Continua la marcia inesorabile del Napoli di Mazzarri, che con i tre punti conquistati contro la Samp si porta a dodici risultati utili consecutivi ed agguanta un prestigioso terzo posto, almeno momentaneo, a pari punti con la Juve impegnata nel posticipo. L’aspetto degli azzurri che oggi è piaciuto maggiormente va riscontrato nella determinazione con cui si è cercata e trovata la vittoria, reagendo ad un primo tempo sottotono, in cui l’undici di Mazzarri era parso poco in partita e, tutto sommato, scarsamente incisivo. L’impatto con il match del Napoli non è stato infatti dei migliori. La squadra sembrava lunga, poco unita, con il centrocampo che faticava ad appoggiare il gioco offensivo ed un gioco sulle corsie laterali del tutto latitante. A peggiorare le cose c’è stato inoltre l’infortunio di Lavezzi, che ha privato gli azzurri del loro uomo di maggior creatività. La Sampdoria da parte sua faceva densità in mezzo al campo, chiudendo tutti gli spazi centralmente e cercando di allargare la difesa azzurra con giocate sulle fasce, con tagli verso il centro dei propri esterni, e con qualche giocata estemporanea di Cassano. Nonostante questa situazione il Napoli riusciva comunque a creare occasioni pericolose. Questo perché nella sfortuna di perdere per infortunio il Pocho Lavezzi, gli azzurri hanno trovato una soluzione tattica molto utile usufruendo delle giocate aeree di Denis, entrato proprio al posto del talentuoso connazionale. Non riuscendo a realizzare giocate rapide palla a terra e con Quagliarella e soprattutto Hamsik poco ispirati, il Napoli ha iniziato sfruttare il punto di riferimento offensivo Denis con una serie di palle in area a lui dirette, provocando spesso ansie nella difesa avversaria. Questo tipo di gioco è stato sfruttato ancora di più nella ripresa, quando gli azzurri sono scesi con maggiore convinzione in campo ed hanno costretto la Sampdoria a difendersi, allargando maggiormente la manovra sulle fasce e creando buone occasioni da gol fino a quella decisiva realizzata in maniera eccellente dal Tanque, ancora una volta decisivo. Se da un lato oggi va evidenziata la prova poco felice di Hamsik e di un Maggio troppo sprecone sotto porta, non si può non sottolineare la bontà e l’efficacia della prestazione della difesa e dei due mediani di centrocampo. Questa sottolineatura è utile a mostrare come il Napoli abbia finalmente trovato una certa solidità anche in fase di contenimento, punto debole della formazione azzurra fino a qualche settimana fa. Se il Napoli vorrà continuare ad inseguire il suo sogno d’alta classifica dovrà fondare le sue sorti soprattutto su questa affidabilità della retroguardia. La qualità e le varie soluzioni in attacco dovrebbero poi fare il resto.

di Eduardo Letizia