

Dal Napoli di Reja a quello di Donadoni. Il rombo e altri moduli. Dalla padella alla brace. Potremmo iniziare in molteplici modi questo pezzo e scegliere diversi sottotitoli, ma partiamo da un chiarimento.
I nostri detti saranno in salsa azzurra, in barba a quanto il campionato ha già scritto da tempo. Delle altre parleremo in qualche modo nel prossimo pezzo, qui troverà spazio solo il Napoli, talvolta amato, talvolta odiato, perché fonte di rabbia e disperazione.
Torniamo agli incipit. Da Reja a Donadoni, dalla padella alla brace, tra rombi, alberi di Natale, attacchi a quattro e una costante: IL GIOCO CHE NON C’E’.
Abbiamo provato ad apprezzare le prime scelte di Donadoni, il coraggio di lanciare in campo qualche attaccante in più, di provarci fino alla fine, pur avendo grosse remore sull’ex ct della nazionale e del Livorno. E non stiamo raccontando bugie, se spulciate sull’archivio del sito tra i nostri articoli sulla vecchia nazionale, non troverete mai parole troppo encomiastiche per Donadoni.
Ma al di là di questo, perché i demeriti non sono attribuibili solo al mister, parliamo non solo di un gioco che non c’è, ma anche di una squadra che non c’è. Le ultime partite giocate dai nostri sembravano quelle di una squadra a campionato finito, quando tutto è già stato dato, quando la salvezza è già stata conquistata, quando non c’è più niente da dire. Ora a parte il fatto che nemmeno in tali casi si dovrebbe giocare così, perché è irrispettoso nei confronti di chi ci ama, paga il biglietto e ci viene ad osannare (sempre e comunque), i nostri dovrebbero ricordare che manca ancora qualche giornata e se lo score continua ad essere questo – senza voler fare i menagramo – la situazione potrebbe destare una certa preoccupazione.
Non staremo qui a discutere più di tanto di gioielli di famiglia che se ne vanno o non se ne vanno, del mercato fatto male o dei torti arbitrali subiti (che pure non sono pochi), stiamo qui per provare a lanciare le basi per il futuro, non solo a livello di mercato, ma soprattutto a livello di identità. Cosa vogliamo dire in termini più diretti? Qualcuno dovrà chiarirci a cosa può e vuole aspirare il Napoli, senza troppi giri di parole, senza parlare di programmi dilazionati negli anni, che poi cambiano al primo successo per poi essere capovolti al primo insuccesso. Della serie dalle stalle alle stelle e viceversa. Quasi sembravamo da Champions (grazie ad una condizione fisica che ci avvantaggiava rispetto agli altri per aver preparato l’Intertoto) e allora direttore generale e presidente a dire ai quattro venti: “Abbiamo superato le nostre prospettive e i nostri piani quinquennali (e perdonateci il gioco…)”. Poco tempo dopo al primo insuccesso, alle prime rogne post mercato di riparazione non fatto (perché nulla è arrivato all’ombra del Vesuvio se non Datolo e Luca Bucci ecco un’altra storia. “Il nostro obiettivo è quello dello scorso anno:
Quanto ancora dobbiamo soffrire per tornare DECENTEMENTE grandi? Dovrà arrivare un nuovo Maradona, un nuovo Messia? Perché se è quello che attendiamo, allora è meglio darci all’ippica.
Di Maradona ne nasce uno al secolo, forse. Abbiamo bisogno di una squadra, di rincalzi decenti, di una bella ripulita, con relativa spedizione in altri lidi di chi non è giocatore da grande squadra (e pazienza se è napoletano). Siamo sempre stati i primi a far valere le regole del cuore anche nel pallone, ma fin quando è possibile, non quando taluni diventano palesemente perniciosi per la propria squadra e finiscono con il debilitare anche il rendimento di giovani compagni di reparto che parevano brillanti (notti brave a parte). Nomi e fatti? I nomi sono chiari, i fatti pure. Tocca al presidente alzare la voce, aprire la borsa e dirci dove vuole farci arrivare. Attendiamo.
di Renata Scielzo

giampaolo? mazzarri?
Di ingiroinmoto - scritto il 21/04/2009 20:56:41
ah beh.... puntiamo oronzo canà allora.... Donadoni non avrà un lungo curriculum come allenatore ma ha giocato e vinto di tutto, allenato la nazionale (per quanto da raccomandato) e fatto cose egregie col livorno.... giampaolo e mazzarri so buoni per la salvezza, gente brava a dare un ruolo in campo a chi non ha mezzi tecnici a sostegno, donadoni almeno è stato allenato, ha giocato e vinto ai livelli più alti e dai migliori e qualcosa gli sarà pure rimasto
Ma quale altro Maradona
Di Squaloazzurro - scritto il 21/04/2009 19:10:11
Anche se tornerebbe a nascere adesso Maradona, con questa dirigenza lo preneremo col ..........
Basta!!!!!!!!!!
Di Ruffo - scritto il 21/04/2009 12:06:14
Con la sconfitta di Cagliari,abbiamo visto le qualita' dei nostri atleti!!!! Caro Presidente Lei e' un business man,per favore divida i compiti della gestione del Napoli,a piu' persone magari di Napoli,che amano la Citta' e la squadra,e che le stiano sempre vicino. Le suggerisco solo un nome come team manager,Il solo ed unico capitano del Napoli Peppe Bruscolotti. Esempio di serieta' e devozione verso la citta' e la squadra.
normalità
Di DECO10 - scritto il 21/04/2009 10:53:44
ragazzi io la stagione negativa del napoli la spiego semplicemente come la parte finale del primo buovo ciclo ora al prossimo campionato daremo inizio alla seconda fase :)
DATOLO
Di PIFF - scritto il 21/04/2009 09:54:14
PROVIAMOLO REGISTA DAVANTI LA DIFESA É L UNICO CHE HA PIEDE
Frustrazione
Di Sergio - scritto il 21/04/2009 07:59:23
Niente da aggiungere, l'articolo di Renata Scielzo è esaustivo come non potrebbe esserlo di più, credo che rappresenti in toto, non solo il mio pensiero ma quello della stragrande maggioranza di tifosi, è frustrante rivivere questo senso di confusione che traspare in maniera cosi evidente dal Napoli squadra e società, lascia dentro un senso di vuoto, di sconforto, viene meno anche la voglia di illudersi di nuovo. Che aggiungere, speriamo nella bontà del fato.
Straparla
Di Enzo - scritto il 20/04/2009 22:51:55
Non avete ancora capito che il vero problema del Napoli e il Presidente De Laurentis che straparla. Il momento negativo del Napoli e inizato da quando si e parlato di contratti da rispettare (ricordate delle Inglesi brutte e che non fanno il bidet?);di giocatori da perseguire se non rispettano il suo volere.Adesso si siede in panchina,cosa vuole dimostrare?
senza parole!!!!
Di Ciccio - scritto il 20/04/2009 21:41:35
Acquisti strapagati e non adeguati!!!! denis, rinaudo, pazienza, datolo, navarro?? meglio savini, gianello, montervino, amodio, boglicino e sosa!!!! Marino è il primo ed unico responsabile!!!! De Laurentis??? una vittima!!!! Donadoni???? inadeguato. Meglio Giampaolo o Mazzarri!!!!
ci vuole un regista
Di bruno - scritto il 20/04/2009 20:48:43
manca un regista che faccia girare quello che resta di questo napoli,mic ce vonn e scienzat po capi.
Via marino
Di Via marino - scritto il 20/04/2009 20:34:45
Via marino