

San Vincenzo è una cittadina di 6.500erotti abitanti situata pochi chilometri a sud di Livorno, rigogliosa nel suo specchio di mare, si affaccia sulla costa degli Etruschi, lembo di battigia che congiunge il livornese al grossetano. San Vincenzo è la patria natìa del prestigiatore che sta esaltando Napoli ed il Napoli, Walter Mazzarri, uomo di mare e di carattere che con la sua proverbiale caparbietà ha plasmato la squadra azzurra a sua immagine e somiglianza rendendola indomita ed impavida. Ritorno a casa dunque per il mister, un ritorno reso forse un po' più amaro dalle vicissitudini occorse alla rosa negli ultimi giorni. Sarà opera di gufi, sarà opera delle parche che tessono in modo pretestuoso i fili del destino ponendo in bella mostra un segnale di danger sulle necessità di mercato degli azzurri, fatto sta che il Napoli sembra essere incappato nello sterminio del reparto avanzato, e all'infortunio di Lavezzi, alla squalifica di Quagliarella – che già ponevano un grattacapo non da poco – si sono sommati in settimana un Hoffer distorto, nel senso che è alle prese con una distorsione alla caviglia, il Boglia con affaticamento muscolare – allenamento differenziato per entrambe ieri – ed anche un Tanque inciampato in un attacco influenzale, sebbene la sua presenza non sia in dubbio (concomitanza di avvenimenti che ha indotto il mister già nell'allenamento di ieri a ricorrere anche a due giovani della primavera, Maiello ed Insigne in odore di panchina per Livorno) . Uno scherzo della sorte, dunque, quasi a voler sottolineare la necessità di rinforzi, sia in attacco (che invece di essere rinforzato è stato addirittura indebolito con la partenza di Dragon ball causa mundialis, un Datolo che sulla trequarti probabilmente avrebbe potuto rendere molto meglio che come quinto di centrocampo), che per carità con gli effettivi al completo non ha bisogno di grandi opere di restauro, ma di sicuro sembrerebbe necessario un tassello che possa all'occorrenza subentrare lasciando dormire sogni tranquilli, sia, e soprattutto, a centrocampo dove il Napoli ha 2 mediani e mezzo per due maglie, proprio nella zona nevralgica(!) nella quale un periodo di affaticamento, un momento di appannamento, potrebbero costare caro, significherebbero niente protezione per la difesa, significherebbero gol subiti, significherebbero bye bye sogni di gloria. Sarà solo un caso, ma guai a sottovalutare i messaggi subliminali inviati dalla strana combinazione di eventi, il mercato è ancora aperto, e riporvi ancora un pensierino è d'obbligo. In ogni caso gli azzurri arrivano in terra di Toscana (dove hanno riassaporato, all'inizio dell'avventura mazzarriana e dopo dodici mesi di astinenza, la vittoria in trasferta) nella bambagia dei tredici risultati utili consecutivi, un'enormità da non sottovalutare anche in circostanze di emergenza come questa, perchè simboleggiano la determinazione e la convinzione raggiunte da una squadra che ha iniziato con sicurezza a sollevare gli occhi verso l'alto smettendo di guardare a terra i propri passi per paura di inciampare. E con grossomodo i soliti effettivi (alle defezioni in attacco corrisponde, eccezion fatta per Santacroce, la totale disponibilità negli altri reparti) il Napoli si presenterà al cospetto degli amaranto cercando di prolungare ulteriormente la sua striscia e magari approfittando di un turno di campionato che propone per le altre candidate all'Europa due scontri diretti. Il pirata Morgan sarà tra i pali con l'àncora calata sulla propria imbattibilità prolungata, dopo la sfida col Palermo, a quasi 400 minuti, il trio di difesa sarà formato da Campagnaro, da Cannavaro e dal soldatino Grava preferito per scelta tecnica al partente Contini. A centrocampo potrebbe esservi la