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• ANTEPRIMA: PARMA-NAPOLI, 'O PRMIGIANO SOTTO E 'A PUMMAROLA N'GOPPE •

28/11/2009 11:20:20
 Il Napoli sembra aver imboccato una parabola discendente nel sequel di partite di questa prima fase alla guida di Mazzarri che ha di certo visto l'apice e l'apoteosi sia dell'entusiasmo, sia del gioco che del risultato nella “presa di Torino”, incontro indimenticabile che nel galvanizzare squadra e ambiente sembra aver anche un po' scaricato la tensione nervosa, facendo ritornare gli azzurri un po' troppo blandi in mezzo al campo. Dalla gara con la Juve due pareggi a reti inviolate, il ripresentarsi di un'incapacità quasi atavica nell'andare in rete, soprattutto contro le squadre che si difendono, dove c'è da comportrarsi da “grande”, aggredendo, chiudendo nella propria metà campo gli avversari, compiendo assalti ai fortini difesi in massa per scardinarne in qualche modo l'ingresso e cambiare l'iter dell'incontro con una rete che stravolga i piani catenacciari altrui. Anche in coppa Italia una mediocre prestazione, che ha garantito la qualificazione, almeno quella, ma che ha dimostrato in ogni caso un Napoli un po' troppo distratto in difesa, sebbene il Cittadella non sia riuscito ad approfittare degli svarioni, e troppo poco concreto in avanti, perchè un solo gol contro una formazione modesta e per di più di categoria inferiore è davvero troppo poco. Le attenutanti ci sono, in fondo si trattava di un Napoli B, con undici undicesimi cambiati rispetto alla formazione solita domenicale, alcuni addirittura sono riapparsi sul campo di gioco dopo la segnalazione a “chi l'ha visto?” perchè messi totalmente in disparte da mesi, ma in ogni caso le “riserve” degli azzurri avrebbero dovuto distruggere una formazione come il Cittadella, e la prova per nulla sufficiente dimostra solo una panchina azzurra non all'altezza della serie A (fatta eccezione per pochi) all'interno di una squadra probabilmente non ancora all'altezza delle posizioni a cui ambisce. Manca un solo mese ormai all'apertura del mercato di “riparazione” ed il Napoli ha certamente necessità di riparare, sebbene porre rattoppi in corso d'opera non sia mai semplice perchè bisogna razionalizzare le risorse, potare ciò che è inutile o controproducente, e seguire un progetto, quello messo in cantiere dal mister, secondo il proprio pensiero calcistico che richiede ovviamente una determinata tipologia di calciatori per ogni ruolo e per ogni zona del campo. Il caso ha forzato un po' la mano a questa valutazione, dando al livornese la possibilità di percorrere altre strade con lo stiramento del Pocho che resterà fuori per circa tre settimane. Che si tratti di malasorte o di un'evenutalità che scrosti il Napoli da presupposizioni o passioni accecanti che ne frenino la crescita questo lo diranno i risultati, ma di certo adesso i 18 milioni spesi per Quagliarella potranno avere la possibilità di essere adoperati al meglio, schierandoli accanto ad una punta, e chissà che il reparto offensivo azzurro da pistola a salve non si trasformi in bombarda. La trasferta di Parma è per il Napoli un bivio importante perchè una nuova vittoria fuori dalle mura amiche e contro una squadra che in questo momento è un avversaria diretta potrebbe portare i partenopei molto a ridosso delle posizioni che contano, mentre viceversa una sconfitta, la prima dell'era Mazzarri, potrebbe piantare all'improvviso il seme di un black out momentaneo già manifestato in sordina negli ultimi tre incontri, di certo non brillanti. Un Napoli di rimessa, questo si è augurato la critica in settimana, perchè nel dna delle formazioni del toscano c'è soprattutto questo, ed il Parma potrebbe stimolare a dovere i contropiede azzurri perchè sulle ali di un entusiasmo giustificato e alla luce del gioco espresso negli ultimi turni, considerando anche il pubblico amico, è possibile che siano i crociati a fare la partita, con la possibilità di lasciare il fianco scoperto proprio li dove gli inserimenti di Hamsik e Maggio e le invenzioni di Qualgiarella dovranno fare male. Un Napoli senza Lavezzi infortunato, Rinaudo squalificato e Santacroce ancora ai box in attesa del pieno recuperò si presenterà al Tardini grossomodo sempre con la stessa formazione, schierando l'imbattuto De Sanctis tra i pali, il ritorno della vitamina C in difesa con Campagnaro, Cannavaro e Contini, Maggio sulla destra (con la consapevolezza, adesso, che Zuniga su quella fascia è un grande sostituto, ed è un peccatro anche definirlo tale), Aronica di ritorno sulla sinistra, Gargano e presumibilmente Pazienza sulla mediana, preferito a Cigarini perchè per arginare gli attacchi dei parmensi può essere molto più funzionale la tenacia del mediano rispetto alle geometrie di un professore che purtroppo di trovare spazio proprio non ne vuol sapere. In attacco, giocoforza, la novità più grande con Hamsik, Quagliarella e Denis, che sia un modulo con Marekiaro a supporto delle punte o il “classico” trequartista-trequaertista-punta centrale. Il Parma dal canto suo sarà molto rimaneggiato tra centrocampo e attacco dovendo fare a meno di Galloppa squalificato, di Mariga non ancora recuperato, di Paloschi infortunato e di Bojinov non al meglio e fatto accomodare in panchina. Guidolin dovrebbe quindi schierare i suoi ragazzi col suo accorto 5 3 2 con Mirante fra i pali, Zaccardo, Dellafiore, Panucci, Lucarelli e Castellini i cinque di difesa, Morrone, Dzemaili e Lunardini sulla mediana e la coppia Lanzafame-Nik Amoruso in attacco. Le assenze non devono indurre in inganno perchè l'entusiasmo a volte vale più dei valori tecnici, però di certo gli emiliani sono costretti a defezioni importanti. Dopo l'ottobre d'oro degli azzurri arriva l'ultima partita di un novembre non brillante, incontro importante per scrollarsi di dosso quella patina opaca di sufficienza che ha impolverato le ultime prestazioni del Napoli, augurandosi che la banda di Mazzarri torni a brillare come le luci di stella di un albero di Natale.

