L’ira del patron esplosa domenica pomeriggio a Cagliari, è riaffiorata nel summit di ieri tra la squadra e l’allenatore: «Basta, non ne posso più, li vendo tutti», parole avvelenate, cariche di amarezze e di risentimenti quelle di De Laurentiis (nella foto di Felice De Martino) e che hanno fatto a botta calda il giro degli spogliatoi dopo la sconfitta di Cagliari. Anche ieri nel consueto faccia a faccia tra Donadoni e gli azzurri non si respirava un’aria buonissima. D’altra parte non potrebbe essere diversamente, giacchè da quattordici partite il Napoli non riesce a vincere. E neanche il cambio del timoniere sul ponte di comando, sembra abbia variato quel clima di torpore che da tantissimo tempo sta vivendo la squadra. Lo scossone accusato con l’esonero di Edi Reja, ha provocato qualche lieve contraccolpo all’inizio, ma dopo quattro pareggi con altrettante prestazioni di modesta caratura, il Napoli ha fornito un’altra prova dai bassissimi contenuti, tale da determinare la sconfitta di Cagliari.Senza alzare la voce, ma con una certa energia nei toni, Roberto Donadoni ha sottoposto alla squadra la sua analisi, fredda, razionale ed anche severa, diretta a sollecitare ancora una volta il ritorno di quei valori che il Napoli non ha più mostrato. La partitissima con l’Inter è tra l’altro l’occasione giusta per riscattare in parte tutto ciò che di brutto è venuto fuori da metà dicembre in poi. La piazza, la torcida, l’immagine del club, il palcoscenico che si apre agli azzurri a livello italiano, europeo e perché mondiale, con la sfida da giocare contro la supersquadra di Josè Mourinho. Donadoni ha toccato e sottolineato anche e soprattutto tali aspetti per provocare una reazione dai contenuti forti, quelli che servono per alimentare il gruppo del Napoli sotto il profilo degli stimoli, finora totalmente cancellati e che il trainer sta tentando di ricostituire a tambur battente: «Basta, adesso voglio vincere, dobbiamo vincere per noi stessi, per la società e per la gente. Domenica sera ci guarderanno tutti. Diamo tutto quello che abbiamo in corpo. Non possiamo deludere, dobbiamo fare bella figura. Avete portato a termine imprese impossibili in passato ed anche all’inizio di questa stagione. Ecco, contro l’Inter dobbiamo realizzare l’impresa più bella, quella più importante», c’è la promessa formale e solenne degli azzurri. Tutta da verificare sul campo, però.

Fonte: LEGGO

di VL