

Essere disfattisti non serve assolutamente, anzi si rischia solo di arrivare al limite dell'irriconoscenza, dopo i 13 risultati utili consecutivi inanellati dalla banda Mazzarri. Ciononostante è pur vero che il Napoli si trova in piena lotta per l'Europa che conta, anzi se il campionato si concludesse ora ne sarebbe di diritto alle porte in attesa di preliminari, ed è giusto quindi, pur rimanendo sobri da euforie eccessive, crederci e seguire il sogno di quella musichetta nella quale si pronunciano solo due parole “the champions”, e crederci con criterio un criterio che deve essere costruito non solo sul campo, ma anche a tavolino valutando con onestà l'organico senza parole infiocchettate o retoriche spicciole. L'equilibrio dello spogliatoio sembra essere in questo momento la voce unanime di dirigenza e addetti ai lavori, tuttavia è anche vero che nel caso in cui le tossine della stanchezza, sommate ad eventualità più o meno remote di squalifiche ed infortuni, dovessero impedire all'undici azzurro di rendere al meglio non sarà certo quell'equilibrio a tonificare le fibre o ad inventare qualità e caratteristiche. Tre mediani per due posti, considerando per di più che Cigarini è solo apprendista in quel ruolo, rende purtroppo molto concreto un calo fisico dei due iperutilizzati Gargano e Pazienza, e passato gennaio non si potrà più correre ai ripari, vivendo poi la necessità di arrangiarsi alla meno peggio, quando non può e non deve essere “alla meno peggio” una compagine che punta all'Europa. In attacco Hoffer è un ufo, e con la cessione di Datolo, che esterno da 3 – 4 – 3 non è assolutamente, neanche a voler chiudere gli occhi cercando di convincersene, ma che per qualità tecniche, di dribbling, di tiro, di guizzo, sulla trequarti avrebbe potuto fare egregie cose (soprattutto adesso che manca il Pocho), anche il reparto offensivo è ridotto ai minimi termini ed è sufficiente un'eventualità, come la squalifica di Masaniello, per essere obbligati a schierare un Hamsik, che più avanzato sinceramente non rende come quando parte da più dietro, affiancato da un altro centrocampista come Bogliacino, che pur avendo doti offensive resta pur sempre un centrocampista, il tutto completato da un Tanque, spesso ottimo, ma soprattutto quando è entrato in corsa. Non è così che si ambisce all'Europa, di questo si può star certi, perchè non esistono impegni facili in Italia, perchè già la sfida di Livorno, prossimo avversario in campionato e rivitalizzato dal nuovo mister Cosmi, è un match tutt'altro che semplice. I precedenti di questo incontro giocati in terra toscana sono 19 tra campionati di A, di B e coppa Italia, e vedono gli amaranto in vantaggio sugli azzurri per 9 trionfi a 7, 3 le gare terminate in parità con uno score realizzativo di 23 a 18 sempre a favore dei livornesi. Le due compagini si sono affrontate con regolarità per anni da quando è stato istituzionalizzato il campionato di serie A a girone unico, con gli amaranto che al primo confronto diretto nella storia sconfissero gli azzurri in quel di Villa Chayes con un perentorio 3-0. Un solco quasi epocale ha riproposto questa sfida in tempi più moderni dopo un salto di circa quarant'anni, rivedendo in campo Livorno contro Napoli nel campionato di B 2002-2003. Il Napoli di Naldi ballando al ritmo di un improbabile waltzer di allenatori – ben quattro avvicendati nell'arco della medesima stagione - , trascinò una stagione mediocre navigando nella parte medio-bassa della classifica, e concludendo il torneo al 15° posto con 45 punti e ben 13 sconfitte. La sfida col Livrono fu disputata nel girone di ritorno, il 22 marzo 2003, e in una gara tra compagini che non avevano niente da chiedere al campionato il risultato si fissò su un pareggio per 1-1 maturato con le reti, entrambe nella prima frazione di gioco, di Doga al 9' per i toscani e di Vidigal al 41' per i partenopei. Era in quegli anni il Livorno di bomber Protti e nel campionato di B successivo, ricalcando quasi a perfezione quello precedente, l'incontro fu disputato il 21 marzo 2004, e sancì un'affermazione roboante degli amaranto che superarono il Napoli con un sonoro 3-0 e tripletta proprio di Protti. L'ultima sfida disputata al Picchi s è verificata nella stagione del ritorno in A degli azzurri. Il 24 febbraio 2008 un Napoli al galoppo verso la porticina semiaperta dell'Intertoto trionfò in casa degli amaranto per 2-1 grazie alla riscossa dell'arciere Calaiò. Dopo un primo tempo vissuto sul filo dell'equilibrio le danze furono aperte dal siciliano con un colpo di testa su calcio piazzato dal vertice destro dell'aria di Marekiaro. Un quarto d'ora dopo una perla su punizione del talentuoso Diamanti impattò un risultato che sembrava destinato a mantenersi immutato fino al triplice fischio, ma nei minuti di recupero ancora uno stacco imperioso di Calaiò scooccò la freccia del trionfo squarciando sul cielo toscano una sfumatura di azzurro Napoli. Dopo il pari interno coi rosanero gli azzurri devono riprendere a correre, il calendario si mostra anche favorevole presentando contemporaneamente le sfide dirette per l'Europa Juve-Roma e Palermo-Fiorentina. Ed in un torneo vissuto sul filo di un estremo equilibrio anche un piccolo solco potrebbe poi risultare determinante, e già domenica il Napoli potrebbe scavare uno stretto fossato intorno al castello multilingue della Champions.
di Emanuele Gargiulo

Calaio' sempre nei nostri cuori
Di ayrton - scritto il 21/01/2010 13:53:15
fu quella la partita del riscatto. . .
fosse un po' meno presuntuoso, ma noi lo amiamo sempre, chissa' se e' vera la notizia del suo ritorno dopo la retrocessione del Siena.
SONO FIDUCIOSO
Di TOTO - scritto il 21/01/2010 12:35:27
Ho la netta sensazione che il Napoli, nonostante le assenze possa strappare, pur soffrendo, una vittoria all'Ardenza. Con tutto il rispetto del Livorno e dell'ottimo lavoro fin qui svolto da Cosmi, il Npoli per volontà, umiltà e anche gioco è nettamente superiore ai toscani.
FORZA NAPOLI
livorno napoli
Di club forumista - scritto il 21/01/2010 12:35:22
SE VINCIAMO QUESTA PARTITA SIAMO ANCORA IN LOTTA PER LO SCUDETTO, AURELIO CI FARA' VINCERE LA CHAMPIONS