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• IL SALISCENDI - QUAGLIARELLA E L'EPIFANIA ALLA FESTA AZZURRA DANNO IL VIA! •

06/01/2010 17:42:02
Si dice che l’Epifania tutte le feste si porta via, ma da quando Mazzarri siede sulla panchina del Napoli non si smette di saltare un attimo. Ed è quindi sulla scia di un esaltante finale di 2009 che gli azzurri iniziano questo nuovo decennio, e la calza griffata Quagliarella è dolce, dolcissima.
Lo sostenevamo noi di Pianetazzurro, ne erano sicuri i tanti tifosi che ogni giorno riempiono con i loro commenti i nostri articoli: bisognava dare tempo a Quagliagol di sbloccarsi e di ritrovare la serenità. E poi sarebbero stati dolori per gli avversari.
La sua prodezza al 7’ del primo tempo, una magia alla Quagliarella, riassume in un unico gesto l’intero campionario dello stabiese: tecnica, spregiudicatezza, precisione, imprevedibilità, euforia.
Ma la maglia dell’attaccante azzurro ha un significato molto più profondo di quello che può rappresentare il gol del vantaggio. Perché se la calza di questa Epifania 2010 ha la firma di Quagliarella, la Befana quest’oggi era rappresentata da una vera e propria “strega” storica per gli azzurri, l’Atalanta che tante e tante volte ha sconfitto tra le mura amiche i partenopei.
Ma il Presidente De Laurentiis è stato chiaro, con dirigenza (tesserati attuali ed ex) e tifosi: l’aria deve cambiare e le maledizioni vanno spezzate e tramutate in energia positiva per l’ambiente tutto. Detto, fatto: le assenze di Cannavaro, Contini e Santacroce diventano così l’occasione per una grande prestazione di Grava, Aronica e Rinaudo e per lasciare ancora una volta De Sanctis imbattuto a fine gara; l’ennesima esclusione dall’undici titolare di Cigarini esalta ancora una volta un Pazienza che sta provando a suon di gol e partite perfette a far ricredere chi lo vorrebbe nella lista di sbarco del mercato di gennaio.
Ma i dolci della calza azzurra non finiscono qui: Lavezzi gioca da ala e manda in corto circuito una difesa orobica troppo blanda, Gargano continua in crescendo la sua stagione (e trova nella calza personale un accorgimento contrattuale da un milione di euro, non male!) e Zuniga entra in campo con grande determinazione (e senza fare danni, che può essere considerato un ottimo punto di partenza).
Non pervenuti Maggio e Datolo, con una prova senza infamia e senza lode.
Non c’è calza senza carbone, però: ecco, dovendo fare un nome diremmo Cigarini: se Mazzarri non lo vede da quando è arrivato, vuol dire che il gioiellino ex Atalanta è probabilmente destinato ad altri lidi, non sappiamo se in prestito e subito o in maniera definitiva al termine della stagione. Il forte regista non sembra essersi inserito nelle grazie del tecnico toscano, e il valore economico del giocatore di certo permetterebbe alla dirigenza azzurra di arrivare a qualche ottimo giocatore di centrocampo (i nomi che girano li conoscete bene).
Adesso il Napoli è atteso da due gare consecutive in casa contro Sampdoria e Palermo: la quarta piazza è stata occupata oggi, 6 gennaio 2010. Non sappiamo per quante domeniche rimarrà esclusiva degli uomini di Mazzarri, ma come lo stesso allenatore ha detto negli scorsi giorni: “Continuiamo a ballare”.
E allora musica, maestro.
Fonte: Pianetazzurro
di Mario Ipri
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