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• IL SALISCENDI - PAZIENZA E GARGANO: QUANDO UNA STILO SUPERA UNA DURACELL... •

22/11/2009 17:30:01
Ci eravamo lasciati con uno 0-0 scialbo ma comunque ottenuto in trasferta, ci ritroviamo con un altro pareggio a reti inviolate. Di conseguenza il nostro Saliscendi non potrà essere esaltante, ma regola vuole che vengano fatti i due nomi. Pazienza e Gargano, eccoli qui.
Eppure non è l’uruguagio, fresco di qualificazione ai prossimi mondiali di calcio con la sua Nazionale, ad essere il migliore. Rinteniamo infatti che la prestazione di Pazienza sia stata di gran lunga superiore a quella del suo compagno di reparto, cosa apparentemente inusuale, ma che invece conferma quanto di buono l’ex gigliato sta facendo sotto la gestione Mazzarri e quanto il sudamericano sia in una fase non brillante di stagione. E’ vero, Pazienza ha commesso qualche fallo di troppo ed ha ottenuto un cartellino giallo evitabile, ma di certo non si è mai tirato indietro, anzi sono stati i crampi a sancire l’uscita di scena dal campo del centrocampista azzurro. Inoltre è risultato in più occasioni “pulito” palla al piede ed ha evitato in più occasioni le ripartenze dei giocatori della Lazio. Dopotutto, anche in questi giorni Pazienza aveva affermato alla stampa locale di sentirsi di nuovo importante per il progetto azzurro, e i nostri lettori sanno come la fiducia ritrovata sia determinante per ottenere delle prestazioni di livello.
Passando a Gargano, sembra quasi che il look rasato non porti poi così bene agli azzurri: infatti oltre al sudamericano, oggi non ha brillato Hamsik, se non per un potenziale assist gestito in maniera non eccellente da Lavezzi (il quale però è migliorato molto durante il match, quindi ci sentiamo di alzare il pollice se ci chiedete dell’argentino). E’ anche vero che una qualificazione ai campionati mondiali non è cosa da poco, e forse ritornare con la mente alla dimensione “da club” non è stata una passeggiata per Gargano, che ci è sembrato forse troppo nervoso e frettoloso nelle sue giocate. Resta il fatto che, in una prestazione in cui l’intera squadra è rimasta divisa in due tronconi (difesa e centrocampo/ Hamsik-Quagliarella-Lavezzi), nessuno oggi può vantarsi di una prestazione esaltante.
Non ci è dispiaciuto Datolo, che ha provato a ravvivare un match che infatti si è poi concluso su livelli agonistici abbastanza alti (non possiamo dire altrimenti per il tasso tecnico e di occasioni da rete).
A Parma avremo risposte importanti sulla qualità effettiva di questo Napoli, che rimane imbattuto da quando Mazzarri siede sulla panchina azzurra, ma che inizia a soffrire della sindrome da post “botti di Capodanno” (chiedere a Milan, Fiorentina e Juventus) che già a Catania sembrava stesse iniziando a palesarsi. Qualcuno dica ai ragazzi che siamo solo al 22 novembre però…     


Fonte: Pianetazzurro

di Mario Ipri

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