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• IL SALISCENDI - QUAGLIARELLA SI IMBUCA AL PARTY DEL SAN PAOLO E SI PRENDE GLI APPLAUSI •

06/12/2009 17:35:09
Oggi il San Paolo festeggiava i suoi primi 50 anni: il regalo degli azzurri è stato un match al cardiopalma vinto per 3-2 contro un Bari velenosissimo.
A portare il pacco regalo ci ha pensato lui, quel Fabio Quagliarella che nelle party-te precedenti era stato quasi un invitato in disparte, amico di amici di amici in un angolino, a sorseggiare un chinotto annacquato. E invece Super Fabio ha siglato due gol e un assist: siamo sicuri che quando tornerà a casa stasera segnerà sul calendario la data di oggi con la scritta START, perché è da oggi che il suo campionato deve iniziare. E pensare che dopo i primi 45’ era sembrato il solito Quagliarella delle solite settimane, determinato sì a fare sempre di più ma incapace di buttarla dentro o di fornire assist vincenti al Tanque Denis. Il salvataggio miracoloso di Ranocchia, poi, sembrava consacrare la maledizione che voleva l’attaccante stabiese assente nel tabellino della marcature. Ma oggi era una festa speciale, e quindi bisognava farla finita coi musi lunghi. Gol, assist, gol: guarda un po’ chi si rivede.
Abbastanza difficile decretare il peggiore tra gli azzurri oggi: il Bari è andato in gol senza mai tirare in porta (gol esclusi, ovviamente) e la difesa ha retto bene. Dopotutto il calcio insegna che quando due squadre con delle difese solide si incontrano, viene fuori sempre un match con tanti gol. Ci è piaciuto Campagnaro, che ha giganteggiato in alcuni frangenti. Cannavaro non ha demeritato, Grava stupisce ogni volta che viene buttato nella mischia. Forse Aronica nelle chiusure è sembrato leggermente in affanno: dovendo dire chi ha fatto meno bene nel pacchetto arretrato, allora facciamo il suo nome. Dopotutto è un pupillo di Mazzarri e il suo campionato fino ad ora è senz’altro più che ottimo, siamo sicuri che non ce ne vorrà.
Oggi è stata anche la prima partita di Marek Hamsik da prossimo avversario dell’Italia ai Mondiali in Sudafrica. Lo slovacco si è fatto vedere poco, ma quando lo ha fatto ha dimostrato tutta la sua classe: aperture a tagliare il campo, tiro da fuori area, fraseggio veloce. E se i ciondoli del costoso braccialetto al polso di Charlize Theron al sorteggio mondiale, quando hanno estratto “Slovacchia” dall’urna di Citta Del Capo, fossero suonati come un campanello di allarme proprio per Fabio Quagliarella? Giornali, programmi tv e siti specializzati a parlare di “Italia vs Hamsik”, nessuno a paventare la sfida tra l’attaccante azzurro e lo slovacco. No, così non poteva andare: era tempo per Fabio di prendersi le luci della ribalta e della festa, anche se oggi a essere celebrato non doveva essere lui.
Siamo sicuri che San Paolo non se la prenderà: dopotutto è pur sempre uno sportivo.
 


Fonte: Pianetazzurro

di Mario Ipri

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