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• PAZIENZA: CONTRO LA LAZIO DAREMO IL 300%. ADESSO MI SENTO IMPORTANTE •

17/11/2009 14:24:07
Michele Pazienza è intervenuto in conferenza stampa per parlare della sfida contro la Lazio e, più in generale, del trend positivo inaugurato dagli azzurri con l'arrivo di Walter Mazzarri.

La premessa è dedicata però alle sue condizioni fisiche: a Catania, il centrocampista foggiano aveva infatti subito una leggera distorsione alla caviglia. "Sto molto meglio rispetto alla settimana scorsa. Stamattina ho provato anche a calciare ed è andato tutto bene. Ieri -spiega- ci siamo allenati perchè avevamo bisogno di recuperare alcuni allenamenti persi settimana scorsa, quindi abbiamo ritenuto opportuno fare questa seduta straordinaria". Alla domanda su cosa è cambiato nelle ultime 5 gare, Pazienza dichiara: " Sicuramente qualcosa è cambiato: c'è più fiducia, ma soprattutto noi giocatori avevamo voglia di riscattarci anche per i nostri tifosi, dato che si era preso un brutto andazzo. Il mister ci ha dato una mano ad uscire da quel periodo negativo col suo entusiasmo. Poi è chiaro che quando arrivano i risultati sembra tutto diverso riospetto a prima, ma non so se è giusto dire così. Sicuramente sono arrivate delle vittorie importanti, che ci hanno aiutato a credere di più in noi stessi: sta sempre noi mantenere adesso questi livelli alti, e capire perchè prima non riuscivamo ad esprimerci in un certo modo".
 
Domenica al San Paolo c'è la Lazio. "Quando affronti squadre come la Juve o il Milan dai il 200% e ti viene più facile ottenere i risultati. Ora la situazione si è capovolta, perchè le altre squadre sono tutte lì che ci aspettano al varco: per affrontare i prossimi impegni ci vuole forza e personalità, bisogna correre più degli altri e dare il 300%.  Non dobbiamo preoccuparci della Lazio, ma solo di noi stessi. Se usiamo quell'intensità, quella voglia e quella grinta che mettiano negli allenamenti, le cose ci verranno più facili ed anche il risultato arriverà. Domenica pomeriggio vogliamo arrivare carichi e con tanta voglia di fare risultato, sfruttando le cose che proveremo in settimana".

Con l'arrivo di Mazzarri, anche la considerazione nei suoi riguardi è cresciuta: "Quando le cose non vanno bene per un giocatore, è facile attribuire la colpa agli allenatori, ma io non ragiono così -prosegue Pazienza-. Io cerco di essere utile alla causa dando il massimo negli allenamenti. Se non mi esprimo al meglio in campo, so che devo assumermi le mie responsabilità e reagire. Sul piano personale vorrei avere maggiore continuità: sono un giocatore che si è sempre fatto trovare pronto quando un allenatore ritiene opportuno utilizzarmi. Penso che a tutti gli allenatori può far comodo un giocatore con le mie caratteristiche, anche se so che devo dare il massimo per restare a certi livelli. Tutto quello che ho me lo sono conquistato col sacrificio e col sudore. E' ovvio che mi piacerebbe essere protagonista, ma mi accontento di essere utile alla squadra. Finalmente adesso mi sento un giocatore importante per il Napoli".
 
Nel repoarto di centrocampo c'è grande concorrenza, e a gennaio si parla di nuovi acquisti: "Se torna il mio amico Blasi sono felice. Se poi arrivano anche giocatori più bravi di quelli che ci sono già a Napoli, va bene lo stesso. Dai giocatori più bravi si può sempre imparare, rubare qualche segreto. Sarebbe un  bene anche per il Napoli, che si può rafforzare ulteriormente".
 
Di Europa, però, meglio non parlare: "L'errore più grave che si può fare in questo momento è fissare degli obiettivi per questa squadra. Con l'arrivo di Mazzarri a livello psicologico è cambiato qualcosa, soprattutto perchè sono arrivati i risultati: questo ha fatto sì che tutto l'ambiente abbia ritrovato la carica, però 5 partite sono poche per fare bilanci sulla nuova gestione. Non dimenticate che lo scorso anno si parlava di Champions dopo un buon avvio, e poi sappiamo com'è andata a finire. Questa squadra, perciò, deve scendere in campo pensando solo a fare risultato partita dopo partita. Di obiettivi se ne potrà parlare solo a marzo-aprile".
 
Infine, una riflessione sui talenti che il Napoli ha in organico: "Crescere in un ambiente difficile come quello di Napoli non è difficile: di più. Giovani come Hamsik, Lavezzi o lo stesso Gargano meritano i complimenti per esserci riusciti. Marek in particolare è un ragazzo di vent'anni che affronta gli allenamenti e le partite con una mentalità da trentenne: è quello che mi ha colpito di più fra tutti, ed è giusto sottolineare la sua grande maturità, oltre alla bravura tecnica". 


Fonte: Radio Marte

di Simone Spisso

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