PianetAzzurro ha intervistato Raffaele Longo,  ex giocatore di Napoli e Parma, in vista della difficile trasferta al Tardini di domenica prossima. Il giocatore, ex gioiello del vivaio partenopeo, è attualmente svincolato, ma a differenza di molto colleghi non ha accettato le offerte arrivate da piazze di categorie inferiori, preferendo intraprendere gli studi per conseguire il patentino da allenatore.

Con lui abbiamo parlato anche dei ricordi che lo legano alla piazza azzurra e a quella ducale, oltre ai consueti pronostici sulle partite di cartello del prossimo turno.

Raffaele, che partita sarà Parma-Napoli?

“Sono sicuro che sarà una partita molto divertente, con due squadre che vivono un momento positivo e che possono giocare con la tranquillità di chi, in caso di sconfitta, non andrà sotto processo. Questo aspetto gioverà molto alla manovra delle due squadre, e potrà esaltare le caratteristiche dei giocatori più importanti da una parte e dall’altra”.

Dovendo fare un pronostico sul match del Tardini?

“Sono sicuro che il Napoli possa vincere in trasferta, come tra l’altro ha già fatto a Firenze e Torino. Questa squadra riesce a dare il meglio quando incontra formazioni che cercano di fare la partita, inoltre i due pareggi consecutivi hanno dimostrato che gli azzurri, anche quando sono in giornata no, riescono a fare punti. E poi da tifoso azzurro non posso che augurarmi che il Napoli vinca ogni domenica”.

Tu hai giocato in entrambe le squadre, che ricordo conservi di queste due esperienze?

“Parma è una città tranquilla e accogliente, dove si lavora bene e con grande tranquillità, ma posso smentire subito il luogo comune della mancanza di passionalità: i tifosi ducali sono davvero molto calorosi con i loro beniamini. Solo che non si parla di calcio continuamente, e questo a un napoletano come me fa strano.

A Napoli ho vissuto gli anni più belli della mia vita: iniziare la carriera nella squadra del cuore è un privilegio è una fortuna che mi rende orgoglioso e che porto sempre con me. Non ti nego che il mio sogno sarebbe di sedere sulla panchina azzurra un giorno: sto studiando per prendere il patentino da allenatore…”

Hai quindi appeso definitivamente le scarpe al chiodo?

“Per il momento non ci penso: studio per prendere il patentino da allenatore e quest’esperienza mi sta coinvolgendo 24 ore al giorno. Naturalmente, qualora dovesse arrivare un’offerta interessante, vaglierei la cosa e potrei anche tornare a giocare. Ma per adesso sto bene sui libri…”

Ti ispiri a qualcuno, nella tua inedita veste di “allenatore”?

“Stravedo per Gasperini, a mio avviso un allenatore che  presto siederà su una panchina di primissima fascia e che è destinato a fare grandi cose in Europa”.

Il ricordo più bello della tua esperienza in azzurro e della tua carriera in generale…

“Il ricordo più bello con la maglia azzurra è sicuramente la prima gara giocata al San Paolo, solo se ci penso mi gira la testa dall’emozione. Il ricordo più bello della mia carriera in generale è sicuramente la prima convocazione nella Nazionale Under 21: ricordo che la sera in cui appresi la notizia pensavo a uno scherzo”.

I tuoi pronostici per il derby di Genova e Inter-Fiorentina…

“La Sampdoria attraversa un momento migliore del Genoa, e in genere il derby se lo aggiudica la squadra messa peggio in classifica. Quindi dico vittoria del Genoa, anche perché come ho detto prima stimo molto Gasperini e ho diversi amici che giocano tra i rossoblu. 

Per quanto riguarda Inter-Fiorentina, credo che i viola siano destinati a una sconfitta: la squadra di Mourinho ha un tasso tecnico troppo superiore al resto del campionato. Quindi segno 1”.

di Mario Ipri