PianetAzzurro.it PianetAzzurro - Articoli - EMANUELE MANITTA: IL NAPOLI VINCERA' A LIVORNO ANCHE SENZA LAVEZZI E QUAGLIARELLA
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ESCLUSIVA - • EMANUELE MANITTA: IL NAPOLI VINCERA' A LIVORNO ANCHE SENZA LAVEZZI E QUAGLIARELLA •

19/01/2010 18:46:11

In vista di Livorno-Napoli di domenica prossima PianetAzzurro ha intervistato in esclusiva il doppio ex azzurro ed amaranto, Emanuele Manitta (nella foto), portiere classe ’77 che fino alla scorsa stagione militava nel Siena.

Con lui abbiamo parlato anche della situazione dei giovani portieri italiani, per i quali sembra esserci sempre meno spazio,oltre che della sua insolita scelta di lasciare il mondo del calcio ad appena 32 anni, preferendo i libri universitari ai lauti stipendi che percepiva da giocatore.

Ecco cosa ne è venuto fuori…

Emanuele, che partita sarà Livorno-Napoli?

Sarà una partita molto fisica a mio avviso, con due squadre entrambe vogliose di fare risultato pieno: il Livorno deve costruirsi in casa la permanenza in Serie A, il Napoli deve continuare a fare risultati perché il treno per l’Europa non aspetta chi inciampa. Detto questo, il Napoli è sicuramente favorito: il tallone d’achille delle partite in trasferta è ormai un ricordo e sono sicuro che, pur soffrendo, arriveranno i tre punti”.

Mancheranno Lavezzi e Quagliarella tra gli azzurri. La coppia Denis-Hoffer è all’altezza?

Certamente. Sarebbe stupido dire che l’argentino e l’austriaco hanno lo stesso valore tecnico dei due titolari, ma secondo me il Napoli ha anche in panchina giocatori validissimi, aspetto che potrebbe essere molto importante alla lunga. Hoffer ha giocato pochissimo in questi mesi, ma quale migliore medicina di un minutaggio sempre più frequente può aiutarlo a dimostrare ai tifosi di cosa è capace. Su Denis credo non ci sia molto da dire: si è sempre fatto trovare pronto quando è stato chiamato in causa, sono sicuro farà benissimo in queste settimane”.

Il tuo ex collega De Sanctis sta facendo molto bene a Napoli. Cosa ne pensi della situazione attuali dei portieri italiani a grandi livelli?

Penso che non siamo stati capaci di allevare altri Buffon, colpa di un sistema che pur di fare titolo sui giornali va a pescare portieri in Sudamerica. Infatti i migliori italiani in circolazione, tranne qualche eccezione tipo Marchetti, Curci e Sirigu, sono tutti portieri non più giovanissimi, come De Sanctis e Amelia. Quello che mi fa rabbia è che spesso vengono acquistati portieri stranieri che vengono a imparare la domenica in campo i fondamentali, ragazzi senza preparazione adeguata e non abituati al calcio europeo”. 

Hai rinunciato al calcio giocato, con tutti i benefici economici che esso porta, ad appena 32 anni per iscriverti all’università. Una scelta insolita in questo mondo…

La scorsa estate, quando mi sono svincolato dal Siena, non ho ricevuto grosse proposte. Solo offerte da squadre di categorie inferiori, gli stimoli sono venuti meno e ho preferito dedicarmi al sogno di una vita, quello di laurearmi in scienze motorie”.

Anche se breve, la tua è stata una carriera molto “intensa”, con molti momenti particolari…

In positivo detengo un bellissimo record, che è quello di appena 11 reti subite nel campionato di serie C-2 1999/2000, quando giocavo nel Messina. In quell’anno andai anche in gol su azione, permettendomi di entrare nel club super esclusivo dei “portieri goleador”. Episodio non piacevole fu invece nel novembre del 2002, quando durante un Cagliari-Messina fui colpito violentemente alla nuca da un invasore di campo, finendo all’ospedale. Adesso che ci penso, ho fatto bene a ritirarmi. Sono una persona tranquilla, ho avuto tante soddisfazioni da calciatore, va bene così”.

Potresti tornare nel mondo del calcio da allenatore, tra qualche anno?

Non credo che tornerò nel mondo del calcio, sicuramente se dovesse succedere non sarà da allenatore. Solo se qualche squadra locale dovesse aver bisogno di un portiere e mi facesse una proposta conciliabile con gli studi, potrei valutare la cosa. Per quanto sia felice della mia scelta, la domenica è dura non essere in campo. In ogni caso continuo ad allenarmi, con la differenza che, invece di pensare al match della domenica, i miei pensieri sono tutti rivolti al prossimo esame”.

I tuoi pronostici per Juventus-Roma e Inter-Milan…

La Juve ha sette vite, quindi credo che nonostante la Roma sia in un buon momento i bianconeri porteranno a casa i tre punti e ricominceranno una risalita imponente in classifica.

Il derby di Milano verrà vinto dai rossoneri per 2-0. Oltre che di un pronostico si tratta anche di una speranza, visto che un risultato del genere riaprirebbe un campionato non molto esaltante per quanto riguarda la lotta scudetto”.

Infine il tuo saluto alla piazza di Napoli…

Un saluto calorosissimo a una città, una tifoseria e un periodo della mia vita ai quali sono legatissimo. Anche se ho giocato nel Napoli negli anni del fallimento con Naldi, solo a ripensare ai quei giorni così felici da napoletano mi viene il magone. Rimarrò sempre tifoso del Napoli, auguro a tutto l’ambiente di raggiungere i traguardi più ambiziosi”.


di Mario Ipri

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