

L’ex cittì della Nazionale, una volta accomodatosi sulla panchina azzurra, invece, ha subito fatto intendere che il modulo tattico caro a Reja, il 3-5-2, non sarebbe stato modificato in corso d’opera. Scelta discutibile questa di Donadoni, dal momento che essendo stati falliti già da tempo gli obiettivi in campionato, si sarebbero potute utilizzare queste gare per provare schemi ed uomini nuovi e soprattutto approntare il 4-3-3 che verosimilmente sarà il nuovo modulo del Napoli dal prossimo campionato Non operando questa scelta, restando deludenti anche i risultati, si ha la sensazione che Donadoni abbia sprecato del tempo prezioso per iniziare ad industriare al proprio credo calcistico quegli uomini che saranno confermati anche per la prossima stagione. Se si aggiunge che la squadra, rispetto al Napoli di Reja, appare più rinunciataria e a volte addirittura abulica, si comprende come forse sarebbe stato più utile, soprattutto in virtù delle problematiche prima esposte, far terminare il campionato all’allenatore goriziano e scegliere con maggiore cautela e ponderatezza il nuovo allenatore.
Nuovo allenatore, che farà bene, a nostro modesto avviso, ad abbandonare il vecchio modulo e a lavorare, sin dal prossimo match contro l’Inter, ad una squadra il più possibile vicina alle proprie idee calcistiche. Almeno così acquisirebbe più logica l’improvvisa scelta di cambiare il timoniere azzurro prima della fine di questo melenso campionato. (Vincenzo Letizia / PianetAzzurro)
Donadoni sbaglia a non utilizzare maggiormente quei giocatori da valutare in prospettiva futura. Sono clamorosi i casi di Denis e Datolo, ma anche Russotto vorrei vederlo maggiormente utilizzato. I mediocri risultati ottenuti provocano punti interrogativi importanti sul futuro del tecnico. Sarà davvero l’uomo giusto per portare il Napoli in alto? (Peppe Iannicelli / Canale 21)
Cambiare per cambiare non serve a nulla. Intelligentemente, Donadoni ha proseguito sulla strada tracciata da Reja, anche per quanto gli ha detto l’ex tecnico partenopeo e la sua laconica ammissione, dopo la sconfitta di Cagliari, “non possiamo fare altro con quello che abbiamo” ne è la conferma. Cambiare, anche in corsa, però, servirebbe soprattutto come quando ti accorgi che il tuo avversario ha preparato la gara in modo speculare, proprio come successo a Cagliari. Doveroso, invece, un ampio turn over “valutativo”. (Michele Sibilla / Tele Akeri)
Donadoni deve fare quelle che crede più opportuno, ma io al suo posto avrei rivoluzionato tutto infischiandomene di inseguire semplicemente il risultato positivo, anche se quattro pareggi e una sconfitta non sono proprio tali, e sperimentando i giocatori in varie soluzioni. Non capisco perché continui a preferire Zalayeta a Denis e non dia più spazio all’argentino in modo da vedere se può far parte dei quattro - cinque attaccanti che il Napoli dovrà avere il prossimo anno. Non capisco perché a Russotto non dia spazio o gliene dia pochissimo solo nei minuti finali come faceva il predecessore. Comunque Donandoni potrà essere giudicato soltanto a cominciare dalla prossima stagione, ora faccia come meglio crede anche se alcune sue decisioni alimentano dubbi e perplessità. (Francesco Pezzella / TCS)
Credo che in un primo momento sia stato giusto lasciare ai giocatori le sicurezze di un modulo a loro conosciuto, ma ora ritengo sia arrivato il momento di sperimentare nuove soluzioni per l’anno prossimo, anche per capire quanto gli attuali giocatori sapranno adattarsi ad eventuali cambiamenti. In particolare, visto che ormai c’è ben poco da chiedere al campionato, mi piacerebbe vedere in campo un Napoli a tre punte. (Fabrizio Cappella / RAI)
Donadoni fa male a non modificare il modulo e a provare schemi più aderenti alla sua filosofia di gioco. E' indubbiamente vero che gli infortuni di Maggio e Gargano e l'assenza di terzini di ruolo gli impediscano di impostare il 4-3-3, ma è anche vero che potrebbe provare il centrocampo a tre e soprattutto il tridente a memoria futura. Cosa cambierebbe del resto? Le gare con Siena, Chievo o Torino non credo possano cambiare sostanzialmente se si abbandona il 3-5-2, modulo evidentemente più adatto agli attuali componenti dell'organico azzurro. (Dario Sarnataro / Radio Marte)
