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• IL NAPOLI CROLLA IN CLASSIFICA, ORA IL CLUB DEVE RIFLETTERE •

20/04/2009 14:28:18
Le squadre sono venti. Da ieri il Napoli è 14esimo. Precipita in classifica e nel caos. Per De Laurentiis e Donadoni è ora di riflettere. Quattro punti in 5 partite, niente gioco, idee confuse. Cagliari sveglia presidente e allenatore. L´esonero di Reja li aveva fatti schizzare in primo piano. De Laurentiis si vantava di aver scelto Donadoni, si sono legati l´uno all´altro in un trionfalismo precoce che ha illuso i tifosi e i critici più emotivi. Tutti ad immaginare il nuovo Napoli carico di grandi nomi. I sogni hanno un costo: lo paga una squadra disorientata. Ma questo Napoli cos´è, che fa e dove va? Per la nuova stagione c´è tempo, calma. Si giochino prima e con dignità le ultime sei partite. Anche se uniti dalla panchina, presidente e allenatore devono scindersi: De Laurentiis progetti il futuro, Donadoni dia un senso al presente.
Ma ci voleva il giovane Allegri per spiegare ad un ex Ct della Nazionale com´è facile battere il Napoli? Il 3-5-2 è un modulo valido, al Napoli ha dato risultati interessanti. Ma tra i punti deboli ne ha uno, e Allegri l´ha centrato. Ha schierato due punte larghe, in modo da disunire la difesa: Matri tormentava Santacroce, Jeda distraeva Contini. Al centro, in perfida ambiguità, operava Cossu. Sfuggiva a Blasi, il mediano più arretrato, e s´infilava nella zona di Cannavaro. Il gol del Cagliari nasce da questo artificio tattico. È ricominciata lì una partita complessa. Il Napoli doveva dettare il gioco e non sa farlo, come ha dimostrato l´altra domenica contro l´Atalanta. È pericoloso solo di rimessa, quando si contrae, contiene e poi schizza negli spazi larghi. Per rimediare, Donadoni ha poi sbilanciato la squadra: in campo si sono trovati due torri, Zalayeta e Denis, l´altra punta Lavezzi, tre interni offensivi come Datolo, Russotto e Hamsik, aggiungete Mannini. Fatale il raddoppio del Cagliari. Un disastro.
Donadoni può ridisegnare il Napoli futuro solo se coglie elementi certi nell´attuale. Niente equivoci, i quesiti sono: 1) Il modulo, sarà ancora quello di Reja o c´è un progetto tattico diverso? 2) Hamsik è il campione che tutti vorrebbero, e se lo è si può capire qual è il suo ruolo? 3) Datolo, visto ieri, non sembra da buttare: se è vero, non occorre valutarlo in una intera partita definendo caratteristiche e posizione? Appena avrà queste risposte, Donadoni dirà non i nomi, ma il tipo di giocatori da acquistare.
De Laurentiis si è infilato in un vicolo cieco per la sua schietta esuberanza. È un produttore di prestigio internazionale, non solo il Napoli ma anche il calcio italiano possono beneficiare della sua cultura di impresa. Lasci la panchina, questa sua sovraesposizione fa pensare al Borgorosso Football Club, non alla società che proprio lui ha saputo così bene rifondare. Guardi il Napoli dall´alto: fissi le linee economiche e operative, dia l´impronta della sua modernità al club, calcoli i punti di incontro fra ricavi e investimenti. Ascolti l´allenatore senza obbedire. E gli ricordi che è venuto a sostituire un uomo onesto e concreto che nel silenzio di lunghi anni ha vinto tanto. Già, com´era bello vincere.


Fonte: La Repubblica

di Antonio Corbo

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