novità di Cigarini, posizionato finalmente in un ruolo più consono, come regista con due interni di quantità per un 3 – 5 – 1 -1 obbligato per la totale assenza di calciatori nel reparto avanzato. L'equilibrio della mediana tuttavia ancora non verrà rotto ed in attesa del miglior Dossena si presenteranno al Picchi ancora una volta il virtuoso Maggio, in attesa di inchino, sulla destra, il palermitano Totò Aronica sulla sinistra, per quell'ormai consolidato gioco di elastici contrapposti tra lui ed il dirimpettaio di fascia opposta per il quale l'uno spinge e l'altro si ferma, e la diga Pazienza-Gargano a fungere da frangiflutti davanti alla difesa e come fidi scudieri delle geometrie del professore. In attacco Marekiaro, in attesa di perla da dedicare al figlioletto, sarà orfano degli altri due fenomeni, ma in compagnia della fisicità di Denis. Gli amaranto, rinvigoriti da mister Cosmi, in cerca di punti salvezza dovrebbero rispondere con De Lucia tra i pali, difesa a tre (per un modulo quasi speculare) composta da Perticone, Rivas ed Esposito, a centrocampo da destra verso sinistra Filippini, Mozart, Bergvold e Moro e col neoarrivato Bellucci (sul quale grava il pesante compito di non far rimpiangere la partenza di Candreva) a supporto del duo d'attacco Tavano-Lucarelli. L'incontro non è semplice, perchè dopo così tanti risultati consecutivi è normale che la tensione possa un po' allentarsi, l'incontro non è semplice perchè il Livorno negli ultimi turni (eccezion fatta per la batosta di Cagliari) ha ripreso a camminare egregiamente, l'incontro non è semplice per le defezioni e perchè nel campionato italiano non esistono mai incontri realmente semplici, ma un Napoli ambizioso non può lasciarsi scappare l'occasione, perchè un trionfo lo porterebbe inevitabilmente ad allungare su qualche avversaria diretta, e allora, non è vero ma ci credo, con un corno in una mano, sciò alle ciucciuettole, e che S. Vincenzo possa essere un talismano prezioso per il suo Walterone Mazzarri.
Di seguito le probabili formazioni
LIVORNO: 1 De Lucia, 2 Perticone, 4 Rivas, 16 Esposito, 3 Filippini, 21 Moro, 23 Mozart, 8 Bergvold, 20 Bellucci, 10 Tavani, 99 Lucarelli.
A disposizione: 11 Benussi, 5 Marchini, 9 Danilevicius, 77 Raimondi, 87 Vitale, 7 Pulzetti, 59 Diniz
All. Cosmi
NAPOLI: 26 De Sanctis, 14 Campagnaro, 28 Cannavaro, 2 Grava, 11 Maggio, 23 Gargano, 21 Cigarini, 5 Pazienza, 6 Aronica, 17 Hamsik, 19 Denis.
A disposizione: 1 iezzo, 96 Contini, 33 Rullo, 38 Dossena, 16 Zuniga, 32 Amodio, Insigne.
All. Mazzarri
di Emanuele Gargiulo

potrebbe fare sempre il 343
Di suryano - scritto il 24/01/2010 08:46:32
de sanctis
campagnaro cannavaro grava
zuniga gargano pazienza aronica
maggio denis hamsyk
una domanda ai dirigenti e allenatore
Di unadomanda - scritto il 23/01/2010 22:50:52
Vorrei sapere da Mazzarri, Presidente e Bigon se era opportuno dare Datolo, mi chiedo ma allora è vero ciò che dicono che non volete il Napoli in Champion. Lo scorso anno davamo la colpa a Marino però devo essere onesto una persona come lui non avrebbe mai dato un giocatore come Datolo e se è vero che daranno via Contini in Spagna e Zuniga alla Lazio (dopo che Lotito ci ha sempre negato un suo giocatore9 allora devo ammettere che Bigon è un pivello di primo pelo.
senza attaccanti
Di Tucaria - scritto il 23/01/2010 22:03:46
VA bene a cosi! con questa impostazione, possiamo sperare in un pareggio è ci va di lusso
capisco le assenze ma si potrebbe schierare diversamente...
Di deepblue - scritto il 23/01/2010 20:39:54
capisco le assenze, ma considerando che siamo spuntati avanzerei maggio sulla linea di attacco al fianco di hamsik, inserendo zuniga sulla destra. . . in modo che maggio possa dare una mano in attacco che già siamo spuntati. . .