Donadoni fino alla gara col Cagliari, ossia in cinque prestazioni, non ha fatto vedere nulla. Vien da dire che si stava meglio quando si stava peggio. È il solito Napoli, poche idee e spazio solo alle invenzioni di qualcuno. È pur vero che gli uomini quelli sono, ma allora perché esonerare Reja? La svolta? Non c’è stata, anzi questa squadra sta perdendo posizioni su posizioni. (Mario Canfora / Gazzetta dello Sport)
Lo aveva annunciato nel giorno della sua presentazione e lo ha mantenuto: il tecnico del Napoli, Roberto Donadoni non vuole stravolgimenti almeno fino alla fine della stagione. Non altra confusione ma continuare sulla scia di quanto fatto dal suo predecessore, Edy REja. Lui, l’ex commissario della Nazionale di calcio, fa bene a non modificare il modulo tanto caro al sessantratrenne goriziano. A questo punto della stagione bisogna solo cercare di mettere insieme quanti più punti possibile e guardare al futuro. Un futuro fatto di cambiamenti sia di modulo che di uomini...Qualcuno rimarrà, qualcun’altro approderà verso altri lidi e qualche altro ancora arriverà a migliorare un organico che in questa stagione ha pagato dazio per via dei troppi infortuni che via via si sono succeduti... (Rosaria Caramiello / ANSA)
Roberto Donadoni non cambia il modulo perché ha capito che con gli uomini a disposizione non può utilizzare un sistema di gioco diverso dal 3-5-2 che del resto è lo stesso modulo che ha portato non solo fortuna, ma anche risultati importanti in questi anni ad Edy Reja.
Molto probabilmente allo stesso Reja si poteva dare la possibilità di guidare la squadra fino al termine del campionato, lo avrebbe meritato. La dimostrazione è arrivata anche dai risultati poco brillanti ottenuti da Donadoni in questo finale di campionato che ormai ha ben poco da dire. Il pensiero è già rivolto al prossimo calciomercato in cui il Napoli dovrà necessariamente operare un rinnovamento tattico supportato dall’acquisto di giocatori importanti se si vuole di nuovo puntare in alto. (Manuel Parlato / LEGGO)
di VL

mancasse solo il regista....
Di ingiroinmoto - scritto il 23/04/2009 22:20:01
ci manca il regista, ci mancano le fasce (solo mannini ha abbastanza dinamismo e piede, grava e montervino hanno la corsa ma non i piedi, datolo i piedi ma non la corsa, vitale boh!) ci manca anche il domizzi che azzeccava qualche lancio dalle retrovie... il vero fatto è che abbiamo 6 giocatori utili (cannavaro, contini, santacroce, mannini, blasi, lavezzi), 4 passabili (hamsik, datolo, pasienza, bucci e denis) e il resto o inutile o infortunato o incerto (boglia, russotto, navarro). in queste condizioni c'è poco da fare schemi
MODULO
Di PIFF - scritto il 23/04/2009 17:49:00
PROPRIO PERCHE MANCA UN REGISTA NON SI PUO GIOCARE A CINQUE A CENTROCAMPO MA BISOGNA SFRUTTARE LE FASCE: MI SPIEGO MEGLIO IL MILAN GIOCA SENZA ESTERNI DI CENTROCAMPO MA HA GRANDI PALLEGGIATORI VEDI PIRLO BECKAM (CHE INFATTI FA LA MEZZ ALA E NON L ESTERNO) E SEEDORF NOI GIOCHIAMO CON UN MODULO CHE PREVEDE LA SUPERIORITÁ NUMERICA IN MEZZO CON TRE GIOCATORI INVECE CHE DUE E QUINDI IL POSSESSO PALLA MA IL NOSTRO É LENTO E FINE A SE STESSO (VEDI CAGLIARI E ATALANTA OVVERO ULTIME DUE PARTITE) LIBERARE MANNINI E DATOLO POSIZIONANDO DIETRO DI LORO DUE TERZINI CHE SI SOVRAPPONGANO E EVITINO LORO COMPITI DI COPERTURA (IN QUESTO SENSO LE COPPIE GRAVA-MANNINI E VITALE-DATOLO) POI LO SO ANCHE IO CHE GRAVA NON É UN TITOLARE MA FINO L ANNO PROX NEL FRATTEMPO QUALCUNO STUDIERÁ QUESTO NUOVO MODULO (CHI RIMARRA´)
MODULO?
Di mister TARQUINIO - scritto il 23/04/2009 14:29:16
PER FARE UN MODULO CI VUOLE UNA SQUADRA E IL NAPOLI NON CE L'HA, NON HA NEMMENO UN PRESIDENTE MA SOLO UNO SFRUTTATORE DI TIFOSI
4-4-2
Di Palamonte - scritto il 23/04/2009 13:03:44
4-4-2 - Bucci, Santacroce, Cannavaro, Contini, Vitale; Mannini, Blasi, Hamsik, Datolo; Lavezzi, Denis (Zazzà). Basta poco che ce vo'!?
