

Marechiaro, la fenestrella, le musiche del Tosti, i versi di Di Giacomo, una fetta importante di storia, tradizione e folklore partenopeo è stata affidata in mano ad uno dei gioielli del calcio tinto d'azzurro, estetico e di classe con le sue leve da airone quanto la veduta del borgo “posillipino” filtrata attraverso la visuale colorata di un vaso di garofani. E Marekiaro Hamsik non ha disatteso il suo soprannome, diventando una delle anime di una squadra che nel suo rocambolesco cammino ha incominciato a volare grazie alle realizzazioni, spesso decisive, del suo centrocampista, che in realtà proprio centrocampista non è presentando una freddezza, un fiuto ed un senso dell'inserimento da segugio di razza. La doppietta con la quale ha regalato al Napoli l'ormai celeberrima “presa di Torino”, e che ha fatto gridare tra le lacrime al collega Carlo Alvino, nel velo di silenzio e incredulità piombato all'improvviso sullo stadio Olimpico, “grazie a Dio sono napoletano”, è stata probabilmente la perla di un inizio di stagione esaltante condito da otto sigilli, che hanno garantito ad Hamsik il titolo provvisorio di capocannoniere partenopeo, e da una storica qualificazione mondiale per la sua Slovacchia, che il fato simpaticamente ha poi sorteggiato proprio contro l'Italia. Marekiaro gioiello di Napoli, e lo attestano le prestazioni, lo attestano i risultati, come lo attesta la classifica di recente stilata da Sky sport 24, una top 11 votata dai telespettatori nella quale Hamsik è stato eletto dal pubblico calcistico come miglior interno sinistro dell'anno solare 2009, vincendo il confronto con D'Agostino e Thiago Motta, le altre due nomination per quella zona di rettangolo. Ma il riconoscimento nazionale è “solamente” uno dei “traguardi” raggiunti dallo slovacco, il quale è stato selezionato anche nelle nomination della squadra dell'anno Uefa, sondaggio giunto alla nona edizione e nel quale l'azzurro è stato invitato, per la prima volta, al banchetto dei più grandi in qualità di novizio predestinato in attesa di investitura. Il 20 gennaio la squadra vincente sarà annunciata sia online su uefa.com sia sulla rivista Champions e chissà che nell'undici scelto non ci sia anche un Hamsik superstar, incoronato dall'Italia, lusingato dall'Europa e oggetto del desiderio di tutti i più importanti club continentali che settimanalmente inviano osservatori ad ammirare le perle dello slovacco, con la stessa Inter macinasassi, padrona indiscussa ormai da qualche annata della serie A, che più volte e espressamente ha manifestato il suo gradimento. Ma De Laurentiis ed il Napoli hanno sempre risposto picche, frustrando i desideri di chi ha inserito Marekiaro in cima alla lista della spesa: Hamsik è incedibile, fulcro inamovibile di una società e di una città che vogliono ritornare a respirare aria di grande calcio. “E quanno spónta la luna a Marechiaro, pure li pisce nce fanno a ll'ammore...scètate Napulì, ca ll'aria è doce!”...ed il Napoli si è svegliato, e adesso punta l'Europa con decisione...ed a braccetto col suo Marekiaro...
di Emanuele Gargiulo

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