Di seguito le probabili formazioni

PARMA: 83 Mirante, 5 Zaccardo, 15 Dellafiore, 2 Panucci, 6 A. Lucarelli, 7 Castellini, 4 Morrone, 10 Dzemaili, 8 Lunardini, 23 Amoruso, 9 Lanzafame.
A disposizione: 1 Pavarini, 19 Zenoni, 24 Pazi, 18 Cordova, 20 Biabiany, 32 Budel, 86 Bojinov.
All. Guidolin

NAPOLI: 26 De Sanctis, 14 Campagnaro, 28 P. Cannavaro, 96 Contini, 11 Maggio, 23 Gargano, 5 Pazienza, 6 Aronica, 17 Hamsik, 27 Quagliarella, 19 Denis.
A disposizione: 1 Iezzo, 2 Grava, 16 Zuniga, 18 Bogliacino, 15 Datolo, 12 Pià, 9 Hoffer.
All. Mazzarri.


di Emanuele Gargiulo

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lecchini con la lingua lunga
Di napoletano - scritto il 29/11/2009 14:19:46

Giuda nei vostri confronti sarebbe gesu' bambino


Napoletano di cosa ti lamenti?
Di Napoli Ti Amo - scritto il 29/11/2009 01:27:50

Prima contestavi Reja per poi rimpiangerlo. Napoletano ricordi quando esultavi della "venuta" di Donadoni?. . un paio di pareggi ed eri fiero. Poi è stato il turno di Marino ora te la prendi con De Lauretiis presidente che ama il Napoli e che ha speso più di quanto nessun altro sarebbe mai stato disposto a spendere in una città dove i tifosi nn sanno stare coi piedi per terra e dove le parole dei giornalisti hanno troppo eco. Noi non lasciamo lavorare nessuno in pace!! Il Napoli dev'essere prima una grande azienda

in modo da trovare quella solidità economica tale da permetterle il salto di qualità, così come é stato per la Juve e il Milan. napoletano non ti lamentare. . e ricorda il tuo ruolo è solo quello di tifare!!


luca rimane a napoli
Di mancio53 - scritto il 28/11/2009 22:12:39

sono rammaricato perchè cigarini è un gran giocatore. . . possibile che non riesca a ritarsi uno spazio? la squadra va anche costuita per lui anche se devo ammettere che gli elementi in rosa non permettono un suo rendimento ottimale. . . speriamo che a gennaio cambi veramente qualcosa. . . non possiamo buttare un talento cosi (ricordiamo il tiro perfetto a volo col milan!)


DELA TRUFFATORE
Di Napoletano che si e' rotto il c.a.z.z.o - scritto il 28/11/2009 13:32:14

PER FERMARE CHI CONTESTA ANCHE I VIRUS LA SOCIETA' INVIA AI PROPRI TIFOSI


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