ALTRO CHE CAMBIO DI MODULO...
Di ORSO74 - scritto il 23/04/2009 09:06:36
A sei giornate dal termine del campionato cambiare il modulo potrebbe essere utile per gettare le basi per la prossima stagione. Purtroppo mancano gli interpreti per il gioco che Donadoni intende fare e quindi si continua con il vecchio modulo. Non c'è un uomo di centrocampo con i piedi buoni che sappia dettare i tempi di gioco. Dopo l'infortunio capitato a Maggio non esiste un degno sostituto. La difesa è un colabrodio in quanto manca un uomo di esperienza al centro. Ed infine non c'è una prima punta capace di far salire la squadra e metterla dentro. Come si fa a cambiare modulo?
dimenticavo....
Di ingiroinmoto - scritto il 22/04/2009 22:40:18
appoggio il 4-3-3 di piff, ma senza zalayeta e vitale ma denis e mannini (che terzino sinistro adattato e tutto vale più di vitale, anzi secondo me da il meglio di se, avanti è troppo prevedibile, mentre pre le ripartenze è l'ideale)
un cambio di modulo richiede tempo
Di ingiroinmoto - scritto il 22/04/2009 22:37:14
stravolgere immediatamente una squadra costruita e radicata nel 3-5-2 sarebbe stato controproducente secondo me, non avremmo avuto nemmeno i 4 pareggi (di cui due che potevano essere vittorie, ma con i se...). Secondo me, dopo l'inter, vedremo un modulo nuovo, se non addirittura già contro la capolista, provando in un effetto sorpresa e sulla grande spinta del san paolo 8anche perchè tanto i valori in campo sono troppo diversi, tanto vale provare a giocarla d'astuzia). quanto ai non miglioramenti, non concordo, gli interpreti rimangono un po' un caso, zalayeta in campo è inspiegabile, però la squadra si "muove" (striscia forse sarebbe più appropriato in questo momento) in maniera più corale e attenta, soprattutto nella fase difensiva.
mannini a dx
Di mancio - scritto il 22/04/2009 20:35:00
ma dico io adesso che ha l'opportunità di far giocare mannini nel suo ruolo abituale come esterno di dx se gioca vitale a sx perchè non lo realizza dando così al ragazzino piu responsabilità con vicino datolo e ad Hamik piu opportunità? certe cose non le capisco (anche se è vero che poi al centro sostituire gargano è difficile e trovare un regista è lo stesso)...comunque il 3-5-2 è un modulo ideale quando a centrocampo si è in palla...
CAMBIARE
Di PIFF - scritto il 22/04/2009 17:49:33
CAMBIARE PUNTANDO SUL MODULO NUOVO CHE INTENDE SCHIERARE L ANNO PROSSIMO VISTO CHE NON HA PIU NULLA DA CHIEDERE AL CAMPIONATO IN CORSO. A COSTO DI FAR FUORI DALLA SQUADRA TITOLARE I GIOCATORI CHE NON SARANNO FUNZIONALI AL NUOVO PROGETTO E FAR GIOCARE CHI HA GIOCATO IN B E IN C (VEDI GRAVA TERZINO DESTRO NELLA DIFESA A 4) DIVERSAMENTE VALEVA LA PENA DI TRATTENERE REJA E CAMBIARE L ANNO PROSSIMO. QUINDI SE DESIDERA SCHIERARE I TRE IN ATTACCO DARE SPAZIO ANCHE A RUSSOTTO PER ESEMPIO. É ORA DI DIFESA ALTA E PRESSING. PER CHI DICE CHE NON PUO FARE UN NUOVO MODULO CON QUESTI UOMINI DICO: 4-3-3 BUCCI; GRAVA CANNAVARO CONTINI VITALE; BLASI HAMSIK DATOLO; LAVEZZI ZALAYETA RUSSOTTO. OPPURE SE VUOLE GIOCARE L ANNO PROSSIMO CON IL 4-4-2 BUCCI;GRAVA CANNAVARO CONTINI VITALE; MANNINI BLASI HAMSIK DATOLO; LAVEZZI ZALAYETA. COME VEDERI GLI UOMINI CI SONO A COSTO DI LASCIAR FUORI CHI L ANNO PROSSIMO NON CI SARA PIU FIN DA SUBITO
perche'
Di rondine - scritto il 22/04/2009 17:47:59
PERCHE' NO SI USA ALTERNATIVA,QUALCHE GIOVANE,NON MI DITE CHE QUESTI GIOCHINO MEGLIO,ZAZA', VITALE,PAZIENZA...ADESSO HAMSICK,FORSE LAVEZZI POSSONO STARE IN TRIBUNA