Cari lettori, una domenica antipatica quella che si è appena consumata. Rimaniamo in zona Champions ma con l’amaro in bocca, superati dai giallorossi e beffati dall’arbitro di turno. Potevamo essere terzi e guardare dall’alto Roma e Juventus. Invece dobbiamo solo accontentarci di aver sorpassato chi mercoledì ci aveva solo apparentemente umiliato: sempre lei Juventus, madama Vecchia Signora, ieri messa a sedere dal Chievo. Tuttavia non è la crisi di chi ci ha “rubato” il passaggio al turno successivo di Coppa Italia che può regalarci la stessa gioia che avremmo avuto se ieri sera i nostri fossero riusciti a portare a termine l’impresa. Un po’ colpa loro, un po’ colpa dell’arbitro di turno, un po’ colpa della sfortuna. Ah se il primo tiro di Hamsik avesse subito centrato la porta! Ah se Orsato non avesse avuto seri problemi di vista!

Ma con gli ah, i se e i ma…non si fa la storia. Oggi ci tocca accontentarci di un bel quarto posto e sperare di avvantaggiarci sulle nostre rivali al prossimo turno, quando all’Olimpico di Torino se la vedranno proprio Roma e Juventus e noi saremo impegnati con il Livorno.  Ci tocca sperare e ci tocca farlo non senza qualche rammarico. Quagliarella ad esempio non sarà della partita. Una stupida ammonizione rimediata inutilmente ieri sera farà sì che Denis dovrà caricarsi l’attacco sulle spalle, probabilmente insieme al sempre più evanescente Hoffer. Insomma si prospetta una domenica non facile, tenuto conto del buon ritmo preso dal Livorno di Serse Cosmi. Le speranze sono riposte nel novello papà Hamsik, cui vanno i nostri auguri e il desiderio che possa al più presto (magari proprio al prossimo turno) dedicare al piccolo Cristian uno dei suoi meravigliosi goal (il decimo! Che sia un segno del destino per il baby Hamsik?).

In ogni caso possiamo arrabbiarci con Mazzarri per le scelte fatte mercoledì (quando pure nonostante il bugiardo 3-0 avremmo meritato di vincere), ma non di certo per il ritmo che sta avendo il nostro Napoli sotto la sua guida. La nostra voce va fatta sentire alla società che oltre a Dossena dovrebbe pensare ad una prima punta di livello (con tutto il rispetto per Denis…), una prima punta che sappia buttarla dentro (vedere la Roma con Toni).

Per il resto il campionato si gioca a Milano, con la solita Inter e il Milan di Leonardo, che ha iniziato a viaggiare a ritmo di samba da quando ha ritrovato le magie (da fermo, ma pur sempre magie) di Ronaldinho. In zona Champions c’è folla, la Roma si è apparentemente ripresa ma è attesa dalla prova del nove al prossimo turno, la Juve affonda sempre più giù con un Ferrara sempre più in crisi, la Fiorentina si è fatta mettere sotto dal Bologna tra le mura amiche.  Dura in basso alla classifica per squadre come Udinese e Lazio, che avevano ben altre aspettative. Sempre di rispetto il percorso del Bari di Ventura.

Che aggiungere? Null’altro. Potremmo ritornare alla partita di ieri e inveire contro Orsato o contro il secondo tempo senza attributi di alcuni dei nostri, ma sinceramente ci siamo stancati. E ancora potremmo sorridere delle dichiarazioni di Zamparini, l’ammazza-allenatori, ma ci sembra superfluo. Cosa dovremmo dire? Difendere De Laurentiis, solo perché è il nostro Presidente? O forse ammettere che quanto a calcio sia “Zamparini l’ammazza-allenatori” che il nostro “Presidente – produttore di film” sono piuttosto a digiuno?  Preferiamo applaudire De Sanctis, autore di una parata spettacolare, fare i complimenti a Gargano per le sue galoppate, all’inedito Grava (sempre più sicuro di sé) e tirare le orecchie al Quaglia per quella stupida ammonizione. Per il resto  tutto è noia. Superata la domenica “antipatica” e la rabbia per non aver sconfitto quel Palermo che all’andata ci aveva “derubato”, incitiamo i nostri, aspettiamo la prossima e vediamo se i ci regalano il podio. Altrimenti..altrimenti  ci arrabbiamo.

Fonte: Pianetazzurro

di Renata Scielzo