Inarrestabile Napoli. Chiamatelo così. Toccate ferro se volete, perché la scaramanzia è d’obbligo da queste parti. Fatto sta che ci hanno provato ben 14 squadre a fermare, senza riuscirvi, l’inarrestabile Napoli. Nessuno mai ce l’ha fatta ad avere la meglio sulla squadra di Walter Mazzarri, l’eroe principe di un’incredibile cavalcata. Tutta d’un fiato: dai bassifondi della classifica fino al quarto posto. Il succo in 14 gare, numeri di una Grande che più Grande non si può, anche più di Milan ed Inter. Perché nessuna squadra in questo campionato è riuscita a raccogliere ben 30 punti, ovvero 8 vittorie e 6 pareggi con uno “zero” nella casella delle sconfitte. E allora toccate di nuovo ferro, ma questi sono numeri di una squadra che se avesse iniziato il campionato 14 gare fa lotterebbe per lo scudetto. Un sogno che lo stesso Mazzarri ha auspicato tra qualche anno. Il sogno vero, al momento è un altro, si chiama Champions League, la cui partecipazione manca dai tempi ormai lontanissimi dell’era Maradona. Il secondo ciclo dell’era De Laurentiis ha una certezza in più, quel Mazzarri capace non solo di lanciare di nuovo il Napoli nell’orbita europea così come programmato dalla dirigenza all’alba di questa stagione, ma soprattutto di imprimere alla squadra la sua impronta, il suo marchio di fabbrica, o se vogliamo semplicemente quell’anima. Un “anima” vera l’ha ritrovata la difesa guidata tra i pali da uno strepitoso Morgan De Sanctis imbattuto da 451 minuti e capace di parare due rigori in due partite consecutive. Altro obiettivo è ora riuscire ad arrivare a quota 16 risultati utili consecutivi ottenuti dal Napoli stagione 1989-90. Si vinse lo scudetto, allora...

Fonte: LEGGO

di VL