITA' DALLE ULTIME DI CAMPIONATO E DINTORNI •

14/04/2009 17:53:49

Dopo casatiello e pastiera, ecco i nostri detti. Dopo una giornata di campionato tetra e funesta, che forse sarebbe stato meglio non giocare, ecco i nostri DETTI E CONTRADDETTI, ancora infarciti di dramma e rabbia per l’Abruzzo, per ciò che è successo e per ciò che si sarebbe potuto e dovuto evitare.

Ma torniamo al pallone, il dovere ci chiama. Saranno altri i luoghi e i momenti per abbandonare il mondo pallonaro e dello svago (che per fortuna non ha dimenticato di aiutare l’Abruzzo) per discutere di come si ricomincerà, da dove si ricomincerà.

Sabato e domenica il pallone è andato, con lo scudetto sempre più nelle mani dell’Inter, un Genoa che è una soddisfazione per gli amanti del bel gioco (complimenti, caro cugino “Grifone”, continua e resisti agli “oltraggi”), il derby della capitale stravinto dalla Lazio, un Napoli che sarebbe stato meglio non guardare (a tirare su il morale ai presenti il solo pensiero di aver contribuito ad aiutare l’Abruzzo). Insomma questo campionato sta per finire con una pazza Inter ancora prima, una Juve che vede il Milan avvicinarsi prepotentemente e un Genoa che dovrà stare molto attento alla Fiorentina, non perché giochi meglio e meriti di più, ma perché, fatta fuori anche la Roma, pare meglio servita dalle “alte sfere”. Per la Uefa tutto da vedere, con un bel po’ di squadre a giocarsela; squadre tra le quali di certo non rientra il nostro Napoli di “Mister X”. E ci perdoni il mister, in effetti se il campionato fosse stato a due punti, non avremmo poi fatto così male. Per il nostro Napoli ormai si guarda al futuro con contratti da bloccare e con il presidente che continua a giurare sul “mantenimento” dei “gioielli di famiglia”. Hamsik come Lavezzi. Se sul secondo non nutriamo dubbi, sul primo abbiamo, come già detto più volte, una marea di perplessità. Ma il Napoli, come già dimostrato quest’anno, non potrà e non dovrà in ogni caso essere solo Hamsik e Lavezzi. C’è bisogno di nuovi acquisti, almeno uno per ogni settore e c’è bisogno di forze nuove, di talento e di esperienza, come a dire giovani e meno giovani.  E allora? E allora stupiscono le dichiarazioni del presidente, che pare voler continuare a “tenere la borsa chiusa” e a puntare su giocatori “prospettici”. Con Lavezzi ed Hamsik è andata bene, per carità, ma non sempre potrà essere così. E altri acquisti l’hanno dimostrato. Insomma il cinema del presidente ha sempre fila al botteghino, i suoi “panettoni” natalizi e i suoi prodotti ben confezionati non fanno mai a meno della “bellona” del momento, perché non investire qualche danaruccio in più in una società acquisita dopo il fallimento e che assicura botteghino pieno con o senza la “bellona” di turno? Il popolo partenopeo non chiede David Beckam per far contente le tifose o il pallone d’oro Cristiano Ronaldo  - per la gioia di tifosi e tifose… -. Il popolo partenopeo vuole solo una squadra fiera, orgogliosa, che possa combattere per obiettivi importanti, che non si lasci andare alla prima difficoltà e che abbia in panchina uomini degni di calcare il rettangolo di gioco. Tra proclami e mezzi proclami invece sono più i no che i sì, alcuni con motivazioni che spaccano in due la città, altri sinceramente insostenibili. Si parte da un  no a Cannavaro senior (un no che chi scrive  SINCERAMENTE condivide e che spacca la città in due) e da un no a Cassano per i comportamenti (ad oggi però molto ridimensionati) e per le bizze (altro no che chi scrive condivide) per poi passare a dei no che “spaccano e dividono” poco, perché incomprensibili. Quagliarella, Di Natale? Ma stiamo scherzando? Quanto potrebbero servire i due napoletani a questo Napoli che non segna, quanto in coppia con Lavezzi potrebbero creare il panico nelle difese avversarie? Tanto panico, davvero tanto.

Ma il presidente pare sentirci poco e continuare  a pensare al suo prossimo film: “Le vie della spilorceria sono infinite”. Tanto il botteghino del San Paolo ha comunque la fila, lo stadio si riempie e chi se ne frega se la maglia azzurra la veste pinco pallino piuttosto che un attaccante che fa una marea di goal.

Scusate la satira da poche lire e la rabbia, ma il timore che ci aspetti un altro calciomercato da “brividi” ci fa pensare a un Napoli piccolo piccolo e questo ci fa male. Anche noi vorremmo imparare a volare, un po’ alla volta e senza “brividi”, senza false partenze illusorie, senza meccanismi di autocompiacimento quando tutto va bene e con qualche uomo in più, qualcuno che nel suo settore sappia prendere la squadra per mano e guidarla.

E speriamo che il prossimo mercato non sia più “pesante” dei casatielli che tutti dobbiamo ancora digerire. Buon rientro e buon lavoro a tutti.


Fonte: Pianetazzurro

di Renata Scielzo

articolo

COMMENTA QUESTA NOTIZIA
cambia
Nessun commento a questa notizia

NEWS NAPOLI